Attaccamento sicuro e insicuro

Questo articolo descrive l'attaccamento sicuro e insicuro, cioè delle risposte del bambino all'accudimento genitoriale che può essere disfunzionale quando a partire da un accudimento ansioso o spaventante la risposta del bambino è di ritiro.

1 DIC 2023 · Tempo di lettura: min.
Attaccamento sicuro e insicuro

Il compito del genitore nella famiglia è quello di permettere al figlio di crescere in maniera sana e responsabile, e di seguirlo in tutte le fasi della sua crescita dal concepimento a quello della pubertà e della giovinezza.

Cosa comporta un attaccamento sicuro o insicuro?

Con attaccamento sicuro si intende la spinta che il figlio ha nel cercare l'accudimento del genitore e nella capace esplorazione dell'ambiente che lo circonda, attuato in maniera flessibile rispetto alle circostanze del contesto e delle richieste ambientali. Quando il genitore non riesce a infondere nel figlio la giusta sicurezza insorge l'attaccamento insicuro, causato spesso da un parenting troppo ansioso o spaventante e in cui il genitore non risponde con sicurezza alle richieste del figlio.

Da questa modalità di parenting troppo ansioso o spaventante l'unico modo che ha il figlio di costruire relazioni con l'ambiente è attivare modalità di comportamento disfunzionali che vengono ripetute con continuità e rigidità. Insorgono disturbi del comportamento, ansiosi, depressivi e il soggetto si costruisce un falso sé con cui risponde agli eventi che lo circondano. Questo falso sé è la causa delle modalità disfunzionali che vengono messe in atto dalla persona per fare fronte al controllo dell'ansia, della paura delle relazioni, della rabbia e della disperazione. È come se volesse controllare l'insorgere di emozioni negative attraverso la messa in atto di modalità di funzionamento patologiche.

La psicoterapia costruttivista è incentrata sulla messa in discussione di queste modalità di comportamento disfunzionali, e prevede anche fasi di ristrutturazione emotiva attraverso cui si aiuta il paziente a ridare significato alla sua esperienza, aiutandolo a differenziare le emozioni dalle spiegazioni disfunzionali che si da' il paziente per fare fronte all'insorgenza repentina di tali emozioni.

Cosa comporta un attaccamento sicuro o insicuro?

I tipi di parenting che possono essere attivati dal genitore sono: sicuro, quando permette al bambino di esplorare l'ambiente con sicurezza; parenting di tipo "controllo con affetto" in cui inibisce al bambino l'esplorazione del mondo che lo circonda; "assente", la modalità più disfunzionale di interazione con il bambino, che è origine nello sviluppo di disturbi del comportamento, depressivi, ansiosi, disturbi alimentari o ossessivo- compulsivi. Mentre il parenting "controllo con affetto" è all'origine di disturbo evitante, fobico, ansioso e altri.

A partire da queste premesse riesce facile comprendere che un attaccamento sicuro è funzionale a un sano sviluppo psichico, mentre gli attaccamenti che si originano dagli altri tipi di parenting sono all'origine di molte difficoltà che poi vengono espresse anche nell'età adulta. A partire da una fase di ristrutturazione cognitiva si possono diminuire i sintomi del disturbo attraverso una fase tattica della psicoterapia. Con la tecnica dell'ABC si può comprendere come il disturbo si origina dalle cattive interpretazioni che si danno a una situazione ad esempio che origina paura. Attraverso la fase strategica si comprende come il disturbo si è organizzato a partire da modalità di interpretazione disfunzionali che derivano dall'attivazione di schemi già presenti nell'infanzia. Si attua la tecnica della moviola per trovare migliori spiegazioni a situazioni ed eventi cercando di differenziare le emozioni dalle loro spiegazioni. Con la tecnica della storia di sviluppo si osserva il parenting genitoriale, il funzionamento sociale durante lo sviluppo fino all'adolescenza, il funzionamento interpersonale e scolastico e si può capire più a fondo l'origine delle difficoltà.

La psicoterapeuta è un perturbatore strategicamente orientato, e aiuta il paziente a darsi le risposte per pervenire alla soluzione delle difficoltà che a causa di un momento di stress, o dello sviluppo di un disturbo conclamato, diventa difficile per il paziente raggiungere.

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Scritto da

Oriana Scuderi

Bibliografia

  • Bowlby, J. (1976): Attaccamento e perdita, Vol. 1: L'attaccamento alla madre, Boringhieri, Torino
  • Bowlby, J. (1978): Attaccamento e perdita, Vol. 2: La separazione dalla madre, Boringhieri, Torino.
  • Bowlby, J. (1982): Costruzione e rottura dei legami affettivi, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Bowlby, J. (1983): Attaccamento e perdita, Vol. 3: La perdita della madre, Boringhieri, Torino.

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