Ho problemi di personalità?

Inviata da maria · 17 nov 2016 Psicologia risorse umane e lavoro

Fin da piccola sono sempre stata una bambina con un immaginazione e fantasia fuori dalla norma. Riuscivo a creare con la sola immaginazione cose assurde, mondi paralleli, amici immaginari e molto altro. Ma non mi chiudevo in me stessa, nel mio mondo immaginario, anzi mi piaceva tantissimo interagire con altri bambini, uscire, ridere, scherzare, parlare, però non raccontavo mai niente di tutto ciò che mi immaginavo.
Insomma ero una bambina normale, giusto un po' più fantasiosa degli altri. Queste mie caratteristiche col passare del tempo, alcune sono variate, altre rafforzate.
Il passaggio dall'asilo alle elementari fu un passato traumatico che, possiamo dire, ha segnato la mia vita scolastica. Non solo avevo perso tutte le amicizie (perche avevo cambiato città e di conseguenza nella nuova scuola non c'era nessuno che conoscevo) ma ero anche diventata, per non so ancora quale motivo, vittima di bullismo da parte di alcuni compagni e altri alunni della scuola. E le cose non cambiarono (anzi peggiorarono) fino alle medie.
In quei anni, rimasi la ragazzina allegra e solare che ero sempre stata, ma c'erano momenti in cui improvvisamente mi oscuravo, mi chiudevo, mi isolavo, tutto questo senza motivo.
Inoltre, sempre in quel periodo, la mia immaginazione si potenziò a dismisura… mamma mia. Mi inventavo di quelle cose, storie, persone, che a momenti avevo due vite, letteralmente. A scuola mi presentavo in un determinato modo, ma non appena arrivo a casa (a casa mia non c'è mai nessuno, mia madre lavora da mattina a tarda notte, quindi ho sempre casa libera) mi tuffavo nel mio mondo immaginario, iniziavo a parlare da sola, creavo discorsi con persone non esistenti, magari personaggi creati prendendo spunto da qualche libro o film. Insomma cosa abbastanza inquietante lo so.
Ma più inquietante è che lo faccio tutt'oggi, questo il punto.
Gia quando avevo 11 anni ero consapevo che quello che facevo non era normale, ma credevo che crescendo la mia fantasia sarebbe scomparsa e avrei smesso senza nemmeno accorgermene, ma niente. Oggi ho 16 anni e sono uguale identica a 5 anni fa, con la piccola differenza che ora sono diventata molto più chiusa, introversa, e di pochissime parole.
Un tempo mi piaceva conversare con le persone, ora invece non che non mi piaccia più, ma come dire, preferisco stare da sola per i fatti miei. Il fatto è che mi piace vagare nella mia fantasia, è un modo per mentirmi e sfuggire della realtà, la realtà mi stressa, la scuola mi stressa, le persone mi stressano, la vita reale mi stressa.
Per farvi capire di come sono messa male cerco un po' di descrivervi cosa faccio quando sono sola: come già scritto, mi invento discorsi fra me e una persona immaginaria e io interpreto entrambi le persone, cioè in pratica parlo da sola, e ripeto le frasi finché non trovo il tono, l'espressione, "la sensazione" giusta, quasi come recitare, voglio esprimere al meglio ogni minimo dettaglio, immaginando di come una persona reale avrebbe fatto. O alcune volte immagino di essere un'altra persona (che sia gia esistente o no), mi immagino la sua vita e provo a immedesimarmi nei suoi panni. (un esempio proprio banale banale per far capire meglio: potrei fingermi una cantante famosa, quindi inizio a immaginarmi la sua vita, il suo passato, di come ha fatto e faticato per aver successo ecc…). Altre volte solo per il gusto di sperimentale mi immagino situazioni tristi e drammatiche (muore qualcuno, un incidente, un tumore o addirittura uno stupro, un omicidio e peggio lasciamo stare) e inizio davvero a piangere o provare determinati sentimenti…
La cosa che mi preoccupa è che la mia stessa fantasia e immaginazione mi stanno creando problemi nella vita reale, non solo a livello sociale, ma anche a scuola… non so che fare, la fantasia non è cosi facile da controllare, e non saprei a chi dire ste cose senza venir presa per una pazza psicopatica da rinchiudere in cella (a patto che non lo sia davvero).

Dite che sono pazza?

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Miglior risposta 18 NOV 2016

Cara Michelle, non sei assolutamente pazza, sei una ragazza con una fantasia sfrenata che ha dovuto crearsi amici immaginari e un'altra realtà per evadere anche dalla tua solitudine. Non parli di tuo padre o di altri familiari. Per una ragazzina stare molto sola in casa non è molto positivo. Il tuo isolamento non è giusto alla tua età. Ti consiglio di rivolgerti, magari facendoti accompagnare da tua madre, al centro ASL più vicino e chiedere un colloquio con uno psicologo esponendogli ciò che hai detto qui. Sicuramente ti saprà consigliare e sostenere nell'incanalare le tue energie e le tue fantasie. Non chiuderti, sei una ragazza sensibile e matura. Segui il mio consiglio e fammi sapere. Un abbraccio dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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19 NOV 2016

Cara Michelle
non credo che tu sia pazza, anche perchè di solito i pazzi non sanno di esserlo! Penso invece che la tua enorme solitudine (correggimi se sbaglio) ti abbia costretta a cercare nella fantasia quello che nella realtà non potevi avere: persone con cui parlare e interagire, un mondo che ti concedesse quelle attenzioni che non ricevi altrimenti.
Leggendo la tua lunga lettera, non hai mai accennato a tuo padre o detto se sei figlia unica o meno: in ogni caso è significativo.
Il rischio che corri è quello di rimanere intrappolata nella tua realtà virtuale ed, infatti, te ne rendi conto.
Il consiglio che posso darti, pur senza sapere molto di te e della tua storia, è quello di abbandonare mano a mano questo mondo parallelo, immergendoti sempre di più in quello reale. Devi concederti quello che cerchi e che ti fa stare bene nella realtà quotidiana, senza aspettare di rientrare a casa. Io prenderei in seria considerazione anche di rivolgerti ad uno psicologo, perchè potrà aiutarti a capire meglio i motivi del tuo comportamento (una volta conosciuta la Tua storia personale) e a rompere questi schemi.
Ti auguro il meglio!
Cordialmente

D.ssa Cristina Giacomelli
Lanciano (CH) - Pescara

Dr.ssa Cristina Giacomelli Psicologo a Lanciano

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19 NOV 2016

Gentile Michelle,
non sei pazza ma, a mio avviso, hai trovato, fin da piccola, una modalità rischiosa e poco funzionale di combattere la solitudine perchè eccedente la finalità del gioco e del "come se".
In questo non sei stata aiutata dagli adulti di riferimento avendo avuto una madre troppo assente per lavoro ed un padre che non nomini, probabilmente ugualmente poco presente.
Tu sei una ragazza intelligente ed hai capito da sola che questa tua difesa è disfunzionale poichè ti ha portato all'isolamento e all'emarginazione che sono comunque fattori di rischio per il benessere psicologico e mentale.
Tramite un percorso di psicoterapia è opportuno imparare a interagire con persone reali (ri)acquistando la fiducia nelle relazioni.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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