Vorrei solo poter andarmene in pace

Cara Qualcuno,
Nelle tue poche righe arriva tutta la grossa sofferenza che hai dentro, ma allo stesso tempo, avendo scritto qui, anche la voglia di uscire da questo dolore chiedendo aiuto, scoprendo tutte le risorse che ha, che le persone che la circondano non vogliono vedere e non le riconoscono.
Credo che tu abbia bisogno di scoprire quello che vali realmente, partendo dalle relazioni che devono essere gratificanti e autentiche, non svalutanti.
Sicuramente con il supporto di un professionista che può aiutarti a scoprire le tue risorse riuscirai a emergere, sentiti più sicura delle tue capacità.
Rimanendo a disposizione anche online, saluti.
Dott.ssa Simona Adorni.

Cara "Qualcuno",
Quanta fatica e dolore nelle sue parole. Pesa anche la solitudine, la distanza da chi Le sta vicino che riesce solo a dirle come e quanto sta sbagliando. Sicuramente in buona fede, pensando di indicarle la strada, ma immagino non aiuti. Eppure, non tutto e' perduto. Lei dice c'e' una parte di Lei cui "piace vivere" e d'altra parte e' qui per chiedere aiuto e sa che qui non trovera' un aiuto su come farla finita, ma su come evitarlo. Perche' se e' vero che non si puo' tornare indietro, non e' vero che non sia possibile ricominciare. Quella e' una possibilita' sempre aperta per noi, anche se spesso e' difficile crederci, poi si tratta di trovare la strada. Per questo un supporto esterno in certi casi e' indispensabile. Lei ha bisogno di un* professionista che possa supportarla con un percorso di psicoterapia e con una terapia farmacologica almeno nel primo periodo.
Coraggio, il primo passo e' forse il piu' faticoso, ma dopo tanti anni trascorsi in questo modo, e' venuto il momento di fare un tentativo. Se sbaglia, provera' di nuovo. E' quello che facciamo tutti, non e' sola in questo.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Gentile Qualcuno, mi spiace molto per la situazione che descrive e sento fortemente il suo dolore. Cercare aiuto è la prima mossa per stare meglio e sono contenta che lei lo stia facendo chiedendo un parere professionale, anche se solo online. Ha parlato al suo medico di base di questi pensieri? Potrebbe indirizzarla al meglio nel servizio pubblico e privato per ricevere sostegno e iniziare a lavorare su se stessa e sulla concezione che ha degli errori, poichè sbagliare è umano e di irreversibile c'è solo la morte. Capisco perchè possa vederla come consolatoria da un lato, tuttavia ritengo che ogni vita abbia un inestimabile valore, che a tratti lei stessa riconosce all'inizio della domanda, e questi pensieri potrebbero essere legati a oscillazioni del tono dell'umore affrontabili in terapia.
Le auguro con tutto il cuore di stare meglio il prima possibile e di sentirsi amata.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Cara,

quali aspetti della vita le piacciono e la tratterrebbero dall'agito estremo di cui parla? Quali persone, anche solo una, sentirebbe la sua mancanza se lei mettesse in atto quella scelta? Ad esempio, il suo compagno, per quali motivi crede che l'abbia scelta? Quali aspetti l'hanno colpita di lei e viceversa?
Sono a sua completa disposizione per intraprendere un percorso psicoterapeutico, anche in modalita' online.

Dott.ssa Francesca Orefice

Gentile ragazza,
mi rattrista molto la sua sofferenza che le procura anche idee di suicidio. Tuttavia, avrà certamente avuto modo di verificare che il crollo del tono dell'umore non è permanente ma va incontro a periodi di remissione spontanea.
Infatti nella vita tutto è soggetto nel tempo a cambiamenti e d'altra parte, in quanto agli sbagli, solo il suicidio è uno sbaglio da cui non si può tornare indietro perchè tutti gli altri errori insieme al disagio offrono anche la possibilità di imparare e andare avanti con maggiore competenza e consapevolezza.
Lei ha bisogno di un aiuto psicoterapeutico che le faccia recuperare autostima e tono dell'umore, magari inizialmente anche con un supporto farmacologico.
La esorto perciò a darsi questa possibilità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buongiorno

Nella vita si può combattere tutto tranne che la morte. Per quanto lei possa essere depressa ( ci sarà sicuramente un motivo , magari genetico)
prenda in considerazione in prima istanza quello di affidarsi ad un bravo medico in grado di fare una diagnosi certa e darle un supporto farmacologico immediato e sicuro.
Le consiglio di farsi seguire contemporaneamente da uno psicologo, ovvero di intraprendere simultaneamente una terapia psicologica breve in grado di farle vedere nel giro di poco tempo la luce in fondo al tunnel.
Anche l'ipnosi funziona per risollevare l'umore, rimuovere traumi, lavorare sull'autostima e positività.
È molto più facile credere a volte a chi ci definisce dei falliti invece di capire , aiutare e supportare.
Abbia fiducia nella vita ed in se stessa, inizi subito, smetta di ascoltare chi la critica e provi a credere che c'è sempre una soluzione.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità
Un caro saluto
Paola Von Korsich Giardini

Buongiorno,

dalle sue parole traspare una grossa sofferenza, ma allo stesso tempo, se ha scritto qui, probabilmente c'è una parte di lei che ha davvero voglia di farcela e venire fuori da tutto quello che descrive.

Sicuramente ciò che vive in famiglia non l'aiuta a credere in se stessa e nelle risorse e qualità che sicuramente ha, anche se non ci crede (personalmente sono fortemente convinta che ognuno di noi ne abbia), ma sono sicura che potrebbe prendere consapevolezza che quelle che ha su di sé e sugli altri sono convinzioni negative che si è costruita in seguito alle esperienze che ha avuto finora. Convinzioni che sono un modo di leggere la realtà che non corrisponde però alla realtà stessa (la visione negativa di cui parla il suo compagno).

Penso abbia bisogno di scoprire che può farcela, sperimentandolo concretamente e costruendo relazioni con gli altri che siano più gratificanti e autentiche, mettendo a tacere quel grande e severo Giudice interiore che attualmente sembra aver preso parecchio spazio dentro di lei.

Sono sicura che con il supporto di un professionista che crede in lei e che può accompagnarla a scoprire la sua luminosità, riuscirà a farcela.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Cara
Grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
Dalle tue parole si sente tutto il tuo profondo dolore che sembra accompagnarti ogni giorno da tempo.
Questo sicuramente e' un segnale di disagio che richiede un aiuto terapeutico specifico, non sottovalutarlo.
Da soli infatti non è sempre possibile individuare modalità di pensiero ed affettive funzionali al proprio benessere emotivo: si rende necessario un accompagnamento professionale, proprio per mobilitare le tue risorse interiori e per approffondìre i temi legati al significato della vita che dici di amare, nonostante le difficoltà.
Cordialità
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa Pedavena (Belluno)

Cara, è molto importante che chieda aiuto, che non debba portare da sola il peso della sua sofferenza. è importante che venga aiuata a trovare il modo di trattare la senzazione di essere un peso per gli atri, che venga alleggerita da questa convinzione mortifera e depressiva; che si dia la possibilità di trovare un modo nuovo per rinforzare l'amore nella vita e separarsi dalla spinta verso la morte, cosa di cui ha diritto vista la sua giovane età!. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta capace e di cui ha fiducia, inoltre se questi pensieri di suicidio dovessero essere troppo opprimenti, valuti anche una terapia farmacologica con uno psichiatra.
un saluto

Gentilissima, mi dispiace tantissimo per ciò che scrive. Non capisco perché sua madre le dice una cosa così dolorosa e ostile. Sicuramente non può essere lei ad aver rovinato la vita di sua madre, la quale è portatrice di una sofferenza che non ha causato
lei, e di cui lei non può sentirsi responsabile. Quello che le suggerisco è di intraprendere un percorso di psicoterapia per elaborare i traumi che le derivano da una situazione familiare che non le ha permesso di vivere serenamente la sua vita e di sentirsi in diritto di
avere desideri e pensare alla propria felicità senza sentirsi in colpa. Intraprenda un percorso e cominci a prendersi cura di se stessa. Sono certa che riuscirà ad uscire da questa situazione di impotenza e di angoscia e ad affrontare in maniera adeguata anche le difficoltà che ha con sua madre. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali consigli ed
approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Cara ragazza, dalle sue parole riesco a percepire un forte senso di colpa. Vivere nel terrore di sbagliare, di rovinare la vita di qualcuno, di essere "negativa" per sé e per gli altri deve essere davvero estenuante. Tuttavia, nell'espressione "a me piace vivere" io vedo una grande occasione per iniziare ad interessarsi realmente al suo benessere. Le consiglio di contattare al più presto uno/a psicologo/a psicoterapeuta per farsi aiutare a superare questo vissuto depressivo.
Un caro saluto

Dott.ssa Susanna Mattoccia

Gentile,
Mi sembra un momento di vita particolare, che sembra trascinarsi da un po'. Quanto ha scritto mi sembra molto importante, non è un compito facile, soprattutto se non ci si sente supportati dalla famiglia e/o se non si ha altro supporto, come quello amicale. Le suggerirei di rivolgersi ad un/una professionista, per predisporre un percorso che possa farla sentire meglio.

Mia cara la depressione è una patologia molto serie che però può essere curata. Da quanto scrivi sembrerebbe mancare un supporto forte familiare che ti possa sostenere, supporto dove poter attingere tutto il sostentamento di cui hai bisogno. Non ti devi nascondere, al contrario, devi comunicare le tue paure e fragilità. Ma la cosa fondamentale è trovare lo/la psicologa specializzato/a nella cura della dpressione, probilmente servirà anche un supporto farmacologico.
Auguri