Tristezza di fondo che non va via.
Buongiorno , sono un ragazzo di 26 anni . Nell' ultimo anno sento una tristezza di fondo che tende ad acuirsi in determinate circostanze. Sono fidanzato da meno di un anno con una ragazza , dopo essere stati insieme già una volta nel 2015 per quasi quattro anni . La nostra storia finì perché eravamo molto immaturi (litigavamo spesso per motivi futili e venivo sovrastato nelle discussioni che generavano in me un forte stress e una forte ansia di perderla), probabilmente avevo bisogno di tranquillità e ho intrapreso un' altra relazione con una collega di università per 3 anni .
Non ho avuto un' adolescenza semplice, ho subito una separazione la quale mi ha generato molto ansia quando avevo 11-12 anni , nel 2017 mio padre ha subito un incidente mortale che ha portato in me stress e ansia , nel 2018-2019 mio fratello ha avuto un linfoma , poi personalmente nel 2020 ho avuto il Covid e contemporaneamente la perdita di entrambi i nonni ai quali ero molto legato . Nel 2022 ho chiuso la relazione di 3 anni con la collega e dopo due tre mesi single in cui ho conosciuto tante ragazze su Tinder senza andare oltre , ho cominciato a rifrequentare la mia prima ex con la quale abbiamo deciso di riprovare notando in lei un forte cambiamento e una grande maturazione ( aveva 16 anni nella prima relazione adesso 23 ) .
Dopo l' incidente di mio padre è come se avessi spento i sentimenti, la morte dei nonni , il Covid e la separazione dopo 3 anni con la collega di università l' ho vissuta nell' indifferenza più totale come se non fosse mio il problema , come se avessi messo una maschera .
Appena ho iniziato la relazione con la mia attuale ragazza ho cominciato ad avere problemi, prima ho iniziato con rabbia e una fortissima gelosia retroattiva, gelosia retroattiva che non ho mai provato , ansia e un abbassamento drastico dell'umore , dubbi sulla relazione, sui miei sentimenti che sembrano nascosti .
Ho pensato di interrompere la relazione ma il pensiero mi porta a crisi di pianto sapendo di avere una persona molto importante con la quale sono cresciuto e che ha fatto parte della mia vita a partire dall'adolescenza fino ad adesso nonostante 3 anni in cui non abbiamo avuto contatti . Lei sa della mia condizione e mi sta vicino .
Questo condizione si riflette anche in famiglia, sono più diffidente nei confronti di mia madre ( che in adolescenza aveva modi non violenti ma bruschi , silenzio punitivo , sensi di colpa ) , a stento parlo con mio padre ( ci sentiamo una volta ogni due giorni e non ci vediamo quasi mai ) e sono diffidente nei confronti di mio fratello .
Nei momenti di difficoltà mi rifugio nella masturbazione e pornografia, nel cibo .
Ultimamente ho diminuito la pratica e abolito la pornografia. Sono un ragazzo sportivo e ho iniziato palestra e dieta per risolvere il problema del cibo .
La tristezza si acuisce quando penso alla mia relazione, ho pensieri intrusivi che portano a pensare che sia meglio stare soli ma appena arrivano sale ansia e l' umore si abbatte.
Ho quasi terminato gli studi di una magistrale a ciclo unico e non ho idea del mio futuro .
Ho iniziato anche da quasi un anno un percorso di psicoterapia per cercare di ritrovare me stesso, per recuperare la motivazione che ho completamente perso , mi risulta difficile anche alzarmi la mattina pensando che svegliandomi un'ora prima è un'ora in più di tristezza e sofferenza. La libido anche è calata , ho pensieri intrusivi e la sensazione di essere inferiore agli altri . È come se dovessi fare tutto ciò hanno fatto gli altri , soprattutto la mia ragazza ( ad esempio lei ha fatto un Erasmus, è come se sentissi di doverlo fare anche io , questo discorso vale anche per altri tipi di esperienze anche sessuali ) .
La dottoressa qualche mese fa mi ha diagnosticato una lieve depressione, può questo portare a perdere quasi tutti i sentimenti? La sensazione di non sentirmi più legato alla famiglia, alla mia ragazza e ai miei amici può essere dovuto a questo? Sono molto preoccupato per la relazione con la mia attuale ragazza, non vorrei perderla e ho paura che effettivamente sia tutto finito .
