Università, fallimento

Inviata da Francesca Pagano · 21 apr 2024 Orientamento scolastico

Buongiorno, ho 23 anni, quasi 24 e oggi ho dato il mio ultimo esame universitario in Lettere Classiche. Dovrei sentirmi felice per questa cosa, e continuano a ripetermelo tutti ma non ci riesco. Mi è stata diagnosticata la DSA al terzo anno di università quando mi mancavano solo tre esami alla fine del percorso , avevo già dei problemi di ansia e gestione dello stress negli anni precedenti, ma sono la suddetta persona "insospettabile", quella che non è possibile, per la testa di tutti, che possa avere un disturbo dell'apprendimento, tanto che me lo ha detto anche la dottoressa che me lo ha diagnosticato prima di fare il test effettivo. Speravo che con il test sarebbe andato tutto meglio, perché i risultati peggiori all'università li ho sempre avuti nelle lingue, greco e latino, non riuscivo a mettere a fuoco le lettere, leggevo cose per altre, andavo nel pallone. Speravo che usando gli strumenti compensativi potesse migliorare tutto per una questione di memoria specialmente, perché spesso nei momenti di stress tendo a dimenticare il lessico di queste lingue, o speravo che con un metodo di studio ad hoc per persone con DSA potesse aiutarmi ma non è stato così. Con l'aggiunta della DSA il risultato è stato che sono stata insultata dai professori, un professore di greco mi ha detto che avevo sbagliato facoltà e che dovevo cambiarla, perché non meritevole di continuare (era il mio penultimo esame) e che per la mia DSA dovevo scegliermi qualcosa di "più semplice" e mi ha messo un voto bassissimo, anche perché ho avuto la pazzia o la forza di andare allo sportello universitario dell'università a denunciare la cosa.
All'ultimo esame invece, fatto con la mia relatrice, con il testo proiettato sul computer, ho fatto confusione, le lettere si sono mischiate, ho perso il rigo un paio di volte, e ho cercato di dimostrare con tutte le mie forze che quello che stavo facendo lo sapevo, seppur mi perdessi e non riuscissi a leggere. Non mi ha messo un voto né basso né alto, ma piuttosto mi ha fatto un discorso, senza essere sgarbata almeno, che la mia DSA era un problema per la tesi, che non dovrei continuare con il greco antico anche se mi piace moltissimo perché la mia diagnosi mi crea difficoltà. Mi ha detto che la mia condizione non è adatta a questi studi, e che nella parte di lingua italiana sono più ferrata, almeno oralmente, e che dovrei proseguire per quella strada consigliandomi di cambiare relatore della tesi e abbandore un progetto praticamente iniziato, infatti avevo già scritto il primo capitolo della tesi.

Al momento mi sento un assoluto fallimento, per me stessa e chi mi sta intorno. Sono anche una studentessa fuorisede, e non sono riuscita neanche a ripagare i miei genitori dello sforzo che hanno fatto per mandarmi fuori. A quanto pare ho sbagliato tutto, eppure non riesco a togliermi dalla testa che io quello per cui mi sono tanto spesa mi piace molto, o non sarei riuscita ad arrivare fino alla fine malgrado tutto. Mi piace davvero quello che studio, e più lo dico e più mi si viene detto che tutto può piacere ma che se non viene portato a termine in maniera eccellente allora è inutile farlo. Che il piacere non corrisponde ad essere bravo e che è un problema.
Da una parte lo trovo vero, magari anche pertinente, dall'altra lo trovo assurdo.
Non so cosa fare sinceramente, perché malgrado tutte le delusioni il greco e il latino ancora mi piacciono. Magari sono testarda, o mi sto illudendo.
Non so se cambiare relatore, passare a qualcosa di più semplice e abbandonare questa passione per sempre perché ormai per tutti faccio schifo.
Ammetto però che tutto questo sforzo non riconosciuto, mi sembra una perdita di tempo, tutta questa speranza spesa mi sembra un aver passato il tempo a essere il giullare di tutti senza il costume, i sonagli e tutto e senza che io me ne rendessi conto.

Scusatemi se magari questa richiesta di aiuto, può essere confusionaria. Vi prego siate sinceri con quanto vi ho raccontato, chi mi sta intorno mi dice di fregarmene e continuare con la mia strada, ma ormai non so più a chi credere mi sembra tutto una presa in giro.
Grazie

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