Cosa si nasconde dietro ai capricci?
I bambini, specie quando molto piccoli, comunicano molto a livello non verbale. I cosidetti "capricci" assolvono diverse funzioni: non sempre vanno repressi...
Siamo proprio sicuri che dietro a tanti capricci si nasconda solo un bambino viziato ed egocentrico? L'egocentrismo e' una fase del tutto normale dello sviluppo di un bambino, necessaria affinche' il piccolo possa affermare la sua identita' separata dagli altri e costruire le basi per la sua sicurezza personale.
Qualche "No" e qualche "e' tutto mio" e' dunque necessario poterlo comunicare agli altri per poter sperimentare un senso di autoefficacia e separatezza ma tutto questo niente ha a che vedere con urla e strilla, con comportamenti impetuosi che mettono molto spesso i genitori nella condizione di diventare punitivi e repressivi.
Attraverso i capricci un bambino puo' esprimere un disagio emotivo, una difficolta' ad esprimere con modalita' diverse ansia, paura o rancore legate a situazioni contingenti. Molto spesso dietro ai "capricci" si nasconde una incapacita' nel gestire emozioni personali e una difficolta' nel trovare una strada "adeguata" per poter esprimere cio' che invade nell"interno all'esterno.
Viene poi a crearsi un circolo vizioso per cui ai capricci seguono altrettanti comportamenti "sregolati"dei genitori (fai i capricci e io ti urlo o ti mostro con il mio comportamento impetuoso che le tue emozioni non mi interessano mi interessa solo tenerti buono e fermo).
Il bambino che fa difficolta' a regolare le sue emozioni interiori e a gestire l'impulso non riceve cosi uno specchio attraverso cui regolare e costruire modalita' adeguate di espressione emotiva. Occorre dunque vedere dietro ai capricci, provare a chiederci cosa vogliono i bambini veramente comunicare e insegnargli a costruire un termostato interiore attraverso cui regolare l'emotivita' interiore.
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