Tradire o lasciare chi ci ha fatto del male e ora dimostra di essere cambiato?

Inviata da Giulia · 14 ott 2016 Dipendenza affettiva

Sono una ragazza di ventidue anni, ho sofferto in adolescenza di bullismo da parte di altre ragazze, e fino a diciannove anni non ho avuto esperienze normali ma mi sono chiusa nella solitudine e nella bolla di vetro della mia amorevole e semplice famiglia, che mi ha insegnato e dimostrato tutti i migliori valori, senza però mai fare esperienze o crescere. Ero una figlia modello: studiavo, lavoravo, non uscivo mai. A diciannove anni cambiando scuola ho incontrato persone nuove e sono cambiata totalmente, frequentando le peggiori compagnie: iniziavo a sentirmi non più la "sfigata" del liceo. Tanto che in pochi anni recuperai tutte le esperienze che non avevo avuto, cambiai aspetto e carattere, indossai come una maschera. In discoteca conobbi un ragazzo, il mio primo ragazzo. La nostra condizione economica familiare già modesta è precipitata, insieme ai rapporti tra me e i miei familiari; mio padre, bravissimo uomo e padre di famiglia, era precipitato nella frustrazione con attacchi che lo portavano ad essere violento verbalmente e fisicamente con me e mia sorella, non lo riconoscevamo più. Io, da studentessa modello, ero diventata una gran lavoratrice e una ragazza irrequieta e ribelle, facevo l'operaia. In famiglia ero l'unica che lavorava. Si trasferirono al Sud Italia, da parenti, io mi opposi, innamorata di questo ragazzo per niente bravo ragazzo, e rimasi da sola campando in un modo o nell'altro, preciso lavorando onestamente. Ingenuamente credevo mi avrebbe aiutato, ma poi mi accorsi che mi usava, e ancora peggio, mi rovinava. Prometteva sempre di cambiare, ma peggiorava. In questi tre anni e mezzo non ho mai trovato la forza di lasciarlo, sia perché, seppur poco, mi era utile il suo appoggio per campare qui da sola, terrorizzata da mio padre (ad esempio passaggi in auto ogni tanto, oppure un posto dove dormire o mangiare ogni tanto, a casa sua, i suoi genitori erano divorziati e mai a casa, lui straviziato e abbandonato a se stesso aveva tutte le libertà del mondo), e inoltre essendone innamorata credevo a tutte le sue dimostrazioni di affetto e promesse. Tra i suoi amici, ne conobbi uno particolare, il suo migliore amico. Lo assunsi come autista, avevo trovato lavoro in svizzera a Bellinzona, e non avevo l'auto, gli proposi come lavoretto di portarmi ogni giorno. E cosi parlando e scherzando in macchina lui si innmorò di me e io gli volli un sacco bene, mi faceva sentire speciale e amata mentre il mio ragazzo se ne fregava e chissà dov'era, chissà con chi era. Però mai lo tradii. Il suo migliore amico dopo mesi si confessò con me e io lo respinsi e feci la spia al mio ragazzo. Loro litigarono e cancellarono la amicizia di una vita, io lo persi. Però lui continuo a cercarmi. Eravamo così simili, ci leggevamo nel pensiero. Mi scriveva bellissime cose e mi faceva sentire la sua mancanza, mi faceva sorridere, io non rispondevo però per rispetto del mio moroso. Dopo tre anni e mezzo di storia e di delusioni e mancanze di rispetto e frustrazione, un giorno ubriaca lo chiamai. Ci baciammo e fu l'errore più bello della mia vita. Non vedevo l'ora. In quel modo non ero mai stata baciata. Pero mi pentii subito e sparii perché per i principi che avevo era sbagliato. Un anno dopo, lui mi cerca ancora. Anche se fidanzato. Io sono ancora con il mio vecchio abbaglio, imprigionata nel ricordo di ciò che volevo e che in realtà non era. Tutti, amici e parenti, mi consigliavano di lasciarlo. I miei genitori mi aprivano le porte. Ma io volevo restare con lui. Ora però sono stufa dei suoi vizi. Ho raggiunto per ora una relativa indipendenza economica e forza per lasciarlo, elaborando il dolore in tutti questi anni di delusioni. Lui allora è cambiato da una settimana e non ha più i suoi vizi, convive con me, sembra un'altra persona, mi dedica tutto e parla di famiglia. A me fa male perché l'avrei voluto tanto prima, ma ora non gli credo più, e il mio sentimento, passione ,dedizione, amore, è cambiato. A volte provo affetto per lui ma mi ha deluso e maltrattato e rovinato troppe volte. Vorrei vedere il suo ex migliore amico, ma non so mentire. Vorrei lasciarlo, ma lui piange, si dispera, appende striscioni con su scritto ti amo, si da del fallito, e mi fa stare male. Non so piu cosa fare. Di fatto sono dipendente emotivamente da lui, vorrei andare giù coi miei, perdere la mia indipendenza economica (comunque relativa, lavoro quae la con contratti a termine e stagionali, ma almeno qui al Nord c'è più lavoro) non mi convince, ma vorrei tornare dalla mia famiglia che mi da amore e vive al mare in un posto tranquillo lontano dal caos del Nord italia che ha caratterizzato i miei anni da sbandata e ricominciare tutto da capo, inoltre mio padre è tornato il padre dolce e saggio di sempre. Prima però vorrei vedere l'ex migliore amico del mio ragazzo. Ma continuo a stare col mio fidanzato abbracciarlo ora che è cambiato e piegarli le camicie e non ho il coraggio di lasciarlo anche se so che questo suo impegno non durerà molto perché non è nella sua natura. Come posso essere felice? Cosa è meglio fare? Preciso che per anni è stata una persona cresciuta male, con vizi malsani e principi distorti, dice che io sono la sua unica salvezza e che vuole da me la famiglia che non ha mai avuto e in cui non ha mai creduto. Ma sono io che dopo tre anni e mezzo disastrosi di convivenza con lo zaino in spalla e la bottiglia in mano, non gli credo più.

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Miglior risposta 15 OTT 2016

Carissima Giulia, quanti cambiamenti repentini, quanti sbalzi, quanti pentimenti in questo suo vissuto. Credo che certe cose vadano accettate perché è l'unica cosa che si può fare del passato. Il presente, però, può decidere di viverlo come vuole ed è adesso che può agire con la consapevolezza che deve scegliere facendosi guidare dai sui interessi e soprattutto dalle sue emozioni. Ogni scelta comporta un sacrificio, scelga quello che la fa stare bene e che la fa vivere serenamente. E se tutto questo le causa sofferenza, richieda un supporto psicologico. Cordialmente.

Dott.ssa Simona B. Morabito Psicologo a Reggio Calabria

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17 OTT 2016

Cara Giulia,
lei ha raccontato la sua storia inserendo molti dettagli che più o meno hanno ben reso l'idea del suo vissuto. Fermo restando il fatto che non è possibile l'approfondimento in questa sede, mi sento di dirle che il passato è passato. Lei è stata brava nelle difficoltà a darsi da fare e non rimanere prigioniera degli eventi. Adesso però è il momento di prendere le redini della sua vita. È ancora molto giovane e non è il caso di rimanere impelagata in una relazione che non la soddisfa. Mi sembra di aver capito che ha le idee chiare su quali siano i suoi sentimenti verso questo ragazzo, ma non trova il modo per lasciarlo poiché lui si mostra cambiato (forse perché ha percepito il suo cambiamento e adesso ha paura). Non si faccia intimorire. Faccia quello che sente più giusto. Ha voglia di rivedere l'ex amico del suo fidanzato? Vuole rimanere sempre con il dubbio di come sarebbe stato? Le conseguenze ci saranno ovviamente ma se lei è serena le affronterà al meglio.
In bocca al lupo
Dott.ssa Denaro Francesca

Dott.ssa Francesca Denaro Psicologo a Prato

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17 OTT 2016

Gentile Giulia,
penso che fai bene ad essere diffidente di quest'improvviso cambiamento del tuo ragazzo che sa tanto di strumentale perché ha compreso bene le tue intenzioni di prendere le distanze.
Quella di tornare al Sud, almeno temporaneamente, presso la tua famiglia può essere una buona idea in quanto ti consente di prenderti una pausa di riflessione per fare il punto della situazione e valutare a freddo e dopo un certo tempo cosa accade per poi prendere una decisione preferibilmente con l'aiuto di una consulenza psicologica dal vivo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 OTT 2016

Gentile Giulia,
ho letto il suo racconto tutto d'un fiato e devo dire che è riuscita ad esporre in modo molto chiaro la sua situazione, anche se, per una vera consulenza servirebbe avere una interazione.

Quello che le dirò, quindi, vorrei che Lei lo considerasse con i limiti che ha un racconto scritto, senza la possibilità da parte mia di farle domande specifiche di approfondimento.

Da quello che sembra, vedo due questioni che la legano al suo ragazzo, che parrebbero andare al di là dei sentimenti che prova per lui.

Da un lato, grazie a lui, Lei ha conosciuto un mondo nuovo che, in qualche modo, ha completato non solo le sue conoscenze, ma le ha anche permesso di mettersi alla prova, di conoscersi, anche in condizioni meno "protette" rispetto al passato, quando la sua famiglia era un luogo sicuro e non aveva i problemi che sono venuti dopo.

D'altro canto, sembra preponderante un senso di colpa per aver provato un sentimento forte per un altro ragazzo, anche se non ha ceduto per i suoi valori, nonostante all'epoca avrebbe potuto farlo.

E' come se Lei considerasse la sua attuale situazione sentimentale come bloccata, con le spalle al muro, come se avesse perso un "treno", una possibilità: quella di lasciare il suo ragazzo quando si comportava male e lei avrebbe potuto creare una nuova relazione con un'altra persona.

Ora il suo ragazzo mostra cambiamenti, e questo la blocca. Inoltre si mostra debole e (lui, non Lei) sembra essere dipendente da Lei.

Direi che ci sono diverse convinzioni personali da riconsiderare e sensi di colpa da sbloccare affinché Lei sia libera nelle sue scelte di vita, lavorative e relazionali, a partire dal fatto che stare con una persona che non stima e non ama non un favore, sia per quel che riguarda se stessa che la persona in questione.

Può fare questo percorso da sola o scegliere di fare qualche consulenza, anche online, con uno psicologo.

Lei ha dimostrato di essere una persona intraprendente, in gamba, che ha trovato lavoro per sè e per gli altri e non si è scoraggiata quando è rimasta da sola, ma si è rimboccata le maniche.

Ha quindi risorse personali notevoli e sarebbe un peccato se le sue scelte non fossero libere.
Da come ne parla, il rapporto con il suo ragazzo non è una forza, non sta aiutando nessuno dei due.

Cerchi di capire quali sono i veri motivi per cui continua a mantenerlo.

Se volesse approfondire con una consulenza online, mi contatti tramite questo sito.

Cordialmente,
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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