Gli adolescenti che mangiano in famiglia sono psicologicamente più sani
Quando gli adolescenti sono seduti allo stesso tavolo di mamma e papà hanno maggiori occasioni di esternare le proprie paure.
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Pranzare e cenare regolarmente in famiglia migliora la comunicazione e la sicurezza dei più giovani, secondo una ricerca del 2013 pubblicata sul Journal of Adolescent Health. Si riducono, inoltre, i rischi di obesità.
Secondo una ricerca del 2013, pubblicata sul Journal of Adolescent Health, avere pasti regolari in famiglia ridurrebbe i rischi per la salute mentale degli adolescenti. Lo studio ha infatti esaminato un campione di 26.000 adolescenti tra gli 11 e i 15 anni. I giovani che consumavano i pasti in famiglia hanno mostrato una maggiore sicurezza in sé stessi e una minore propensione verso i disturbi alimentari come l'obesità.
I ricercatori della Mcgill University di Montreal, infatti, hanno constatato benefici indipendentemente dal sesso, età e livello socio-economico. Tutti gli adolescenti che pranzano e cenano in famiglia hanno una minore inclinazione verso problemi emotivi e comportamentali, mostrando una maggiore fiducia e comunicazione verso gli altri.
Quando gli adolescenti sono seduti allo stesso tavolo di mamma e papà hanno maggiori occasioni di esternare le proprie paure, sapendo che i genitori sono lì per ascoltare. Affrontare i problemi legati alla scuola o alle relazioni con i coetanei durante il momento dei pasti può aiutare i ragazzi ad acquisire maggiore sicurezza e soddisfazione.
Padri e madri, d'altra parte, devono comprendere l'importanza che hanno questi momenti per i propri figli e costruire passo a passo una comunicazione genitore-adolescente. In questo modo, oltre a prevenirli, si possono individuare eventuali comportamenti disfunzionali e affrontarli rapidamente.
Paola Vinciguerra, presidente dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, ha così commentato la ricerca pubblicata sul Journal of Adolescent Health: «In un momento storico come quello che stiamo vivendo la famiglia assume un ruolo ancora più importante nel controllo dei comportamenti ossessivi sempre più diffusi tra i ragazzi. Dobbiamo frequentare i nostri figli per poterne individuare i comportamenti che non vanno bene e quindi intervenire. Basta solo pensare all'uso esagerato che i ragazzi fanno di Internet, quindi del computer e del cellulare, troppo presenti nella vita quotidiana, con una serie di rischi di cui non sono e non vogliono essere consapevoli".
Mangiare in casa, inoltre, riduce i rischi di problemi alimentari. Durante l'adolescenza, infatti, si inizia a mangiare fuori casa e ciò spesso si traduce nel consumo di cibo economico del fast-food. In casa, invece, si ha una maggiore probabilità di mangiare meno cibo spazzatura e si migliora la consapevolezza verso gli alimenti sani, i sapori e la condivisione del cibo. Tutto ciò naturalmente sarà possibile se i genitori proporranno modelli positivi ai propri figli.
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