Che cos'è il training autogeno? 9 Benefici e come praticarlo

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento efficace per ricontattare il proprio corpo e raggiungere calma e benessere psicofisico. È indicato per tutti in quanto i suoi benefici sono moltissimi.

23 NOV 2022 · Ultima modifica: 16 DIC 2022 · Tempo di lettura: min.
Che cos'è il training autogeno?

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento e auto-rilassamento ideata dallo psichiatra e psicoterapeuta Johannes Heinrich Schultz all'inizio del XX secolo. Attraverso lo studio dell'ipnosi, si è reso conto che le persone sono in grado di indurre autonomamente uno stato di calma e tranquillità in loro stesse, che porta a una maggiore sensazione di pesantezza e calore nel corpo.

Cosa significa "training autogeno"?

Il training autogeno consiste nell'apprendere una serie di esercizi collegati tra loro che portano a cambiamenti spontanei nel corpo e nella psiche. Autogeno significa "autogenerato", cioè generato dalla persona stessa con la guida di un professionista inizialmente e poi in modo indipendente. I cambiamenti psicofisici sono generati dal praticante attraverso la concentrazione sul sé.

Questa tecnica consiste nell'imparare una serie di esercizi mentali orientati al proprio corpo e alle proprie sensazioni nel qui e ora. È uno stato di concentrazione che permette di entrare in contatto con se stessi diventando più consapevoli. Permette di sciogliere le tensioni e di attivare processi rilassanti e rigenerativi. Schultz lo descrive come "Yoga per occidentali", in quanto consiste nella ripetizione di una serie di formule come un mantra.

Quali sono i benefici del training autogeno?

  1. È adatto a tutti, poiché i suoi benefici sono molteplici:
  2. Autodistensione e contatto con se stessi
  3. Recupero delle energie fisiche e mentali.
  4. Riduzione di ansia, stress e sintomi depressivi
  5. Riduzione della stanchezza mentale
  6. Riduzione della percezione del dolore
  7. Miglioramento della qualità e della quantità del sonno
  8. Miglioramento della concentrazione e del pensiero creativo
  9. Miglioramento del rendimento lavorativo, scolastico, accademico e sportivo
  10. Introspezione e autocontrollo

Cosa succede durante il training autogeno?

Durante il training autogeno, il tono muscolare si rilassa e vengono inviati meno impulsi all'ipotalamo: questo riduce la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la pressione sanguigna. Si crea uno stato di rilassamento che parte dalla periferia del corpo e raggiunge i singoli sistemi.

Si crea uno stato di commutazione autogena, cioè un cambiamento psicofisico globale che porta a cambiamenti fisiologici e psicologici. Permette di passare da uno stato di veglia a uno stato di pre-sonno. Possono verificarsi scariche autogene, che consistono in scariche motorie (movimenti involontari, prurito, tosse, sbadigli, deglutizione, ecc.), scariche uditive (ronzii, rumori, fischi) o scariche emotive (emozioni). Si tratta di tensioni fisiche e psicologiche accumulate che sono pronte per essere rilasciate in quel momento.

benefici del training autogeno

Possono manifestarsi come sensazioni fisiche di pesantezza, calore, formicolio, intorpidimento, sensazione di distacco dal corpo, ecc. oppure come immagini, sensazioni, ricordi, ecc. L'importante è sforzarsi di essere sempre nel qui e ora senza giudicare, accettando ciò che arriva alla mente. Non importa quante volte la mente vaghi altrove, l'importante nella pratica è riuscire a tornare al qui e ora tutte le volte che è necessario.

Come si fa il training autogeno?

La posizione preferita per il training autogeno è quella supina, a faccia in giù sul pavimento, con le braccia vicine al corpo e leggermente piegate, le gambe e i piedi rilassati. Per le sensazioni di freddo si possono usare un cuscino per la testa e una coperta. Si può fare anche seduti su una poltrona o una sedia, con i piedi ben appoggiati sul pavimento.

Gli esercizi mirano a raggiungere la capacità di abbandonarsi all'ascolto passivo del corpo. Sono anche chiamati esercizi somatici, proprio perché si concentrano sulle sensazioni somatiche. Essi sono:

    • Pesantezza (rilassamento dei muscoli)
    • Calore (migliora la microcircolazione e l'ossigenazione del sangue)
    • Cuore (aiuta la funzione cardiaca)
    • Respirazione (rilassamento del sistema respiratorio)
    • Plesso solare (rilassamento degli organi addominali: stomaco, intestino, fegato, pancreas, milza, reni e ghiandole surrenali)
    • Fronte fredda (maggiore rilassamento e chiarezza mentale).

Il training autogeno può aiutarvi in molti modi se lo applicate regolarmente nella vostra giornata.

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Scritto da

Dott.ssa Cristina Schirato

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Bibliografia

  • G. Eberlein (2013). Il libro del training autogeno. Feltrinelli
  • Schultz, Johannes H (1999). Il training autogeno.  Milano.
  • Napoli, L (2018). Quaderno di Trainin Autogeno. Utet.

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