Buongiorno, mia moglie ha condotto una vita parallela per ben 5 anni. All'inizio credevo ad ogni sua giustificazione riguardo episodi sospetti, poi ho attraversato una fase in cui negavo a me stesso l'evidenza (fingevo di non vedere), poi , recentemente, ho deciso di troncare un matrimonio che durava da 21 anni ma che non esisteva più. Avevo a che fare con una persona completamente diversa da quella che ho conosciuto e amato.
Oggi ho dentro tanta rabbia per le bugie ed umiliazioni accettate passivamente. Rabbia soprattutto verso me stesso che mi portano a pensieri autolesionistici.
Ho un unico desiderio: che il tempo spieghi ai miei figli come sono andate le cose, visto che la madre nega l'evidenza, e che possano decidere di venire a stare da me.
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23 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gigi,
comprendo il suo dolore e la sua rabbia ma deve convenire che quando fingeva di non vedere non dava spazio all'assertività e all'autostima che dovrebbero essere requisiti fondamentali in ogni persona e che purtroppo non sono congeniti ma si acquisiscono nel corso della vita.
Se la relazione con sua moglie non era recuperabile, ha fatto bene a distaccarsi ma ora dovrebbe guardare a questa cosa non come a una disfatta che rischia di spingerla verso la depressione bensì come ad un primo passo importante e responsabile verso la crescita dell'autostima.
Se le posso dare un consiglio, non disperda energie vivendo nel rancore nè coltivi forti aspettative che i suoi figli tra qualche anno decidano di venire a vivere con lei.
Piuttosto, continui a fare tutto ciò che il suo ruolo di padre richiede cercando nei limiti del possibile di essere presente per loro senza però trascurare di prendersi cura di sè.
Pertanto, specie in questo periodo, è importante che si avvalga di un adeguato sostegno psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
25 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Gigi,
comprendo il suo dolore per la chiusura di una relazione così importante.
Esprime la sensazione di sentirsi tradito dalla persona in cui aveva riposto fiducia e con la quale ha condiviso un lungo periodo di vita.
Le consiglio di concedersi uno spazio psicologico, in cui esprimere la sua rabbia ed imparare a gestirla, evitando di riversarla su se stesso.
Solo in questo modo potrà ritrovare un proprio benessere e sviluppare una nuova progettualità esistenziale
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
23 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gigi,
comprendo il dolore e la rabbia per tutta la situazione, per diversi tempo lei ha negato la realtà.
I figli non devono stare nella divisione, nel conflitto e sicuramente hanno bisogno di entrambi i genitori nella loro vita. Per elaborare queste emozioni forti ed intense sarebbe utile un percorso psicologico per il proprio benessere e per la serenità dei figli.
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa
23 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gigi,
la rabbia che prova è una reazione dolorosa ma comprensibile rispetto alla situazione che sta vivendo. Accettare che la realtà sia diversa da quella sperata, pur avendola sotto gli occhi, e che comprenda un profondo tradimento come il suo non è facile. Le consiglio di provare a rivolgersi ad un/una professionista per essere supportato in questa difficile fase della sua vita. Questo sia per il suo benessere sia per quello dei suoi figli.