Scatti di ira immotivati ed incontrollati. Ho bisogno di capire..
Sono una ragazza di 25 anni e non ho avuto una vita facile. Ho cominciato le sedute con uno psicologo già dall'età di 12 anni perché ad 11 anni mi sono ammalata di anoressia nervosa, compagna che ad intermittenza mi ha accompagnata fino al 2019 e da cui non mi riesco a liberare del tutto, sono consapevole che il mostro sta sempre sotto il letto ed attende. A 14 anni pesavo 36kg, a 15 ho rischiato il ricovero. Da lì sono stata seguita, fino ai 18 da psichiatri e psicologi che mi hanno aiutata tanto, nonostante ci fossero giorni in cui saltavo i pasti, ma nulla di preoccupante, seppur il rapporto col mio corpo non è mai stato buono. All'età di 21 anni, dopo aver chiuso una relazione tossica con una persona che usava violenza fisica e psicologica, sono ricaduta nel baratro, toccando i 37kg, senza avere la forza di alzarmi dal letto, fare una doccia od anche solo pensare. Passavo le mie giornate chiusa in camera, a letto a voler dormire ed ancora dormire. Ho tentato il suicidio due volte; la prima sono stata presa per i capelli, la seconda mi sono fermata da sola e da lì ho capito che stavo sbagliando tutto. Sono stata seguita da uno psichiatra ma non ho ricevuto l'aiuto necessario affinché io guarissi dai miei demoni, ho deciso di non andare più e guarirmi da sola. Sono passati tre anni e sto bene, diciamo. Non salto i pasti, sono una persona nuova anche se dentro di me sento tanto, tanto marcio. La vita mi ha incattivita parecchio e sono state tante le persone che in questi anni si sono sorbite i miei scatti di ira. Quando stavo con la persona che mi picchiava arrivavo a sbattere la testa sul muro più e più volte, tante erano le volte in cui urlavo parolacce, tante le volte in cui il nervosismo mi faceva venire delle crisi respiratorie e dovevano intervenire i soccorritori del 118 per sedarmi, facendomi dormire tutto il giorno. Ma quando l'effetto finiva, tutto ricominciava. Io non capivo cosa mi stesse succedendo, forse sto cominciando a prenderne coscienza adesso.
Il punto è che ad oggi mi ritrovo ad avere una sorta di autonomia della calma: per giorni sto bene a fatica, sono "tranquilla", la persona più dolce di questo mondo, poi senza motivo ed all'improvviso divento cattiva, urlo imprecazioni, urlo contro chiunque mi stia davanti e sfogo la mia ira sul mio partner e familiari. Il tutto verbalmente. In quei momenti è come se il mio cervello si spegnesse perché dopo mi sento talmente stanca, talmente stupita da me stessa che mi faccio paura da sola. Il mio cervello formula pensieri strani e violenti e sono sicura che se riuscissi a perdere del tutto il controllo potrei fare cose molto, molto brutte. Mi chiedo come mai io cambi nel giro di poco e senza motivo, cosa succede dentro di me e perché i miei pensieri, irrefrenabili, sono capaci di farmi diventare un mostro.. Mi sento sempre insoddisfatta della mia vita nonostante io abbia un partner meraviglioso che mi ama e mi sostiene ma che ci rimane molto male quando, senza un reale motivo, comincio a prendermela con lui. Vivo con mia mamma che è sempre stata presente e pronta per aiutarmi, ma nonostante ciò, ho scatti di ira anche contro di lei. Ed io, dal mio canto, nutro un amore puro ed immacolato per loro.
Ci sono momenti in cui desidero sbattere ancora la testa sul muro fino a perdere i sensi, perché mi convinco che se uscisse sangue, insieme a questo verrebbe fuori anche quella cattiveria che covo dentro e che mi sta devastando l'anima perché quando sto bene non sono così, seppur con un carattere forte e duro, sono comunque comprensiva, adorabile, affettuosa. Ma quando subentra l'ira divento cattiva, insensibile anche davanti alle lacrime di chi ferisco volutamente a parole e mi odio profondamente per questo.
Chi ha assistito ai miei scatti di ira mi ha confessato, in seguito, di aver avuto paura e di non aver riconosciuto nei miei occhi la mia persona ma di aver avuto l'impressione di averne un'altra davanti.
Perché mi succede? Perché non percepisco prima quella rabbia, così che io possa fermarmi o calmarmi ma me ne rendo conto solo quando ho già detto cose brutte?
In questo momento non ho possibilità economiche per farmi aiutare, ma ho come la percezione che qualcosa dentro di me non abbia mai funzionato; il mio cervello credo sia stato compromesso o marchiato.
Mi arrabbio per niente, anche se non ricevo le giuste attenzioni a livello sessuale e tendo a chiudermi in me stessa ed a fantasticare di tradire il mio partner, seppur non oserei mai e poi mai farlo realmente. Ma quei pensieri mi ossessionano, mi stancano, mi umiliano così come mi umilia quella voglia perenne del contatto fisico e sensuale. Mi ritrovo a reprimere ogni lato di me, specialmente questo lato promiscuo.
Sono gelosa, tanto, troppo. Se una ragazza guarda il mio partner sento, dentro di me, la voglia di farle molto, molto male e farle pentire di aver gettato l'occhio su di lui. E covo rabbia, rabbia su rabbia perché non posso dire e fare nulla, se non fissare quella ragazza con cattiveria, con l'intenzione di farla smettere.
Perché, mi chiedo, non posso essere normale? Perché devo essere afflitta da questa rabbia costante, da quei pensieri violenti ed osceni che si ostinano ad essere presenti e pressanti tutti i giorni, tutto il giorno? Vorrei avere pace, una pausa da tutto ciò ma nemmeno la notte mi è possibile perché ho difficoltà a dormire.
Sono disperata e vorrei conoscere i vostri pareri, mi farò aiutare appena avrò la disponibilità economica, ma per il momento vorrei avere risposte alle mie domande.