Salute Mentale e Benessere psicologico

La definizione di salute secondo il modello biopsicosociale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Engel, 1977; WHO, 1948): "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità" sottolinea la complessità che si nasconde dietro l'affermazione "sto bene". La rottura dell'equilibrio tra questi fattori, posti su un continuum, comporta complicazioni che possono sfociare nella patologia. In particolare, nell'interesse di questo specchietto, la salute mentale, come altri aspetti della salute, costituisce un elemento importante e delicato, che risente dell'influenza di diversi di fattori sociali, economici, fisici, emotivi.Facciamo un esempio pratico.Noi tutti usiamo la macchina. La macchina deve essere periodicamente sottoposta ad un controllo per vedere se va tutto bene. Se una delle sue componenti non funziona come dovrebbe o è in uno stato difettoso, allora interviene il meccanico che la mette a posto perchè la macchina non funziona come dovrebbe. Alcune componenti saltano più all'occhio (come i fari, gli specchietti, i tergicristalli, la frizione ecc), altre sono meno immediate (come malfunzionamenti di natura elettronica sul cambio automatico, ad esempio) e la macchina deve essere analizzata per bene per determinare l'entità del danno. Così, come portiamo la macchina dal meccanico per far analizzare sia le componenti esplicite che quelle più nascoste, onde evitare di rimanere a piedi, dovrebbe essere altrettanto automatico prendersi cura del proprio benessere psicologico riferendosi a professionisti muniti di strategie globali di prevenzione, sostegno o trattamento, al fine di perseguire l'obiettivo intrinseco dell'essere umano moderno: stare bene.Io sarei il meccanico.O il professionista, fate voi.Questo è importante perchè in riferimento al modello citato sopra, la fragilità può generarsi quando uno o più fattori risultano insufficienti. Quante volte avete sentito di persone che sulla carta hanno tutto quello che si può desiderare ma risultano comunque in cura, o peggio?R. Williams, Jim Carrey e più recentemente C. Ronaldo. Purtroppo in Italia c'è la tendenza a delegittimare questo tipo di episodi con il classico "li vorrei vedere a fare gli operai" che posso comprendere ma non condividere.La tristezza viene sovrapposta alla depressione, la fragilità alla debolezza e si mettono sullo stesso piano esperienze diverse in contesti diversi.Questo è quello che rende subdolo il crollo del benessere psicologico. Perchè viene sottovalutato; viene giudicato come inesistente solo perchè non si può vedere. Come se alla macchina di prima non cambiassimo l'olio, perchè non si può vedere da fuori. Eppure ognuno di noi, individualmente, ha le sue croci e gli strumenti per caricarsele sulle spalle. Perchè è molto probabile che l'equilibrio tra i fattori economici, fisici, emotivi e sociali oscilli nel corso della vita. Questo determina quanto siamo pronti a reggere gli imprevisti, lo stress, i famosi "momenti no". E' possibile però che si arrivi ad un punto in cui questi strumenti si spezzino dopo aver subito colpo su colpo. Prima di arrivare a questo punto è giusto sapere che possono essere rinforzati trattando seriamente la propria salute mentale. Qui diventa necessaria la consapevolezza che per stare bene serva stare DAVVERO bene. Abbracciare ogni aspetto di quello che ci rende individui situati nel propio contesto: il benessere fisico (vado dal medico curante), il benessere sociale (coltivo le mie relazioni) e il benessere mentale (vado dallo psicologo). E questo a prescindere dal fattore economico e da una stigma che non esiste.

BIBLIOGRAFIA

Engel, G.L. The need for a new medical model: a challenge for biomedicine. Science, 1977;196:129-136.

Glossario OMS per la promozione della salute.

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