Avrò mai una vita normale come tutti gli altri?
Mi presento,
Mi chiamo Daniele. ho 21 anni e sono socialmente isolato da più di due anni. Dopo essermi diplomato nel giugno 2019 non ho più messo piede fuori di casa e mi limito a sopravvivere all'interno della mia stanza. Già a 4 anni ho ricordi di me che mi allontano dagli altri bambini dell'asilo, evidentemente già a quell'età c'era qualcosa che non andava. Alle elementari avevo una migliore amica, praticamente eravamo fratello e sorella, aveva un anno in meno di me, lei ha capito subito che io avevo qualcosa che non andava e si è sempre presa cura di me come una vera sorella avrebbe fatto. A causa della mia timidezza e delle nostre vite che andavano avanti ci siamo man mano separati, ma la colpa principale è mia, lei stava crescendo e diventano una ragazza adolescente io invece ero ancora un bambino. Ora sono anni che non ho più notizie di lei. Vi racconto il mio ricordo più bello: avevo 11 anni credo ed ero a casa sua per il suo compleanno. C'erano altri suoi amici insieme a noi, io ne conoscevo solo alcuni ma comunque non ci avevo mai parlato. Ad un certo punto lei invita tutti in camera sua, ma io spaventato mi nascondo in cucina. Lei se ne accorge e dopo aver portato tutti i suoi amici nella sua stanza torna indietro, mi prende per mano e mi dice queste parole: "Andrà tutto bene, non avere paura, ci sono io con te". Io alle medie e alle superiori stavo bene, ma non ho mai visto nessuno al di fuori della scuola. Ora vi racconto ciò che ogni giorno mi annienta psicologicamente, le mie mancanze più grandi in questa vita... Io ho 21 anni e in vita mia non sono mai uscito con gli amici, quindi mai passato un classico sabato sera fuori casa, ma in generale non sono mai uscito di casa da solo se non per andare a fare la spesa o per fare una passeggiata da solo. Oltretutto ovviamente non ho mai avuto una ragazza, quindi sono ancora vergine e non ho mai nemmeno dato un bacio, non so nemmeno come si faccia. Fino ai 18 anni e mezzo, gennaio 2019, era come se non me ne importasse nulla di tutto ciò, il mattino andavo a scuola, il pomeriggio studiavo e la sera giocavo ai videogiochi, tutti i sabati sera li ho passati chiuso in casa, ma non ho mai sofferto per questo... poi ho aperto gli occhi, e mi sono detto: "Cavolo ma io a 18 anni non ho mai avuto amici, non ho mai passato un sabato sera fuori, non ho mai avuto una ragazza, a settembre non tornerò più qui a scuola e non ho la minima idea di cosa io voglia fare in futuro... come se mi fossi svegliato da un coma lunga cinque anni. Questa cosa mi fa molta rabbia, perchè adesso io sto soffrendo tantissimo per queste mie mancanze. L'unica spiegazione che io riesco a darmi è che io avevo troppa paura di avere degli amici e una ragazza e quindi non ci pensavo e fuggivo, era come se avevo 18 anni ma mentalmente ne avessi 10. L'isolamento mi ha fatto maturare tanto mentalmente, ma la mia fobia sociale e la mia paura del giudizio sono sempre qui, insieme alle mie mancate esperienze che mi martellano la mente. Non ho contatti con l'esterno da due anni, non parlo nemmeno con i miei genitori. Ho solo conoscenti virtuali tramite un gioco, ma nulla di che, loro non sanno nulla di me. Però una vera e propria amica, anche se solo virtuale ce l'ho, lei è come una sorella per me, mi ricorda molto quella ragazza citata sopra. Il problema è che lei abita in Sardegna mentre io in Lombardia, quindi non ci possiamo vedere, ci scambiamo solo qualche messaggio ogni tanto. Questa è un'altra cosa che mi provoca immenso dolore, forse con lei al mio fianco io ora non sarei più un hikikomori, lei mi ha detto che se fossimo stati vicino mi avrebbe aiutato e mi avrebbe riportato fuori pian piano, ma questo ovviamente non è possibile e io soffro profondamente. Vorrei che ogni giorno sia l'ultimo, non ce la faccio più, ogni mattina alzarmi dal letto è un vero e proprio tormento, è come se fossi paralizzato. Vorrei scomparire e che nessuno si ricordasse di me. I miei genitori non capiscono che sto male e io non ho il coraggio di dirglielo, loro invece di chiedermi come sto ridono della mia situazione e mi prendono in giro, non sto scherzando, sto dicendo la verità, ma non solo loro, ma anche mia nonna materna. La mia situazione è molto grave e non ho il coraggio di fare nulla per risolverla. Sono apatico e depresso, fobico sociale e pauroso del giudizio altrui, in primis di quello dei miei genitori. Ormai gli anni più belli della vita li ho buttati e non posso più tornare indietro per recuperarli. C'è ancora speranza per me per poter vivere una vita normale? Non ho amici e non ne ho mai avuti, non ho una ragazza e non l'ho mai avuta, sono due anni che non studio e non lavoro e a settembre entrerò nel terzo anno. Non ho la minima idea di come si faccia per trovare degli amici e una ragazza, non ho la minima idea di come si trovi un lavoro, anzi non so nemmeno cosa voglio fare nella vita. Penso che ormai sia troppo tardi per me.