Perché ci si ammala e come aiuta la psiconcologia

Il momento dell’accertamento e della comunicazione medica dell’invasione nefasta cancerogena è estremamente importante. La persona si stabilizza quando riabilita il diritto al proprio pensiero negato.

8 SET 2011 · Tempo di lettura: min.
Il Dr. Giancarlo Gramaglia  è uno psicologo e psicoterapeuta piemontese. Presso il suo studio di Torino si occupa di psicoanalisi freudiana.

In psiconcologia, come in ogni psicoanalisi, si tratta di prendere per mano la storia della persona permettendole che venga spiegata: cioè che avvenga il passaggio dal privato personale al soggetto pubblico attraverso lo scongelamento del patrimonio della storia di ciascuno che è il tesoro-capitale di ogni uomo.

Perché ci si ammala?

La questione specifica della psiconcologia è che il soggetto è stato per troppi anni completamente invaso ed espropriato da pensieri e problematiche che non gli appartenevano: situazioni che gli hanno diminuito costantemente le sue difese psichiche fino a che al proprio corpo sono venute a mancare le difese immunitarie.

Malati si era diventati perché gli accadimenti della vita avevano sviato le pulsioni dalle mete di benessere.

Come aiuta la psiconcologia?

Lo psicoanalista aiuta ad individuare la strada del risarcimento esercitando il soggetto fino a che non abbia acquisito la capacità a porre e produrre nel presente le proprie imputazioni rivolte al progetto del futuro con l'universo delle altre persone.

Il momento dell’accertamento e della comunicazione medica dell’invasione nefasta cancerogena è estremamente importante perché può segnare il cambio di rotta rispetto a quel  troppo sedentario pensiero espropriante corrosivo.

Individuando in questo momento i blocchi della patologia, che producono un dispendio di energia enorme, è ancora possibile riconoscere e correggere lentamente  gli errori: lavoreremo al riconoscimento dell’uomo vecchio permettendo al moto sano del pensiero di riappropriarsi delle proprie verità da sempre intuite e mai attuate. Attraverso le associazioni libere impareremo a ritrovare un diverso e nuovo ordinamento per una lettura più realistica e confacente alla propria soddisfazione che lentamente diventerà vita quotidiana.

La persona si stabilizza quando riabilita il diritto al proprio pensiero negato, imparando a coniugare, nel rispetto degli altri soggetti, lo scambio nella competenza del proprio operare, e non certo nella commiserazione. Investire sul proprio patrimonio riabilitato dal riconoscimento della propria storia significa riprendersi la facoltà di pensare in proprio con altri -questione che va imparata personalmente in analisi con lo psicoanalista: che è riabilitare il proprio ordinamento di lavoro nella soddisfazione del proprio desiderio.

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Scritto da

Gramaglia Dr. Giancarlo

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