Cos'è Kintsukuroi? Arte giapponese che può aiutarci a migliorare il nostro benessere

Quando ci si trova di fronte a delle avversità o a delle difficoltà, la prima reazione è quella di negare la realtà, invece bisognerebbe saper ricostruire la propria vita come un autentico maestro kintsukuroi.

20 APR 2023 · Tempo di lettura: min.
Cos'è Kintsukuroi? Arte giapponese che può aiutarci a migliorare il nostro benessere

Quale miglior occasione, se non durante una vacanza, per dedicarsi alla lettura di un buon libro. All'aereporto di Siviglia la mia attenzione cade sull'immagine di una copertina: una semplice ciotola di porcellana tipica giapponese con un'evidente crepa coperta da preziose linee dorate, mi piace! Il titolo descrive l'argomento trattato "Kintsukoroi. L'arte giapponese di curare ferite dell'anima", scritto dal dr. Tomas Navarro, autore di altri libri già presenti nella mia libreria. L'autore, psicologo, spiega in modo lineare e chiaro alcuni concetti importanti che riguardano il benessere emotivo della persona.

Cos'è Kintsukuroi?

Quando ci si trova di fronte a delle avversità o a delle difficoltà, la prima reazione è quella di negare la realtà, invece bisognerebbe saper ricostruire la propria vita come un autentico maestro kintsukuroi. Non dimentichiamoci che così come la ceramica anche la nostra vita può rompersi in mille pezzi, non per questo dobbiamo aver paura di vivere, ma imparare a reagire in modo diverso.

La crepa di un oggetto di ceramica testimonia la fragilità del materiale stesso, tuttavia se si ricomponesse l'opera nascondendo le riparazioni significherebbe non attribuirle il giusto valore, la capacità di "rigenerarsi" dopo la rottura. Per questo impreziosire le crepe con fili di oro o argento per i giapponesi significa far nascere nuova bellezza. Nel libro viene descritta la differenza tra riparare o ricomporre, ben spiegata dalla tecnica Kintsukuroi: la riparazione è un atto immediato, che mira a recuperare la funzionalità di ciò che si è rotto, ricomporre quanto rotto, invece, significa creare un qualcosa di nuovo con passione e amore, diverso dal precedente.

Il Kintsugi, non è solo una semplice forma d'arte giapponese, è una vera e propria filosofia: per i giapponesi provare dolore non è qualcosa di cui vergognarsi, la sofferenza non è da nascondere o negare a se stessi. "Non vergognatevi delle cicatrici, non nascondetele. Anzi, abbellitele, perchè sono la più grande testimonianza della nostra forza (...)", i maestri kintsukuroi sono consapevoli di quanto sia importante impreziosire le crepe, nascondere un'eventuale riparazione significa non mostrare il vero valore di quell'oggetto. Le cicatrici ci ricordano che siamo stati forti e che siamo riusciti a superare le difficoltà. Spesso si è alla ricerca di un modo per essere felici, invece sarebbe importante trovare il modo di essere forti, per poter affrontare le avversità, senza negarle o fuggire.

Cos'è Kintsukuroi?

Ho trovato molto interessante il modo proposto da Tomàs Navarro per guarire le ferite emozionali e trasformare le avversità della vita in opportunità reali. Viene data la possibilità sia di trovare, per chiunque abbia sofferto o stia soffrendo, una chiave di lettura del proprio dolore, sia di rendere le proprie fragilità un punto di forza e perfezione. Il Kintsukuroi è una metafora di un percorso psicoterapeutico, ovvero raggiungere nuove consapevolezze, conoscere le proprie ferite, accettarle e prendersene cura. A volte però è difficile curare da soli le proprie ferite, allora saper chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta sarebbe una scelta normale e coraggiosa. Così come suggerito in questo empatico libro per superare i problemi, bisogna prendere le distanze e pensare diversamente attraverso la forza emozionale. Il paziente è in grado di trovare dentro di sè le proprie risorse, compito del terapeuta è "...assicurarsi che le sappia usare".

In Giappone esiste una parola che indica la propria ragione di vita "ikigai", tutti ne abbiamo uno e quando siamo connessi al nostro ikigai la vita acquista un senso, allontanandosi dalla pura apparenza. L'ikigai è la motivazione personale che ci permetterà di raccogliere i cocci della nostra vita e di ricomporli rendondoli più belli, "...ricomporre la vita che comporta il rischio di rompersi di nuovo.....raccogliere i propri cocci senza nasconderli o ingannando noi stessi che non sia accaduto".

Nella vita di ognuno di noi, forse, si deve cercare il modo di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di crescere attraverso le proprie esperienze dolorose, di valorizzarle, esibirle e convincersi che sono proprio queste che rendono ogni persona unica e preziosa. È l'essenza della resilienza. Chissà se il dott. Navarro conosce l'EMDR, un metodo che aiuta nel rielaborare gli eventi traumatici, attraverso il quale è possibile lasciare il passato nel passato e poter vivere il presente in modo vero, prendendosi cura delle ferite dell'anima. Anche per l'EMDR il dolore fa parte della vita, ciò che è accaduto non viene dimenticato ma "trattato", ovvero trasformato ed integrato nella rete dei propri ricordi in modo da permettere alla persona di continuare a vivere la propria vita.

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Scritto da

Emotivamente

Bibliografia

  • Navarro, T (2018). "KINTSUKUROI. L'arte giapponese di curare ferite dell'anima". Giunti.

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