Buongiorno, sto con un ragazzo da 6 anni, un paio di anni fa durante una litigata lui per la prima volta ha alzato le mani dandomi un pugno, successivamente a quell'episodio ci sono stati altri episodi di violenza durante le litigate (qualche pugno, qualche schiaffo, calcio ).
Nell'ultimo periodo la cosa è peggiorata, le ultime litigate sono state piuttosto violente (pugni sulla testa, pugni dietro al collo, tentativi di strangolamento, schiaffi...).
Ogni volta che accade lui mi dice che non ricorda cosa accade, si arrabbia e poi è tutto nero. Questi black out durano anche 20 minuti in cui diventa un altra persona e mi picchia con violenza. Mi rendo conto che in quel momento gli interessa solo farmi del male e se cerco di proteggere alcune zone lui mi tiene ferma o colpisce le zone "scoperte".
È bruttissimo davvero.
Mi chiede scusa, gli dispiace e dice che non sa cosa gli prende e perché agisce così.
Lui è davvero la persona più buona del mondo quando non litighiamo ed io non vorrei lasciarlo ma vorrei tutelarmi perché inizio ad avere paura e soprattutto vorrei che lui chiedesse aiuto per gestire la rabbia.
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19 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Gilda,
Leggendo mi arriva il tuo grande carico emotivo. Da una parte avverto questa tua grande paura per te stessa, dall’altro mi arriva un forte sentimento che provi per questa persona.. 6 anni sono tanti!
Posso immaginare come possa essere destabilizzante e disorientante vedere, nella stessa persona, due immagini tanto opposte..
Ciò che non posso fare a meno di notare è il tuo senso di accudimento nei suoi confronti, volertene prendere cura, il capire il disagio cercando in ogni modo una soluzione che possa “salvarlo”. Immagino tu non voglia lasciarlo solo in questa situazione perché hai la capacità di vedere anche il suo lato “bello”, di parlarne con lui per approfondire il motivo, metterti all’opera per trovare qualcosa per risolvere questo problema. Mi sento di voler essere estremamente sincera con te, quando la rabbia è così esplosiva e cosi “abituale”, non esiste una terapia rapida che possa far sparire il comportamento con questa rapidità (anche se lui si impegnasse tantissimo): richiede tanto impegno, ma sopratutto tanto tempo. Il tuo fidanzato ha un problema che si è cristallizzato nel tempo, a seguito di schemi mentali che ha sviluppato nel tempo.. sono sicura potrà imparare a controllare la sua rabbia, ma richiede tanto tempo e impegno.. e tu nel frattempo? Sei davvero disposta a rimanere accanto a una persona tanto imprevedibile? Ti sentiresti al sicuro? E se dovessero esserci ricadute peggiori?
Sembri una ragazza (credo tu sia giovane dato che parli di “ragazzo”) molto intelligente, sensibile e pronta all’azione: il mio consiglio è di usare queste energie per salvare te stessa. Sei giovane, questi episodi che ti sembrano “sopportabili” per amore potrebbero crearti traumi immensi.. Capisco quanto sia difficile ascoltare le mie parole, sopratutto dopo 6 anni, ma se volessi avere una consulenza o cominciare un percorso psicologico insieme sarò lieta di farti notare e ricordarti quanta forza hai dentro e incanalarla in cose sane, che ti facciano stare bene. Ovvio, i momenti di nostalgia, difficili e possibili sensi di colpa per averlo “abbandonato” ci saranno, ma se impari a gestirli, sei ancora in tempo per dare una possibilità a te stessa.
Un abbraccio e tanta forza,
Dott.ssa Silvia Fortunati
25 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Gilda,
la situazione che descrive è allarmante e pericolosa. La necessità primaria è quella di tutelarsi, prendendo le distanze da questa persoa che sicuramente ha una sofferenza e necessita di un aiuto che non può però ricevere da lei all'interno della sua relazione, ma solo da un professionista. Allo stesso tempo ritengo che sia importante per lei ricevere un supporto per gestire la chiusura di questa relazione. Sono a disposizione per un consulto, anche online. Un saluto, Dott.ssa Rachele Broggi
22 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera carissima, la situazione che descrive è alquanto drammatica e molto rischiosa per lei che subisce tali violenze. Di amore c'è ben poco tra schiaffi e pugni. Credo che lei debba salvaguardarsi da tale violenza prendendo le distanze dal suo ragazzo, ma se c'è un problema di dipendenza, ha bisogno di aiuto per farlo. Anche il suo ragazzo ha bisogno di aiuto se solo riconoscesse di avere un problema. Un grande in bocca al lupo! Saluti, d.ssa Antonella Ricci
19 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gilda,
fa bene a pensare di doversi tutelare e il modo migliore è chiudere questa relazione tossica facendosi supportare in un percorso di psicoterapia.
Le suggerisco altresì di non indugiare ulteriormente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
18 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione e gestire al meglio la rabbia.
Cordiali saluti.
18 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, immagino che lei ami questa persona e che non sia facile accettare i "due lati della stessa medaglia". Io le voglio suggerire inoltre che in una relazione affettiva, la violenza indica qualcosa che non va e deve essere gestita e affrontata per bene. Nel caso si trovi in difficoltà può contattare il CAV (Centro Antiviolenza, al numero 1522) della sua zona, anche se un semplice colloquio informativo, oppure le forze dell'ordine. Se il suo compagno è d'accordo si potrebbe fare un percorso di coppia che possa permettere di individuare le dinamiche che portano a scatenare violenza, oppure se si vuole fare aiutare a gestire la rabbia, potrebbe anche fare un percorso individuale. Quello che le dico, è di non restare in questa situazione per molto tempo perchè la violenza è pericolosa.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
18 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Gilda, ha ragione ad avere paura e deve proteggersi da questa situazione, perciò sarò netta. Le consiglio di denunciare, di rivolgersi ad un centro antiviolenza e farsi seguire da un psicoterapeuta esperto in dipendenza affettiva. Esprimendole la mia vicinanza, la invito a mettere al primo posto sé stessa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Claudia Tedde
18 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gilda cara,
ti confesso che ho provato una stretta al cuore nel leggerti, nell'immaginare la fragilità della tua persona picchiata da un ragazzo completamente depersonalizzato nell'atto della violenza. Questa, è una situazione delicata e al limite della tolleranza, tanto per il pericolo fisico in cui incorri quanto per la devastazione emotiva/psicologica che ne deriva. Credo sinceramente che sia fondamentale affidare i tuoi timori e le tue insicurezze circa la relazione che stai portando avanti, alla presenza di un terapeuta competente, sensibile ed empatico affinchè si prenda cura di ciò che stai vivendo, ti accompagni ad esprimere, esplorare, comprendere queste contrastanti emozioni e ti aiuti, soprattutto, a vedere con lucidità il pericolo infido che serpeggia nel rapporto con il tuo ragazzo. Comprendi bene che l'aggressività giustificata da momentanei "black out" e scuse mortificate non ammette limiti, il rischio di un gesto sferrato con più violenza potrebbe essere fatale. Gilda, la relazione protettiva, accudente, amorevole è davvero tutt'altra cosa. Confido che tu possa prendere seriamente il mio appello, fatto col cuore.
Io sono qui, a tua completa disposizione per qualsiasi altro confronto.
Ti abbraccio cara.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
