Come interpretare i nostri sogni? Scopri il suo significato

I sogni offrono uno spazio sicuro in cui le emozioni non risolte o non affrontate possono emergere e trovare voce. Attraverso il sogno l’inconscio guida la mente attraverso un intreccio di emozioni.

20 OTT 2023 · Tempo di lettura: min.
Come interpretare i nostri sogni? Scopri il suo significato

L'interpretazione dei sogni, in psicanalisi, è la via che porta all'inconscio dove risiedono la maggior parte dei conflitti e desideri, questi ultimi spesso inaccettabili (e per questo divenuti inconsci) che causano parte di quel malessere che porta la persona a intraprende un percorso psicoterapeutico.

Lo psicoterapeuta propone ai pazienti il metodo delle libere associazioni per accedere all'inconscio, a qualcosa che è stato censurato e rimosso. I pazienti vengono invitati a rilassarsi e comunicare tutto ciò che si affaccia in modo spontaneo alla loro mente riguardo un determinato argomento, con l'idea che le parole pronunciate via siano catene associative ovvero un collegamento con il materiale rimosso. Spesso a queste richieste, i pazienti raccontano un loro sogno. Ma allora questo sogno può esser un sintomo di qualcosa e trattato come tale?

Perché sogniamo?

Anche se spesso confusi e enigmatici, i sogni non sono un processo puramente fisico e insignificante prodotto dalla attività isolata di gruppi di cellule separate cerebrali destate dal sonno. Hanno un significato coerente che può essere compreso solo attraverso il metodo della interpretazione.

Le rappresentazioni oniriche si mescolano con esperienze vissute durante la veglia, il cosiddetto residuo diurno. Il sogno può essere quindi formato da ricordi, frammenti di eventi reali, situazioni già vissute dal soggetto, combinati con stimoli sensoriali come la fame, la sete, disturbi digestivi, il calore, il dolore, il freddo, il suono della sveglia. In particolare questi ultimi possono essere tradotti nel sogno come per esempio il suono della sveglia come rintocchi di campana.

Ma gli stimoli sensoriali o i residui diurni non sono quelli che stimolano il sogno. Sono i desideri del soggetto a determinare l'episodio onirico che costituisce una loro realizzazione anche se in forma allucinatoria e deformata, mascherata. Si può trattare di desideri recenti inappagati durante la veglia o, quelli potenti, di desideri rimossi, remoti, risalenti all'infanzia, stabilmente appartenenti all'inconscio.

Come possiamo interpretare i nostri sogni?

Freud riserva una attenzione peculiare alla questione dei sogni che sfocia nel suo più noto capolavoro, L'interpretazione dei sogni (1900). Oggi, alla luce della nostra comprensione contemporanea e più completa del processo psicoanalitico potremmo dire che l'analisi dei sogni è fondamentale per comprendere i conflitti specifici di ogni individuo e per creare lo spazio ad una potenziale soluzione ad essi.

Lo primo passo dell'interpretazione consiste nel separare il contenuto manifesto, cioè il sogno come appare alla memoria appena svegli (personaggi, trama, scenografia), dal contenuto latente, ovvero i pensieri inconsci o rimossi, a prima vista scorrelati dal contenuto del sogno ma autentico regista di quel preciso contenuto; secondo Freud la censura opera anche nella fase di sonno e di sogno, mascherando il vero significato del sogno stesso.

Al fine di comprenderlo, il sognatore, insieme all'analista, ricorrerà al metodo delle libere associazioni. Non è infatti possibile decifrare un sogno se non attraverso la ricostruzione e l'interpretazione che viene alla luce dal soggetto stesso, quando è invitato a parlarne liberamente. Il terapeuta quindi fa emergere che il lavoro onirico ha celato. Freud, a seconda della relazione tra contenuto manifesto, subito chiaro, e contenuto latente, ottenuto con fatica, classifica i sogni in tre categorie:

  • Sogni sensati e comprensibili, che rappresentano in modo evidente un desiderio non rimosso; sono numerosi, in genere brevi e non destano particolare stupore e meraviglia;
  • Sogni che, pur dotati di senso e coerenza interna, hanno un effetto sconcertante perché non riusciamo a dare loro un senso coerente rispetto alla nostra vita quotidiana; ci fanno domandare come mai ci sia venuta una determinata idea;
  • Sogni apparentemente incoerenti, confusi e privi di significato; ovvero la maggior parte di essi.

I sogni della prima categoria sono l'esempio più semplice di appagamento di un desiderio sono tipici dei bambini che, per esempio, sognano di possedere o fare cose che durante la giornata vengono loro negate. In età adulta, questo tipo di sogno è più raro e di solito si inserisce in un ambito onirico più ampio in cui si cela anche un diverso significato. Nei sogni delle altre due categorie, invece, c'è differenza tra contenuto manifesto e contenuto latente: rappresentano un desiderio inconscio. È questa la materia per il lavoro onirico. Freud fu il primo a formulare una teoria dei sogni che potesse aiutare nell'interpretazione di questi ultimi. Per Freud esistevano una serie di leggi che regolavano la formazione del contenuto manifesto di un sogno. Capendo come si formavano i sogni era possibile, usando le stesse leggi, decriptarne il contenuto latente. Tali leggi sono:

  • Condensazione: per la quale un'idea, un'immagine del sogno può fondere insieme a vari pensieri e ricordi.
  • Spostamento: processo per cui la carica emotiva è separata dal suo oggetto reale ed è riferita ad un oggetto differente.
  • Drammatizzazione: in cui i pensieri e le emozioni alla base dei sogni si presentano in successione densa e movimentata.
  • Simbolizzazione: consiste nell'utilizzo da parte dell'inconscio di simboli sostitutivi delle cose.
  • Rappresentazione per l'opposto o rielaborazione secondaria: si verifica nel momento in cui ci si risveglia, cioè quando la coscienza, rientrata in azione con tutte le sue forze, ostacola il ricordo della trama del sogno. Tutto il complesso "lavoro onirico", cioè il lavoro della censura durante il sonno, è volto a mascherare i reali contenuti dell'inconscio. Il sogno si presenta dunque come l'espressione travestita deformata di un desiderio rimosso. Inoltre il sogno è sempre collegato a un fatto emotivo della primissima infanzia sprofondato nell'inconscio.

Come possiamo interpretare i nostri sogni?

Il valore e l'importanza dell'interpretazione dei sogni in psicoterapia e la sua efficacia terapeutica è documentata e avvalorata da attuali e recenti studi di prestigio internazionale: "The use of dreams in psycoterapy" di David S. Werman afferma che l''uso dei sogni si basa sul principio di inserire il sogno nella vita psicologica del paziente; ciò si riflette in esperienze conflittuali adeguatamente risolte fin dai primi anni; l'attuale situazione di vita – in particolare, situazioni problematiche e conflittuali che derivano o risuonano con le esperienze irrisolte dell'infanzia; e la situazione terapeutica, in particolare quegli aspetti legati al transfert è lo stato delle resistenze attualmente in corso. Il terapeuta mette in relazione la sua conoscenza di queste aree, insieme agli aspetti e al comportamento del paziente nell'ora; mette in relazione questo materiale con tendenze o temi specifici nella situazione terapeutica e cerca per capire cosa potrebbe significare il sogno alla luce del materiale "associativo".

In questo continente, per molti versi ancora inesplorato, l'interpretazione dei sogni è dunque la via regia verso la conoscenza dell'inconscio e in ultima sostanza di noi stessi secondo l'antico adagio greco apposto all'ingresso del tempio di Apollo a Delphi 'Conosci te stesso' motto ripreso da Socrate nella pratica dell'arte della maieutica, tecnica usata dal filosofo per interrogare i propri interlocutori al fine del raggiungimento della "verità" su se stessi.

La conoscenza dei propri desideri inconsci condurrà quindi l'individuo a degli insight (rivelazione) che gli consentiranno di mediare con i propri conflitti inconsci e far finalmente pace con se stesso. Nonostante siano passati quasi due secoli dalla nascita e dall'avvento della psicanalisi, essa rimane ancora oggi, a dispetto del progredire d'altre branche della psicologia più o meno positiviste, una disciplina inconfutabile e più che mai attuale che sarà per sempre una delle più importanti risorse dell'umanità.

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Scritto da

Dott.ssa Elena Fausto

Bibliografia

  • D. ANZIEU, L'autoanalisi di Freud e la scoperta della psicoanalisi, ASTROLABIO, Roma 1976.
  • R. BODEI, Le logiche del delirio. Ragione, affetti, follia, Laterza, Roma-Bari, 2000.
  • J. L. BORGES, Libro dei Sogni, Adelphi, Roma 2015.
  • V. CAPPELLETTI, Introduzione a Freud, Laterza, Roma-Bari 2000.
  • A. CAROTENUTO, Diario d'una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud, Astrolabio, Roma 1980.
  • M. DE LILLO, Freud e il linguaggio, Dalla neurologia alla psicoanalisi, Pensa Multimedia, Lecce 2005.
  • H.F. ELLENBERGER, La scoperta dell'inconscio, Storia della psichiatria dinamica, 2 voll., Boringhieri, Torino 1996.
  • P.GAY, Freud, Una vita per i nostri tempi, Bompiani, Milano 1988.

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