Il Natale è alle porte... e insieme a lui l'ansia!

Le feste natalizie sono motivo di gioia, ma dietro i regali e i sorrisi tra i parenti si nascondono ansie profonde che si trascinano durante l'anno per manifestarsi tra alberelli e vischio.

16 DIC 2015 · Tempo di lettura: min.
Il Natale è alle porte... e insieme a lui l'ansia!

Il Natale è una festa celebrata da molte culture in tutto il mondo con riti diversi ma quasi tutti ormai associamo la festa ad una vera e propria data obbligata per celebrare valori come la famiglia e l'unione. Tutto questo ovviamente decorato con moltissime luci, ghirlande e pacchi regalo.

La frenesia per il Natale inizia almeno un mese prima e riporta in primo piano questioni che durante l'anno vengono conservate dentro un cassetto, come: buoni propositi, rapporti familiari, questioni in sospeso, ricordarsi di tutti amici e parenti che si sentono una volta all'anno, chiudere i conti, comprare i regali, il vestito per la cena, i menù per le tavolate, le riunioni tra amici.

Tutto questo comporta un grande stress alla maggior parte degli italiani, come dimostrano i dati dei quest'ultimo anno di GuidaPsicologi, dove le richieste d'ansia aumentano nei periodi adiacenti alle festività e vacanze. Si nota infatti un picco delle richieste nel mese di Ottobre che si mantiene più o meno costante sino alla festa natalizia. In particolare le richieste nel mese di Ottobre raggiungono un 15,45% delle richieste annuali per scemare a partire da Gennaio sino a Febbraio, dove si registra la minor quantità di richieste sull'ansia. Il grafico qui di seguito illustra i mesi di quest'anno che hanno avuto più richieste per l'ansia all'interno del nostro portale.

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A quanto pare il Natale non è solo gioia, ma anche tanta ansia. I regali da fare, i conti in sospeso, i progetti iniziati e ancora in itinere sono solo alcuni dei fattori che hanno inciso su questi risultati. Questi dati ci portano a fare delle riflessioni: Come mai gli italiani si stressano tanto per Natale? Qual è la causa? Come gestire l'ansia in un periodo così intenso di avvenimenti ed emozioni?

Dichiarazioni Psicologi

Per rispondere ai nostri quesiti, abbiamo chiesto il parere agli esperti del settore:

Dott.ssa Silvana Ceccucci

L'ansia del Natale esiste e credo che un po' tutti l'abbiamo provata. Potremmo definirla come un tipo di "ansia sociale da prestazione" e dico questo perché il Natale è una festa importante che ci vede coinvolti in diversi momenti familiari e sociali con "incontri ravvicinati" che coinvolgono spesso parenti vicini e lontani e situazioni mondane nelle quali, oggi, viene data importanza soprattutto all'apparire.

Se pensiamo al cenone di Natale, all'ultimo dell'anno e a tutti i momenti di sacre celebrazioni o di incontri amicali vedremo che le cosiddette vacanze natalizie comportano, in realtà, un certo impegno e notevole dispendio di energie.

Lo stress che sopraggiunge a partire dai giorni che precedono il Natale può trasformarsi in vera e propria ansia durante le stesse festività e manifestarsi con vere e proprie crisi di panico. Questi fattori sono tutti stressogeni e accrescono le aspettative per il giorno di festa vera e propria a cui si arriva con un'ansia indicibile.

Sappiamo bene che il Natale porta con sé anche tanta nostalgia per le persone che non ci sono più ed è pieno di: "ti ricordi quando c'era ..." o "ti ricordi quella volta che...". Poi dobbiamo considerare che ci sono anche momenti di crisi perché spesso non si sà "con chi" passare questo benedetto Natale, ci sono persone sole, che sole rimangono perché non hanno nessuno, ed altri che non si parlano o non vanno d'accordo, magari proprio si stanno antipatici, ma gli s'impone di vedersi. A Natale tutte le complessità familiari vengono a galla e non si possono ignorare.

Certo la crisi economica ha un suo impatto su questa festa, anche perché ormai l'abbiamo talmente commercializzata e materializzata che tutto il senso mistico è quasi perduto e veicolato nella diciamo così: Manifestazione del Natale, cioè un grande spettacolo.

Si pensa che occorra fare regali importanti a quello e quell'altro e si percepisce una sorta di condanna sociale se non si è all'altezza della situazione. La gente, che ha anche perso il senso della gratitudine e della comune educazione, critica addirittura i regali ricevuti qualora non li ritenga all'altezza e quindi c'è il rischio di fare figure ritenute "meschine".

Il Natale deve tornare anzitutto ad essere Il Natale, cioè una festa dell'Amore e della Grazia Divina cioè il Bello, il Buono e il Vero che c'è nel mondo. Non occorre essere religiosi perché il bello, il buono e il vero, nel mondo esistono e sono nell'interiorità di ogni persona "di buona volontà", quindi tutti possono celebrare il Natale con spirito semplice e positivo, credenti o non credenti.

Riportare tutto alla semplicità, alla "piccolezza" delle cose. Proporsi di interiorizzare questi valori e realizzarli nelle manifestazioni reali della festa. Mi spiego meglio in pratica: piccoli addobbi, semplici e minimalisti, piccoli pranzi e cene, con poche pietanze ma ben curate e condivisione di impegni nei preparativi, piccoli regali, magari anche riciclati e artigianali con bigliettini pieni d'amore, poi accoglienza festosa e clima di armonia, accettazione di quello che c'è sul momento anche se tutto non è perfetto. Poi relazioni in semplicità, nessun gran confronto, nessuna grande discussione, tutto pacato e un poco più "spento".

In questo stile il vero Natale risalterà nella sua essenza e ci sarà una vera celebrazione. Le feste saranno molto meno ansiogene e si starà meglio. Vorrei proprio che il Natale fosse così in totale "remissione" di ogni materialismo e nell'armonia.

Dott. Leonardo Mometti

Non esiste una patologia ufficiale relativa all'ansia da Natale, tuttavia posso dare un " Messaggio di Natale " personale. Natale può essere un tempo di stress e di ansia dove apparentemente piccole questioni possono assumere un grande peso nelle nostre vite emozionali. Quando qualche faccenda rimane al palo, un evento significativo come Natale, è inevitabilmente stressante e procura ansia. Questa ansia in se non è maligna. È come noi interpretiamo le nostre risposte fisiche, i modi di vederle come inevitabili, che fa la differenza...

Cosa dice l'ISTAT?

In base agli ultimi dati ISTAT, le prospettive per questo Natale sembrano essere positive, in quanto viene indicata una maggiore tendenza alle spese economiche per l'acquisto dei regali e dei beni di consumo spendibili durante le feste. Questo fa capire che la disponibilità ad una maggiore spesa è dovuta anche ad una minore preoccupazione rispetto alle possibilità economiche, quindi anche meno stress.

Nonostante ciò, le richieste per consulenza d'ansia e stress sono particolarmente alte in queste periodo, per cui, regali a parte, rimane ancora una gran fetta di emozioni da imparare a gestire prima delle imminenti feste.

Per prepararsi al meglio alle abbuffate e ai racconti di famiglia, gli esperti di GuidaPsicologi.it consigliano terapie di autocontrollo, come training autogeno, mindfulness e altri esercizi per non farsi vincere dall'ansia e godere appieno del periodo.

Ecco alcuni articoli che vi serviranno per gestire l'ansia:

Buone Feste..in serenità!

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psicologi
Scritto da

Chiara Signorelli

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