Buonasera.
Sono una ragazza di 26 anni e sono seguita da poco più di 2 anni da una psicologa alla quale ho deciso di rivolgermi in seguito ad uno stato di tristezza che mi accompagnava da tempo, e quando mi sono rivolta a lei sentivo di aver toccato il fondo.
Questa tristezza era ed è legata ad un mio senso di smarrimento, senso di non appartenenza al mondo che mi circonda (amici, famiglia, e amore che nella mia vita non c'è più da 4 anni, dopo una storia che ha raso al suolo la già scarsa autostima che avevo), senso di essere incapace rispetto ai miei coetanei, e alla mia incapacità di volermi bene finendo sempre per remarmi contro, in un modo o nell'altro.
Mi scoraggia vedere come dopo tutto questo tempo i miglioramenti che ho fatto siano minimi, e vedere come questa tristezza continui ad essere una presenza costante nella mia vita.
Nonostante la sua compagnia faccio tutto, vado al lavoro, coltivo le mie amicizie, mi sono persino iscritta in palestra a febbraio, cosa che pensavo impossibile visto anche il rapporto conflittuale col mio aspetto/corpo.
Tuttavia trovo la mia vita insipida. Cerco di fare cose che mi piacciono, ma il senso di soddisfazione termina col terminare di quella data attività, dopodiché torno al mio solito umore malinconico, mesto. Mai sereno, mai speranzoso, mai fiducioso. La mia domanda è: dovrei forse valutare di rivolgermi ad un altro specialista? Ho l'impressione che il percorso con la mia psicologa attuale, alla quale voglio un gran bene, non mi stia portando da nessuna parte.
Spesso sento che lei sottovaluti la portata di questa tristezza e quanto impatti nella mia vita quotidiana. Non tollero più questo star male
Grazie per la vostra attenzione
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23 MAR 2023
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Gentile Mery,
Comprendo il suo senso di smarrimento e di non appartenenza, che la fa sentire vuota, inadatta e incapace, davanti ad un mondo con il quale lei si confronta e come queste spiacevoli sensazioni, nonostante lei stia seguendo un percorso, la tengano ancora prigioniera di una vita che non è come vorrebbe, anche se cerca con tutte le sue forze di andare avanti.
Pertanto io credo che davanti a questa situazione ci siano due vie perseguibili: o prova a parlare apertamente con la sua attuale psicologa, spiegandole che fino ad ora non ha percepito grandi miglioramenti rispetto al percorso, in maniera tale da poter modificare la rotta del percorso che state seguendo insieme, oppure può valutare l'opzione di rivolgersi ad un altro psicologo.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
23 MAR 2023
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Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Non entro nel merito del suo sentire: penso che lo stia trattando con impegno da più di 2 anni e penso che sarebbe controproducente da parte mia aggiungere parole o pensieri. Penso però che sarebbe importante, in nome dell'affetto che la lega alla sua terapeuta ed in nome del percorso che sta svolgendo, parlare liberamente delle sue sensazioni in seduta con la sua psicologa. Questo potrà permettervi di trovare le soluzioni più adatte per lei e di dare un senso a quanto sta sentendo e provando. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
23 MAR 2023
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Buongiorno Mery,
sembra proprio che la vita le scorra davanti, senza però toccarla mai. Provi a spiegare alla sua psicologa quello che sente, con anche le criticità che riscontra nel vostro percorso. Se non riuscite a trovare un accordo, provi a cambiare specialista e ipotizzare una presa in carico differente.
Buona giornata
23 MAR 2023
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Buongiorno Mary,
è importante che lei parli di questi dubbi e di queste sensazioni con la sua psicologa, esattamente come ha fatto con noi e negli stessi termini.
Non è chiaro dal suo post se ci abbia già provato o meno.
Nel caso in cui non lo avesse già fatto provi anche a chiedersi il perché.
Lei racconta di aver iniziato la terapia perché sentiva di aver "toccato il fondo" e parla di cambiamenti, seppur "minimi", per cui il vostro lavoro insieme forse sta avendo i suoi effetti, anche se lei avverte che sta avvenendo troppo lentamente.
Lei sembra stanca di stare così e ha voglia di stare meglio, è comprensibile, ma un percorso terapeutico richiede tempo e pazienza.
Valuti insieme alla sua psicologa e provate a decidere insieme se continuare il percorso o se forse è meglio per lei intraprendere uno differente.
