Tradisco sempre

Inviata da Beatrice Fazio · 27 dic 2017 Terapia di coppia

Buongiorno,
Sono una ragazza di 25 anni e mi sono resa conto di avere un problema. Ho avuto tre storie importanti negli ultimi tempi, tutte durate poco più di un anno e mezzo e tutte finite per diverse motivazioni. Poco prima di lasciare (lascio sempre io), però, ci scappa il tradimento, il più delle volte un bacio, altre volte invece accade qualcosa di più serio. Generalmente avviene così: durante il primo anno la relazione va a gonfie vele, poi "Lui" si abitua, emergono situazioni che mi stufano, l'attrazione scende, mi guardo intorno, mi prometto di non cadere nel tradimento, poi qualcuno mi stuzzica e ci casco. Mi disturba agire così, il senso di colpa mi uccide, mi sento ferita e sento di aver ferito il partner (anche se non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo con nessuno di loro). Sono una persona profonda, romantica, piacente e credo intelligente. Mi piace provocare ed essere corteggiata. Quando agisco così mi sento una sciocca, superficiale, vuota. Potrei semplicemente ammettere che la relazione non va più e basta, senza ritrovarmi in situazioni pericolose che accentuano malessere. In più, nascondo tutto senza avere il coraggio di parlare, per paura di ferire il partner e di sentire quelle stesse parole uscire dalla mia bocca. L'ultima volta è stata ieri. Ho una relazione con un ragazzo che mi ama tanto, anche se è un po' debole e infantile. L'ho tradito con un ragazzo che conosco da una vita, al quale sapevo di piacere. Alla fine mento alla persona con cui attuo il tradimento, dal momento che spesso nascondo persino di essere fidanzata e mi comporto da single.
Non ho conosciuto mio padre fino all'adolescenza e, dopo averlo frequentato, ho scoperto che era un fedifrago anche lui, tradiva e tradisce. Mi ha sempre "rifiutata" ma continuo a volergli bene nonostante sia un farabutto. Credo che questa mancanza del padre io la porto ancora con me, si intrufola in ognuna delle mie relazioni (il più delle volte inconsciamente). In più la mia vita non è stata molto semplice per quanto riguarda la famiglia e ho sofferto parecchio. Nonostante questo sono sempre stata fortunata. Ho incontrato ragazzi meravigliosi che non meritavano di essere traditi ma semplicemente si poteva chiudere la relazione senza fare sciocchezze. Ho paura per il mio futuro, ho paura perché temo di non essere capace di amare e di rispettare profondamente la persona che mi ama, ho paura di non "guarire" mai perché tradire il partner è nel mio dna probabilmente, ho paura di rimanere sola (infatti non ho mai trascorso un periodo da single più lungo di un mese o due). Ho tanta paura.

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Miglior risposta 28 DIC 2017

Gentile Beatrice,
Il senso di colpa e la paura sono i due concetti più ricorrenti nel suo racconto. Tradisce e si perseguita per quello che ha fatto e lo racconta come se fosse destinata a ripetere questo circuti vizioso in eterno. Arriva a definire tale comportamento come inscritto nel suo DNA.
Il passaggio dove accenna al ruolo di suo padre è toccante e sembra che lei abbia intuito qualche connessione tra il suo modo di stare in relazione con l'altro sesso e la complessa relazione con la sua figura paterna. Tutto questo meriterebbe un importante approfondimento in uno spazio relazionale che le permetta di liberarsi dall'idea di essere condannata a ripetere ininterrottamente comportamenti che dice di voler evitare e di darle il permesso di essere felice e di costruire una relazione di coppia dove poter espremire i suoi bisogni e le sue difficoltà.
La ringrazio di aver posto questo quesito e rimango a disposizione per chiarimenti.
Dott. Lazzarini Nicola

Dott. Nicola Lazzarini Psicologo a Viareggio

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4 GEN 2018

Amare le correlazioni che accompagnano le relazioni familiari o amare una persona dalla quoale si vuole essere riamati con la intensità di un sentimento che trova fondamento nel rispetto reciproco,negli interessi comuni,nella voglia di condividere le gioie di una vita insieme.A me sembra che per te l'innammoramento e il disinnamoramento,sia una specie di gioco che avvince perchè ha in sè un margine di pericolo .L'ininizio di una storia sentimentale è semptre avvincente,perchè si è continuamente alla ricerca delle novità e delle differenze rispetto alle esperienze passate..Le tue storie sono come un gioco da tavolo che finisce quando i due giocatori si sono annoiati non avendo nulla da dire.Credo che tu ,ad oggi,non abbia mai incontrata la persona giusta e,quindi,continui inperterrita in questo girovagare che alla fine confonde i veri sentimenti e allontana il giusto rapporto.Non fartene una colpa,quindi,perchè.da quello che dici.sei ancora alla ricerca. Fatti aiutare da uno psicoterapeuta.
DR,Luciano Di Rienzo

Luciano Di Rienzo Psicologo a Avellino

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28 DIC 2017

Cara Beatrice
Leggendo le sue parole mi sono chiesta che cosa lei veramente desidera da una relazione. Accenna infatti al fatto che finiscono perché lei lo lascia in quanto percepisce che si cade nell’abitudine o si perde l’interesse. Ed inoltre riferisce che le piace essere corteggiata e che ne sente il bisogno.
Mi chiedo cara Beatrice quanto lei investe nelle sue relazioni a livello personale. Mi spiego meglio. É molto più semplice innamorarsi ed avviare nuove relazioni piuttosto che mantenere quella in atto. Per far crescere una relazione occorre che ci sia un progetto comune, interessi, ed una crescita dei due partner insieme.

L’innanoramento é la fase uno ed è una fase piena di attrazione, con un livello di intensità emotiva molto elevato, tuttavia questa fase deve poi lasciare il passo alla fase due cioè al consolidamento della relazione, dove trovano spazio lo stare insieme, il fare insieme, il creare nuove rotte insieme. Il rapporto cambia e si modula. Cresce.
Lei cosa desidera veramente da una relazione? Quanto é disposta a mettersi in gioco?

Forse potrebbe avere un aiuto concreto da qualche colloquio con uno psicologo.
Un caro saluto
Dott.ssa Fabiana Nicolini

Dott.ssa Fabiana Nicolini Psicologo a Bologna

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