Tristezza e crisi per l'università
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni, iscritta al primo anno di scienze psicologiche (premetto che ho sostanzialmente "perso" 2 anni poiché al primo anno di superiori e università non sapevo che percorso intraprendere e per 2 volte ho cambiato, senza mai essere bocciata, anzi).
Prima di questo corso avevo iniziato a frequentarne un altro come tampone, ma non ne ero per nulla sicura e infatti dopo pochi mesi ho smesso e ho cercato lavoro, quindi ho lavorato 8 mesi prima di iniziare nuovamente.
Questo corso mi piace molto di più, ma sono in totale crisi da quando ho cominciato, alterno momenti in cui piango tutti i giorni a momenti più calmi, ma non riesco ad essere totalmente felice, c'è qualcosa che non va e mi fa stare male.
Siamo a maggio, ho dato i primi 4 esami e li ho superati tutti con ottimi voti, ho dato un esame più di un mese fa di cui sto aspettando l'esito, e mi mancherebbero solo 2 esami di questo primo anno, ma sono materie che non mi stanno piacendo molto, quindi le sto vivendo male e non sono entusiasta all'idea di doverle studiare.
Purtroppo non mi trovo bene nell'ambiente universitario, ho conosciuto 2/3 ragazze con cui sto sempre e mi trovo bene, ma non del tutto, e mi è capitato più volte, in università davanti a loro, di piangere perché non ce la facevo più a stare lì e volevo tornare a casa. Al pensiero di andare a frequentare mi viene da piangere, non vorrei andare e preferirei stare a casa, ma le spiegazioni dei prof mi aiutano e quindi non riesco a farne a meno purtroppo.
Sono sfinita perché ho paura di vivere 3 o più anni in questo modo, il primo non è ancora finito e la mia paura è che i prossimi siano uguali e non riuscirò a reggerli.
In casa non so con chi parlarne, i miei genitori hanno i loro pensieri, e non mi chiedono spesso come va, forse perché sanno che la mia reazione sarebbe piangere, quindi l'unica persona a cui ne parlo è mia nonna, la quale non può fare nulla se non dirmi di reagire, ma la mia reazione è sempre quella di piangere.
Il mio ragazzo sa di questa situazione, ma quando sono con lui riesco a non pensarci, però dopo ne risento.
Sono davvero in crisi, perché non voglio buttare altri anni della mia vita, e ora che ho iniziato vorrei almeno finire questi 3 anni per poi decidere cosa fare, ma ho davvero paura di passare altri anni di inferno, tanto che stavo pensando di lavorare e dare gli esami da non frequentante, ma ho paura che non sarei in grado e quindi di ritrovarmi a un bivio dove scegliere o il lavoro o lo studio.
E al tempo stesso mi dispiacerebbe lasciare l'università, perché ho fatto tanti sacrifici per poter entrare in questa facoltà, così come li stanno facendo i miei genitori.
Non so quale sia la soluzione, ma sento di essere io il problema, tante volte dico di no quando mi viene proposto di uscire, perché penso allo studio e al fatto che sono indietro... ma vivere così è davvero brutto.