Come affrontare l’ansia del fallimento?

consiglio un percorso di psicoterapia per superare le varie tematiche....

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consiglio un percorso di psicoterapia per superare le varie tematiche..

consiglio un percorso di psicoterapia per superare le varie tematiche.

consiglio un percorso di psicoterapia per superare le varie tematiche

Buongiorno Maria,
dal suo racconto vedo sia la vitalità che l'ha spinta a studiare, a prendere il massimo dei voti che indica il suo prendersi cura di lei, dall'altra la sua ansia e la sua mancanza di energia che blocca questa sua vitalità. a mio avviso dovrebbe partire da ciò in cui è brava e sa fare, "sentire" la sua vitalità bloccata anche attraverso i suoi sintomi per riuscirla a dirigere verso una risoluzione. da parte mia do la mia disponibilità ad ascoltarla per lavorare insieme sulla sua esperienza.
Cordialmente
Dott. Giuseppe D'Amico

Gentile Maria,
sembra che lei abbia, sia pure con discontinuità, delle buone risorse per risollevarsi nei momenti di ansia, depressione e bassa autostima che però cerca anche di contrastare in maniera disfunzionale attraverso il controllo del cibo e delle calorie.
Per questo motivo e constatando che da sola non riesce a ritrovare un benessere stabile le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buon pomeriggio,
Ti consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per lavorare sugli aspetti che ti provocano ansia e anche sulla problematica alimentare.
Tieni conto del fatto che nello studio ognuno ha i suoi tempi e ritmi e non è una gara a chi finisce prima.
Non paragonarti agli altri e vai al tuo ritmo.
Se poi ti serve un periodo di pausa n per ricaricarti non c’è niente di male.
Resto a disposizione online.
Michele Arnaboldi.

Gentile Maria mi spiace per il disagio che sta vivendo e la ringrazio per averlo condiviso, è un buon punto di partenza per poterlo affrontare. Per la complessità della situazione che riporta e le condiglierei una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale che permetta di acquisire un'autoconsapevolezza delle sur emozioni e dei pensieri che, rigidi e disfunzionali, le impediscono di vivere il benessere. Con l'aiuto di un terapeuta potrà trovare le strategie più addatte ad affrontate il suo disagio riuscendo pian piano a vivere più serenamente. Volendo, è anche possibile utilizzare tecniche di rilassamento che le permettano di gestire al meglio
I'ansia e
e di ridurre lo stress.
Restando a disposizione, anche online, le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Gentile Maria,
da quello che scrive sembra che abbia vissuto un periodo abbastanza lungo di sofferenza e malessere. Avercela "fatta da sola" una volta, però, potrebbe averla sì aiutata sul momento, ma potrebbe anche averla portata a non richiedere l'aiuto di cui invece sembra avere reale bisogno.
Il suggerimento è di iniziare una psicoterapia che le consenta di risolvere alla radice le sue problematiche e le consenta di stare bene.

Cordiali saluti

Gentile Maria,
Credo che lei debba iniziare un percorso di psicoterapia. Nel suo racconto non compare una figura d'aiuto. Nella vita può capitare di sentire il senso di fallimento rispetto agli altri, di vedere la vita con la lente della competitività. Ma quando accade con tanta intensità è bene parlarne con un dottore che conosce queste dinamiche psichiche. Soprattutto è la lente dell'ideale quella che viene indossata, un ideale tanto più difficile da raggiungere quanto più impossibilmente alto. Il peso di 38 kg raggiunti è un segnale molto allarmante. E' importantissimo che lei faccia qualcosa per sé e si confronti su questi temi con uno psicoterapeuta, senza aspettare altro tempo.
Dott. Pietro Salemme

Buonasera cara,
Parrebbe che la restrizione alimentare emerga principalmente nei momenti in cui si sente particolarmente inadeguata. Cosa significa quindi per lui riuscire a non mangiare? Può essere un modo per sentirsi capace e controllare qualcosa? Sa, descrive una situazione molto delicata e che merita la giusta cura.
Come affrontare l’ansia? Comprendendo ciò che la causa, riuscire a gestire il peso del confronto con l’altro e soprattutto, col proprio senso di inadeguatezza
Resto a disposizione per intraprendere un percorso
Un abbraccio

Buongiorno
Comprendo la sua sofferenza , per le varie tematiche che descrive .Le consiglio un percorso di psicoterapia per superare le varie tematiche, Le sarebbe utile anche un nutrizionista per imparare a nutrirsi meglio.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Maria, grazie per la condivisione ma soprattutto per aver messo per iscritto la sua sofferenza, un primo passo per prendersene cura. Come racconta è riuscita in passato ad attingere alle sue risorse così da raggiungere i suoi obiettivi; ora sta attraversando un periodo invece dove sente e vede che non è in grado di farcela da sola. La sua sofferenza è tanta e gli aspetti legati all'ansia sembrano la punta dell'iceberg. Si faccia aiutare. Un caro saluto, Dr. Maria Zaupa

Gentile Maria,
lei riporta un funzionamento di tipo ansioso che subentra in momenti di forte stress dettato da situazioni esterne fuori controllo (mi viene in mente la sua situazione durante la pandemia, l'ammissione all'università e ora il contatto con il "dopo studi"). Questo la induce a saltellare tra meccanismi molto rigidi che le permettono di riacquistare sicurezza sulla possibilità di poter controllare alcune componenti della sua vita (come un regime alimentare ristretto) oppure meccanismi deresponsabilizzanti, come questa percezione di estraniazione che riferisce di provare. In un percorso psicologico potrebbe comprendere l'emotività alla base di questi comportamenti ed accudirla in modo da in un primo momento godere di una remissione di questi "sintomi" e in un secondo valorizzare le sue risorse e trovare strategie differenti per affrontare le difficoltà, strategie che le permetterebbero di vivere una lunga vita serena. Qualora avesse il desiderio di impegnarsi in questo percorso e volesse scegliere il mio servizio, rimango a sua disposizione sia per consulenze in studio che online.
Con l'augurio che possa trovare una strada meno faticosa,
Dott.ssa Simona Delli Santi
di Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico

Cara Maria,
È certamente difficile se non impossibile studiare quando si vivono stati emozionali così potenti come quelli che lei descrive, dall'ansia fagocitante ai disturbi del comportamento alimentare. Sento molta solitudine nella sua lettera, non può affrontare tutto da sola, nessuno può, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per seguire un percorso di psicoterapia e farsi aiutare ed accompagnare.
Presto a disposizione. Un caro saluto e un grande in bocca al lupo
Dottoressa Simona D'Urso

Buongiorno Maria, voglio dirle che mi spiace che lei stia affrontando tutto questo e che capisco quanto possa essere difficile affrontare un percorso universitario, il confronto con gli altri e vari cambiamenti di vita. Penso che potrebbe aiutarla molto parlarne con uno psicoterapeuta in modo da cogliere quali siano le sue risorse, costruire un'immagine di sé positiva, vedere quali possono essere dei punti di crescita su cui lavorare e delle strategie per affrontare esami e cibo in modo più sereno e rilassato. Mi sembra che abbia una buona consapevolezza di sé e voglia di mettersi in gioco, quindi ha già delle risorse importanti per lavorare su di sé con un supporto professionale e raggiungere tutti i suoi obiettivi

Gentilissima Maria, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo le tue fatiche, non deve essere per nulla facile da gestire soprattutto perchè condiziona vari aspetti della tua vita, tanto da sviluppare una sintomatologia ansiosa e di controllo del tuo corpo.
Credo che parlare con un terapeuta ti possa aiutare, per esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti le tue fatiche, così importanti e che meriterebbero ulteriori approfondimenti.
Resto a disposizione!
AV

Cara Giulia
Immagino che lei stia esaurendo tutte le sue energie nella preoccupazione di essere all'altezza di aspettative idealizzate che non rendono conto che ogni passo ha in verità la necessità di essere motivato certo, ma non così tanto da esaurire, nella fantasia di "dover essere", tutto l'entusiasmo e la motivazione. Guardarsi con pazienza utilizzando le proprie strategie e perché no imparare dai propri errori mi pare un buon metodo per accogliere gli eventuali fallimenti e nel contempo continuare sulla propria strada.. Rifugiarsi nel cibo sembrerebbe da quel che dice una sorta di compensazione da un lato e dall'altro di deviazione dai propri obiettivi.. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che sicuramente l'aiuterà a fronteggiare questi ostacoli.
Le auguro buone cose
Dott.ssa AnnaLuisa Botto

Cara Maria, mi spiace molto per il disagio che sta vivendo. La sua situazione mi sembra complessa : lei riferisce che ha problemi di ansia come anche problemi riguardanti i suoi comportamenti alimentari e pensieri negativi. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati