Tradimento di un genitore

Inviata da Chiara · 15 giu 2023 Terapia familiare

Due mesi fa sono stata messa al corrente del fatto che uno dei miei genitori ha avuto una relazione extraconiugale per oltre vent'anni con una persona fidata e amica. Tengo a precisare che ho più di 30 anni, che per due anni ho effettuato regolari sedute di psicoterapia e che quindi per mia fortuna l'evento, per quanto traumatico e doloroso, mi ha colta in un momento della vita in cui sicuramente si ha una consapevolezza e maturità maggiori. Fatta questa premessa, sono stata coinvolta in questa scoperta da parte del genitore tradito, il quale ha chiaramente imposto la mia presenza in un momento di poca lucidità, sono in seguito stata la confidente di entrambi ed ho assistito ad eventi e scene che non ritengo avrei dovuto subire ma che ho sopportato solo per preoccupazione e per amore incondizionato e perché sapevo che a causa dello stigma sociale soprattutto il genitore tradito non avrebbe chiesto aiuto a nessun'altro. I miei genitori hanno deciso di restare insieme e fanno del loro meglio. Dopo un periodo iniziale in cui continuavo a venir interpellata, chiamata, siamo in una situazione in cui non affrontiamo più l'argomento insieme e, se da una parte ne sono enormemente sollevata perché ciò mi causava grande sofferenza, dall'altra mi sento inconsciamente in colpa e in allerta. Ci sono giorni in cui sento di dover tornare dal mio ormai ex psicoterapeuta per un consiglio, un aiuto, ma poi mi dico che non sono io a doverlo fare, che non è un mio problema, ma dei miei genitori. Mi interfaccio quotidianamente con la preoccupazione verso la loro salute mentale, quando mi chiamano temo che tornino sull'argomento, inconsapevolmente dal loro tono di voce tendo a voler analizzare le loro emozioni per capire se tutto va bene e al tempo stesso sono arrabbiata per il modo con cui hanno gestito l'evento con me e per il fatto che nessuno mi abbia mai chiesto come sto. In qualche modo, il mito dei genitori che ti proteggono, che ti amano sopra ogni cosa con cui sono stata cresciuta è crollato, rivelando tutta la debolezza e l'egoismo dell'essere umano, e nonostante l'età mi ha fatto male, più del tradimento ventennale e della favola del Mulino Bianco infranta. Non so cosa vorrei chiedere, vorrei tornare ad essere serena e allo stesso tempo stare vicina ai miei genitori senza ammalarmi.

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Miglior risposta 16 GIU 2023

Buongiorno, ha assolutamente ragione quando afferma che i suoi avrebbero dovuto e, probabilmente, ancora dovrebbero affrontare un percorso di terapia di coppia con il quale elaborare il trauma di ciò che è accaduto, contando sul supporto di un esperto e soprattutto preservandola da quello che immagino sia stato un penoso iter di sofferenza e recriminazione.
Purtroppo l'aspetto più drammatico è che la relazione extraconiugale, essendo durata 20 anni, è stata quasi parallela alla relazione tra i suoi genitori e ciò ha traumaticamente modificato tutta la rappresentazione del loro matrimonio.
Purtroppo le cose spesso non vanno come dovrebbero. Ciò che può fare è dare legittimità e spazio alla sua sofferenza. Ha esordito dicendo che ha 30 anni e che ha fatto un percorso di terapia e che quindi ha avuto modo di reagire con più consapevolezza a questo svelamento. Anche se ha così dato un importante riconoscimento a se stessa e al percorso che ha fatto, a mio avviso questo pensiero ostacola un po' il fatto che lei si dia lo spazio per elaborare il suo dolore. Ci riporta sentimenti di rabbia verso i suoi genitori, che in lei l'idea che i genitori proteggano sempre i figli è stata pesantemente intaccata da come l'hanno coinvolta, infine, sta vivendo uno stato di forte ansia per i loro stati d'animo. Ciò mi fa pensare che, purtroppo, ha ancora bisogno di lavorare per elaborare ciò che è avvenuto che, d'altro canto, è un altro capitolo di quella storia familiare che a suo tempo l'aveva portata a dover intraprendere un percorso di terapia.
E' un atto di responsabilità verso se stessa, quella responsabilità che i suoi genitori non hanno mostrato di avere. Uno degli obiettivi che persegue la psicoterapia è diventare genitori di se stessi, dandosi quella cura, attenzione e compassione che spesso i genitori fanno mancare ai figli.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 GIU 2023

Gentile Chiara,
dalla sua descrizione emerge la chiarezza della posizione nella quale si trova nei confronti dei suoi genitori e lo stato emotivo e senso di colpa conseguente. A volte, nelle relazioni d'amore può capitare che alcuni confini vengano meno e la sofferenza dell'altro possa invaderci. Quando questi confini decadono, può accadere di vivere uno stato di confusione rispetto al ruolo di figlio che dovremmo avere e la richiesta di aiuto esplicita o meno dei nostri genitori. Assieme al nostro ruolo, inoltre, può iniziare a vacillare anche la visione idealizzata che abbiamo di loro; tale processo, per quanto comprensibilmente doloroso, può condurla verso un’immagine più realistica dei suoi genitori, vedendoli come esseri umani piuttosto che come dei miti.
In questo senso, nonostante la sua estrema lucidità nell’esaminare la situazione e nel legittimare la sua sofferenza a fronte di ciò che si è ritrovata ad affrontare, la inviterei a considerare la psicoterapia come uno strumento con il quale ritrovare la sua serenità personale rispetto al suo ruolo di figlia, ad un’immagine realistica dei suoi genitori e alla situazione nella quale si trova.

Cordiali saluti

Dott. Giancarlo Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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18 GIU 2023

Gentile Chiara,
innanzitutto non si comprende bene se il genitore tradito ha scoperto due mesi fa di questo tradimento ventennale oppure ne era già a conoscenza e soltanto adesso ha informato lei convolgendola e chiedendole supporto mentre avrebbe forse fatto meglio a chiedere un sostegno psicologico professionale.
Analogamente non sono chiari i motivi per cui lei ha fatto in precedenza un percorso di psicoterapia di due anni.
Leggendo la sua mail, quello che posso dirle è che delle dinamiche coniugali dei suoi genitori lei non è responsabile e non ha motivo di sentirsi in colpa, tanto più che ha cercato di mediare per quello che le è stato possibile.
E' poi comprensibile la sua amarezza per la delusione derivante dall'essere vissuta in una situazione di ipocrisia e per la sensazione di mancanza di reciprocità emotiva con i suoi genitori.
Per questo motivo, se ne sente la necessità, farebbe bene a giovarsi di qualche altra consulenza col terapeuta che l'ha già aiutata in passato o anche può rivolgersi ad altro terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 GIU 2023

Buon pomeriggio Chiara.
Come hai scritto, è un problema dei tuoi genitori. Capisco che sapere della finzione ti abbia sorpresa e delusa, ma, fortunatamente, sei in grado di affrontare le emozioni e lo stato d'animo che questa scoperta ha determinato. Non sentirti in colpa, non ne hai motivo. Hai fatto quello che chiunque avrebbe fatto: essere di supporto in un momento difficile. La decisione di rimanere insieme non è da tutti, ma se i tuoi genitori l'hanno presa è perché forse il loro rapporto è abbastanza solido e si fonda su sentimenti forti. A volte succede di riscoprire l'importanza di ciò che si aveva solo dopo essere scappati ed aver tradito. Magari decidere di rimanere insieme è solo un mettersi alla prova, ma, qualunque sia il futuro, i tuoi genitori sanno di poter contare su di te. Conta questo.
Spero di esserti stata utile. Un abbraccio

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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16 GIU 2023

Ciao Chiara.
Mi dispiace molto per questa situazione, immagino che tu sia arrabbiata, triste, preoccupata, tutto insieme. E' comprensibile ed è legittimo. Si vede che sei molto consapevole e lucida nell'osservare questa situazione, hai fatto un buon percorso con il tuo terapeuta e ciò mi fa piacere.

Hai perfettamente ragione: il nodo vero è loro, però in questo momento tu sei quella che sta soffrendo e, avendo già fatto molto per i tuoi genitori, dovresti prenderti cura della tua sofferenza e della tua salute. Non c'è nulla di male nel contattare il tuo psicoterapeuta, soprattutto se ne senti la necessità. A fronte di un gran lavoro precedente, potrebbe aiutarti con un sostegno in questa faccenda pesante: ovviamente la richiesta dovrebbe essere per te stessa, non per i tuoi genitori.

Affrontare un tradimento non è mai facile ed è comune, ahimè, coinvolgere i figli senza nemmeno soppesare bene che cosa ciò comporti. Però la figlia sei tu e, come ben hai detto e sei ben consapevole, saresti tu a dover essere protetta. Quindi ora è giusto e sacrosanto che tu ti prenda uno spazio per te.
Hai sicuramente delle ottime risorse di base, si vede quanto ami i tuoi genitori (questi sensi di colpa ne sono la prova), ma non devi annullare la tua vita per una situazione nella quale sei finita in mezzo! Hai già fatto molto, dovresti riconoscerti la tua parte positiva ed eliminare i sensi di colpa, così da ritrovare l'equilibrio per cui tanto hai già lottato in passato.
Sono sicura che anche i tuoi genitori vorrebbero questo per te!

Quindi il mio consiglio sincero è: se pensi che possa essere una buona boccata di ossigeno in questo momento di asfissia, contatta il tuo terapeuta! Non avere timore.

Ti mando un abbraccio,
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Consulente sessuale, Counselor professionista (Torino e online)

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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16 GIU 2023

Che bella la sua lettera Chiara!
Lucida, affettuosa verso i suoi genitori, equilibrata malgrado il momento assai poco sereno.
Non vedo niente di patologico nel suo scritto, anche ciò che in questo momento la turba nella sua vita emotiva è assolutamente congruente con quanto è accaduto. Disillusione, tristezza, preoccupazione per la vita dei suoi e per il loro stato mentale etc. sono sentimenti inevitabili per una figlia e la sorprendono solo perché non li ha mai provati prima.
Il fatto che i suoi genitori abbiano smesso di coinvolgerla nella loro vicenda mi sembra un segno positivo da parte loro, forse sono rientrati in se stessi e hanno ripreso le fila del loro ruolo e della loro funzione genitoriale.
Quello che lei potrebbe fare a questo punto è consigliare loro una breve terapia di accompagnamento per la difficile fase che stanno attraversando; potrebbe dire per esempio che a lei il rapporto terapeutico, a suo tempo, ha fatto molto bene ( fra le righe del suo scritto si avverte ancora!) e che anche loro potrebbero trarne giovamento.
Non si attardi invece sui sensi di colpa, questo è un problema dei suoi genitori non suo, lei non ha fatto niente di sbagliato.
La vita è difficile e solo loro possono sapere quali e quanti "aggiustamenti" hanno dovuto mettere in atto per tenere in vita il loro matrimonio. Non sia implacabile nell'esprimere il suo giudizio, la disillusione rispetto ai genitori, che da bambini vengono visti come onnipotenti e perfetti, è parte integrante di tutti i processi di crescita.
E se pensa di trarre giovamento da qualche colloquio supplementare con il terapeuta che, a mio avviso, l'ha curata bene in passato le suggerisco di prendere contatto: lei non è più quella di allora ma la conoscenza reciproca potrebbe facilitare il superamento di questo, per lei, difficile momento.
Prosegua così, lei è una persona splendida.

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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16 GIU 2023

Buongiorno Chiara, il suo scritto descrive il suo carattere forte, l'autocontrollo e di problem solving ma alla fine ogni esperienza della vita presenta il conto e scopre anche le fragilità che saranno i punti forza per il futuro, la vita è sempre in evoluzione ed ogni giorno abbiamo sorprese più o meno piacevoli. Indubbiamente le dinamiche familiari nella sua famiglia non sono state funzionali e lei si è trovata a rivestire un ruolo con delle responsabilità che non erano di sua competenza con le conseguenze che lei ha già compreso. A 30 anni dovrebbe concentrarsi sulla sua vita e sul suo futuro, progettare ed organizzarsi autonomamente come ha dimostrato di saper fare. Spesso i figli si sentono troppo responsabili nei confronti dei genitori, giusto aiutare e rispettare ma ciò non deve interferire con la propria crescita personale e la propria vita. Non c'è stato quel distacco fisiologico che era normale ci fosse tempo fa ma non è mai troppo tardi. Se ci sono giorni che sente di dover tornare dallo psicoterapeuta lo faccia in modo da capire cosa significa amare i genitori, rispettarli de aiutarli senza farsi travolgere dalla loro vita; si ricordi che ogni giorno che passa non viene restituito ed i suoi genitori la loro vita l'hanno vissuta...ora tocca a lei. Le auguro di trovare il modo per vivere serenamente come merita.
Un saluto.

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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16 GIU 2023

Ciao Chiara,

Mi rendo conto che scoprire un tradimento così lungo da parte di un genitore e essere coinvolta nella crisi che ne è derivata non deve essere stato affatto facile per te. Tutti i sentimenti che stai attraversando sono perfettamente comprensibili, considerando la situazione difficile. Sfortunatamente, durante una crisi, i genitori non sempre riescono a mantenere la lucidità necessaria per non coinvolgere i figli e stabilire confini adeguati. Per quanto sia importante ricordare che sono persone imperfette e fallibili, proprio come tutti noi, comprendo quanto sia deludente scoprire che i propri genitori non rispecchiano più l'immagine che avevamo di loro e della propria famiglia.
Ti invito a tenere presente che la relazione tra i tuoi genitori, i loro sentimenti e le loro difficoltà riguardano esclusivamente loro. Non puoi controllarli e, soprattutto, non sei responsabile di come le gestiscono, nonostante tu sia stata particolarmente coinvolta.
La tua rabbia verso i tuoi genitori per il non interessarsi di come stai tu dopo tutto ciò è normale. Non penso che sia un loro intenzionale disinteresse, ma piuttosto il fatto che siano così presi dai loro sentimenti e difficoltà da non riuscire a vedere quelli degli altri.
Anche se l'altro è la figlia alla quale si sono appoggiati, per questo ti suggerirei di cercare il supporto di un professionista, in modo da avere uno spazio a te dedicato in cui esprimere i tuoi sentimenti e assicurarti che questa sofferenza non comprometta né la tua serenità né il rapporto con i tuoi genitori.

Un caro saluto,
Dott.ssa Nicole Spiandore

Dott.ssa Nicole Spiandore Psicologo a Limena

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16 GIU 2023

Cara Chiara,

Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile e doloroso. La scoperta dell'infedeltà di uno dei suoi genitori e il modo in cui è stata coinvolta in questa situazione possono essere molto traumatici. È importante che sappia che le sue emozioni sono completamente normali e giustificate.

Innanzitutto, è fondamentale che prenda cura di se stessa. Questo può includere il prendersi del tempo per se stessa, fare cose che le piacciono e che la aiutano a rilassarsi. È anche importante che parli di ciò che sta provando con qualcuno di fidato, che può essere un amico, un familiare o un professionista della salute mentale.

In secondo luogo, potrebbe essere utile stabilire dei limiti con i suoi genitori. Questo può includere il dire loro che non si sente a suo agio a discutere della loro relazione o a essere coinvolta nei loro problemi. Può anche chiedere loro di rispettare il suo spazio e il suo tempo.

Infine, potrebbe essere utile cercare un supporto professionale. Un terapeuta o uno psicologo possono fornirle strumenti e strategie per gestire le sue emozioni e aiutarla a elaborare ciò che è successo. Se ha già un terapeuta con cui si è trovata bene in passato, potrebbe essere utile tornare a vederlo.

Ricordi, non è sola in questo. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarla a superare questo momento difficile. Non esiti a cercare aiuto se ne sente il bisogno.

Con tutto il mio supporto,
Piccioni Matteo

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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16 GIU 2023

Cara Chiara, ho letto con interesse e partecipazione la tua richiesta. Mi spiace molto per quello che ti è capitato, non dev'essere stato facile gestire tutta questa situazione da sola. Non so se nel mentre vivevi con il genitore tradito oppure no ma dev'essere stato un periodo davvero molto difficile.
Sono contenta che al tuo fianco ci fosse una persona preparata e competente che ti ha aiutata a risollevarti e persino ad essere d'aiuto per gli altri. Leggo che sei arrabbiata per il modo in cui hanno gestito l'evento e perché non ti hanno chiesto come stai, potresti forse provare a dirglielo e vedere cosa ti rispondono? Soprattutto prova a chiedertelo tu ed occupati di te stessa perché ricordati che sei tu la persona più importante della tua vita. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Carlotti

Dott.ssa Carlotti Arianna Psicologo a San Bartolomeo al Mare

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16 GIU 2023

Buongiorno avrei bisogno di maggiori elementi per poter esprimere un opinione o fornire un consiglio
In questo caso sarebbe utile un percorso di psicoterapia familiare in cui vengano coinvolti i suoi genitori in modo tale che lei possa liberarsi di pesi che per anni ha portato che non erano i suoi.
Buona giornata
Dott. Raffaello Di Monte

Dott. Di Monte - Dott.ssa Anibaldi Psicologo a Senigallia

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