Torna sempre nella mia vita ma mai per una relazione sana

Salve,
Sono una madre single e sono qui per parlarvi di una relazione che certamente mi ha segnata molto nella vita, e non parlo del padre di mia figlia.
Ero una ragazzina quando un giorno sui social mi scrisse un ragazzo del paese in cui viveva la mia famiglia. Mi aveva vista in un locale e voleva conoscermi, mi informai su di lui e mi dissero che era impegnato. Non risposi e lui insistette, allora gli dissi che gli uomini impegnati non erano di mio interesse ma non voleva mollare...dopo un po' mi scrisse per dirmi che era diventato single. Intrapresimo una relazione quasi maniacale per telefono (ero rientrata nella mia città universitaria): due mesi di messaggi, chiamate, foto e qualunque altra cosa sentendoci dalla mattina alla sera, addormentandoci per telefono, dandoci ogni buongiorno e le conversazioni andavano dalle più frivole, alle più comuni, per arrivare anche a quelle più spinte. Avevo poco più di 20 anni e corsi per le vacanze nel paese della mia famiglia. Anzi, corsi da lui! Io voglio sottolineare che stavo passando un periodo molto difficile, affrontando quasi da sola una brutta malattia di mia madre. Quando ci siamo visti sono scattati subito fuoco e fiamme, un'intesa sessuale invidiabile! Si cenava insieme, si dormiva assieme ogni volta che si poteva, non uscivamo come una coppia ufficiale ma ci accordavamo per vederci nei locali dove andavamo con i nostri rispettivi amici e ogni tanto prendevamo il tempo per noi, per poi ricongiungerci magari a casa a fine serata. Non nascondevamo nulla ma non si sapeva tanto di noi. Dopo un paio di settimane di fuoco, passione e totale dedizione, restai incinta. Fu uno shock immenso! Lui pure poco più che ventenne, con un paio d'anni in meno di me. Eravamo d'accordo per l'aborto volontario ma sconvolti. Iniziò piano piano a sparire, qualche discussione accesa e sterile, e io intrapresi questo brutto cammino da sola. Riuscì a farmi accompagnare ad una visita e fu devastante perché piansi senza sosta tutto il tempo! Lui tornó a sparire. Alla fine feci tutto e lui ormai era un ricordo lontano. Lo odiai e non ho mai capito perché si comportò così. Io dopo qualche mese, trasferendomi nel paese della mia famiglia, incontrai il padre di mia figlia con cui ebbi una relazione durata molti anni, mi tradí e restai sola perché io non ho mai accettato il tradimento in alcuna sua forma! Dopo un anno dalla chiusura della mia relazione mi scrisse il famoso ragazzo, al momento convivente già da qualche anno con la sua compagna con la quale ha comprato casa; insomma una relazione più che stabile. Parlammo finalmente di tutto quello che era successo 10 anni prima, si scusò, mi raccontò che era stato un peso che continuava a portarsi dietro, che pensava che la vita gli stesse facendo scontare tutto, e che aveva continuato a seguire la mia vita e si mangiava le mani nel vedere nascere e crescere la mia relazione. Sapeva benissimo la mia visione del tradimento e non mi avrebbe mai contattata finché ero impegnata. Mi tolse un gran macigno dal cuore! Un peso che non riuscivo a spostare da sola... Ma le conversazioni continuarono e diventarono quasi quotidiane ed andarono poi sullo spinto, con miei grandi sensi di colpa ma intanto la cosa si conciliava con il mio non voler relazioni (il lascito è stato pesante, contornato anche purtroppo da violenze domestiche) e poi caspita, era lui! Sempre e solo lui, quello capace di farmi perdere la testa e fare cose che non penserei mai di fare! Così l'ho idealizzato nei miei pensieri. Ci siamo sentiti per 1 anno senza mai incontrarci perché la sua paura era "non sarà mai una volta sola, diventerebbe un'abitudine". Lei un giorno vide un mio messaggio molto semplice e più che giustificabile, lui si spaventó e per 3 mesi non ci siamo sentiti. Poi è rispuntato, e stavolta ci siamo visti, con la consapevolezza che non era per un unico incontro! Ci sentivamo sempre ma ci siamo visti poche volte, un po' per la difficoltà di incastrare i nostri impegni, un po' perché io (a lui non l'ho mai detto) ogni tanto inventavo scuse perché la situazione mi metteva a disagio e non era quello che realmente volevo. In 6 mesi ci saremo visti 4/5 volte e poi arriva il giorno in cui lui dimentica a casa il cellulare per 10 minuti e lei tira fuori tutto delle nostre conversazioni! Il panico in un attimo, lui stravolto si scusava con me per quello che mi aveva fatto e ancora di più per quel che aveva fatto a lei (che nel frattempo ne ha passate veramente tante). Lei convinta che avessimo una relazione più che stabile, lui che voleva cercare di proteggermi da quella furia (la preoccupazione era per la bimba, che non dovesse assistere a infamie o litigi), messaggi e chiamate dal numero di lui, a cui non ho risposto, nel weekend, perché era lei e lui mi aveva avvisata,non sapeva se sarebbe rimasto con lei perché ammise che la relazione era alla deriva da tempo, "ma intanto un mesetto a casa lo passerò, poi vedrò" (era anche momentaneamente poco autosufficiente la ragazza). Insomma, ci siamo sentiti nei giorni di fuoco, con grandi paure perché lui è molto poco tecnologico e lei invece aveva scovato anche le cose che erano state cancellate,e quindi non sapeva come parlarmi per paura che lei in remoto tirasse fuori tutto...fatto sta che le disse di avermi avvisata di ogni discussione, del fatto che lei volesse parlare tutti e tre assieme,e quant'altro,ed in fine il silenzio. È capitato di incontrarci e insomma, quando proprio siamo faccia a faccia ci salutiamo con un "ciao" (lei ovviamente non c'è altrimenti cercheremmo di evitarci in ogni modo), per il resto andiamo avanti per le nostre strade. Io sono stata contenta del risvolto della cosa perché sinceramente la mia preoccupazione era che venisse fuori un polverone pubblico ed invece il loro restare insieme a tenuto la cosa nascosta sotto al tappeto! Non ho mai avuto l'illusione che volesse lasciarla per me o cose del genere, l'ho sempre visto un po' pavido e di quelli con lo stile di vita "non voglio problemi e faccio di tutto perché sia così". Una volta nelle nostre conversazioni, perché si ci vedevamo per uno scopo in particolare ma poi quando potevamo stavamo a parlare e raccontarci delle nostre giornate o del più e del meno, mi disse "le relazioni portano sempre solo in una direzione, la monotonia. Ad un certo punto tutto diventa meccanico, senza sentimenti, arriva la noia...noi abbiamo una chimica ineguagliabile, siamo una cosa diversa, una cosa particolare e niente potrà mai mettersi in mezzo perché nessuno capirebbe mai".
Allora, io a lui ci penso, ancor più essendo in paese e incontrandoci facilmente, però non in maniera ossessiva, mai un pianto, nessuna disperazione, ma mi restano sempre alcuni dubbi come "perché mi ricerca sempre ma non sono mai la persona con cui vuole stare?", oppure "e se fra qualche mese mi cerca di nuovo?" .... Sono riuscita a perdonarlo quando lo odiavo veramente, ora che la cosa è andata così blandamente perché dovrei arrivare a respingerlo se si ripresentasse? Non so arrabbiarmi con lui, abbiamo entrambi colpa per quel che abbiamo fatto e basta. Ha preso la sua decisione, ma d'altronde non aveva mai detto di volerla lasciare! Cioè, è lui, la persona che mi fa perdere la ragione, che mi porta una carica emotiva fuori dal mondo, che sessualmente sa trasportarmi come nessun'altro, che potenzialmente mi porta a fare qualunque cosa... Saremo così tutta la vita? È un amore che nessuno ha il coraggio di vivere o siamo solo due scemi masochisti e opportunisti? Bo. Io mi immagino a 90 anni, single, ancora a rispondere ai suoi messaggi! Che ne pensate?