Emozioni, ansia e soluzioni

Parlare di ciò che si vive a volte non è facile, si preferisce rimandare o addirittura non affrontare mai i nostri sentimenti, ciò crea un disagio, meglio imparare a capire come si funziona.

2 NOV 2017 · Tempo di lettura: min.
Emozioni, ansia e soluzioni

Le emozioni costituiscono la parte più attiva e fondamentale della vita di ognuno di noi. Ogni emozione che viene vissuta lascia all'interno di noi una grande traccia, un'impronta indimenticabile. Tutti sanno che cosa sia un'emozione, positiva o negativa, ma descriverla e dettagliare ciò che è stato percepito durante un istante, un momento importante è cosa ardua e impegnativa. Dare una definizione dei nostri stati d'animo non è facile.

Anche i migliori studiosi si trovano in difficoltà a mettersi d'accordo su quali siano le funzioni delle emozioni, e quale sia il modo migliore per definirle.

Alcuni danno alle emozioni una funzione prettamente comunicativa, relazionale, per altri invece si tratta di un momento in cui gli stati emotivi che emergono sono irrazionali e dirompenti, quasi a interrompere il normale flusso del pensiero (si possono identificare degli stati di paura, di ansia).

Altri ancora danno loro un'importanza notevole perché capaci di essere adattive, e quindi in grado di farci reagire alle situazioni. Certo è che è stata fatta una distinzione tra ciò che è la motivazione (considerata come "eccitazione organizzata", come un'attività dell'organismo finalizzata alla realizzazione di uno scopo) e l' emozione (identificata invece in un'"eccitazione disorganizzata", un'attività non funzionale ad una particolare strategia).

L'emotività è stata considerata come una sorta di corpo estraneo che irrompe nell'organismo facendo diminuire le sue capacità di valutazione. Le emozioni meno intense non distolgono le persone da ciò che stanno facendo, anzi, gli permettono di mettere a punto strategie più adeguate.

Un livello basso d'ansia fa aumentare l'attenzione e la capacità di performance, aumentando anche quel tipo di stress positivo (eustress) che ci fa stare nel qui e ora.

Le emozioni molto forti invece impediscono il normale svolgimento dei piani, sconvolgono, possono disturbare, perché non fanno collegare le emozioni con la parte cognitiva e comportamentale dell'individuo.

Ecco che nel rapporto interattivo tra l'essere umano ed il mondo esterno c'è un flusso continuo di emozioni, anche contrastanti, che danno vita a passioni e sentimenti che segnano ognuno di noi. Qualcuno ha serie difficoltà nell'accettare alcuni tipi di emozioni, è come se volesse negare la realtà di alcuni sentimenti che però esistono.

Le emozioni rappresentano quindi il nostro specchio dell'anima, più sappiamo metterci in contatto con le nostre emozioni, più riusciamo a capirle ed accoglierle, più riusciremo ad avere un contatto con il nostro Essere, con il nostro mondo interno.

Alcune persone possono imparare fin da bambini a esprimere solo alcune delle emozioni accettate dalla propria famiglia. Selezionano e riescono ad esprimere solo alcuni dei sentimenti idealmente accettati dalle proprie famiglie; trattenendo e non esprimendo ad esempio né rabbia nè conflitto, altrimenti percepiti come cattivi e inadeguati. D'altro canto invece sono autorizzati ad esprimere emozioni positive come l'allegria e la gioia, perché non portano ad un confronto e a nessuna presa di posizione.

Così con il passare del tempo quando all'interno delle relazioni le emozioni saranno ripetutamente ipercontrollate e nascoste, saranno vissute anche delle mancanze, delle ipocrisie, causate appunto dal trattenere e soffocare i propri sentimenti. Vi sarà una mancanza di lealtà e rispetto nella relazione, vissuta sia da parte nostra che dagli altri verso di noi.

Quindi riuscire ad accettare una certa emozione, che sia positiva come la gioia o negativa come la rabbia, permette a tutti noi di rispettare un nostro vissuto, una nostra esperienza e di farci capire e conoscere meglio come siamo e come funzioniamo. Permette a noi di conoscere ciò che vogliamo, ciò che ci piace, ci fa stare bene, e aiuta anche gli altri a capirci meglio, ad aprire dei canali di comunicazione reali, veri, sinceri. Vivere le emozioni, riconoscere i propri sentimenti, riuscire a dare voce alle nostre sensazioni che siano positive o negative, è un bell'esercizio che dovremmo svolgere ogni giorno perché ci aiuta a rispettare per primi noi stessi e poi ci fa entrare realmente in rapporto empatico con gli altri. Non per ultimo, ci permette di non buttare via il nostro tempo, di non sprecare in cause inutili per noi forze ed energie vitali.

La passione, l'amore, la timidezza, la gioia, il piacere, la rabbia, l'imbarazzo, il disgusto, la tristezza.. sono emozioni che aiutano a capire chi siamo, quale modo di esprimere abbiamo per farci capire e per essere capiti; solo esprimendo ed accettando ciò che viviamo, potremo avere un rapporto sereno con gli altri ed anche con il nostro corpo, non somatizzando l'insoddisfazione nè vivendo tristemente, ma solo accettando la realtà.

Dott. Ssa Ilaria Buccioni - Psicologa Psicoterapeuta

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Scritto da

Dott.ssa Ilaria Buccioni

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