Buonasera, cerco consiglio riguardo mia figlia di 4 anni, una bambina molto socievole che probabilmente però, purtroppo, ha sempre avuto poche possibilità di approcciarsi con i bambini. Lo scorso anno l'inserimento alla scuola materna è stato un vero disastro e, complice anche la situazione di emergenza epidemiologica e la possibilità di essere tenuta a casa da sua nonna, abbiamo alla fine optato per non farla andare più. Quest'anno però avrei intenzione di mandarla perché so che le fa bene rapportarsi con altri bambini, ma dico avrei perché non so più davvero come fare per tranquillizzarla: ha il terrore continuo di andare a scuola, si sveglia anche la notte piangendo, quando la sveglio la mattina sono urla e pianti fino a tremare e vomitare, la lascio che singhiozza e torno a prenderla che piange ed ha visibilmente pianto tutto il tempo, a casa il pomeriggio ogni tanto scoppia a piangere dal nulla e non vuole dire il motivo, solo dopo insistenza dice che è perché non vuole andare il giorno seguente, ma se provo a parlarle del perché vuole troncare il discorso dicendo che non vuole parlare dell'asilo. Le maestre mi dicono che deve solo abituarsi e di non preoccuparmi, non so a questo punto però se abbiano ragione o se sottovalutino la faccenda. Mi scuso per essermi dilungata e spero in un vostro parere esperto per capire come comportarmi, grazie per l'attenzione.
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13 OTT 2021
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Gentilissima,
la sua bambina sta vivendo un momento di forte disagio e sofferenza che sta esprimendo attraverso segnali molto chiari. Lei è una madre molto attenta che ha ben colto questi segnali e, a questo punto, sarebbe utile comprendere attraverso un percorso di supporto psicoterapeutico, quali siano le motivazioni di tanta sofferenza. Possono essere diverse le motivazioni da indagare nel rapporto familiare, amicale e nell'ambiente scolatico.
Rimango a sua disposizione qualora volesse approfondire, ricevo anche online
Dott. Massimiliano Compagnone
8 OTT 2021
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Buongiorno, leggendo le sue parole colgo bene la preoccupazione che sta provando in riferimento alle urla, ai pianti e a somatizzazioni importanti come il tremore e il vomito di sua figlia. In particolare, potrebbe essere utile comprendere perché la bambina ha avuto poche possibilità di approcciarsi con i suoi coetanei.
Mi accodo alla possibilità che la bambina stia sperimentando la cosiddetta ansia da separazione che di norma è una fase passeggera ma, se perdura con i sintomi somatici che ben descrive, può rappresentare un ostacolo al naturale desiderio di esplorazione che dovrebbe motivare la bambina a ricercare la soddisfazione nei nuovi rapporti.
Purtroppo mancano delle informazioni utili a comprendere nell'insieme la problematica.
Da quello che descrive, ho l'impressione che si tratti di un disagio più complesso che merita di essere approfondito all'attenzione di un professionista con cui organizzare incontri in presenza della bambina.
In caso di chiarimenti, resto a completa disposizione.
G. Gramaglia.
7 OTT 2021
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Buongiorno, la bimba sta esprimendo un disagio con segnali importanti , soprattutto il vomito e i.risvegli notturni .
Probabilmente sono più fattori che contribuiscono a creare il disagio della bimba . La prima esperienza dell'anno scorso non ha fatto da base positiva, avrebbe dovuto fare l'inserimento e quindi gestire il.distacco da lei e la pandemia ha interrotto questa possibilità.
È vero che serve un pò di tempo per adattarsi, ma credo.la bimba avrebbe comunque fatto fatica .
Andrebbe capito con uno psicoterapeuta che si occupa di genitori e infanzia il perché, esplorare la relazione con la mamma e mettere a fuoco la sua difficoltà, che origini ha.
In modo da aiutare la bimba a gestire le sue paure e angosce e riuscire ad andare serena l'asilo
Lei è una mamma attenta, ha colto.segnali e ha capito che è importante per la bimba andare all'asilo e stare con gli altri bimbi, è giusto trovare le modalità giuste perché possa vivere questa esperienza , fondamentale per la sua crescita
A disposizione se ha bisogno
7 OTT 2021
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Buongiorno B256423,
dal suo racconto emerge con chiarezza che la tua bambina sta vivendo un momento di forte disagio che merita attenzione. Si può ipotizzare che alla base di questa difficoltà ci possa essere un insieme di fattori diversi da valutare insieme alla storia della bambina. Un aspetto che già emerge è costituito dal cambiamento della figura di accudimento durante la giornata: dalla nonna alla maestra d'asilo. Sono sicuramente cambiate sia il tipo di richieste rivolte alla bambina che le modalità. Non ci sono accenni riguardo all'inserimento, che dopo la frequenza discontinua dello scorso anno durante la pandemia è da recuperare.
Restando a disposizione per ulteriori informazioni, la saluto
7 OTT 2021
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Cara signora
sua figlia sta affrontando una crisi adattativa per fare fronte ad una situazione di separazione dalla figura materna.
Ogni bambino ha tempi e modi personali che vanno rispettati, ma va anche incoraggiato un comportamento di maggior autonomia.
Potrebbe esserle utile un confronto con un professionista per concordare strategie di intervento atti a superare il problema.
Se lo ritiene può contattarmi.
Un augurio
Giordana Milani
7 OTT 2021
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Buon giorno
Non si è dilungata inutilmente! E' giustamente preoccupata del benessere di sua figlia.
Come ben dice, dopo i vari lock-down di l'anno scorso tutto diventa più complesso e difficile e anche i bambini mostrano le loro resistenze alla possibilità che pian piano si possa ritornare nelle nostre routine di vita quotidiana.
Per far ciò serve del tempo, tanto tempo soprattutto per i bambini. Potrebbe essere di aiuto coinvolgere la bambina in attività ludiche con i suoi coetanei in sua presenza nel suo contesto familiare così da rinforzare il bisogno di sicurezza senza trascurare quello dell'esplorazione e pian piano, una volta che acquista la sua sicurezza può anche essere inserita in un altro contesto in cui è certa che la mamma anche se non è presente l'andrà a prendere e potrà dedicarsi al gioco in maniera serena.
E' giusto rispettare le paure dei bambini, capirne le motivazioni e fornire tutte le rassicurazioni di cui necessitano.
Sua figlia avrà modo e tempo per dare un significato differente al contesto scolastico. Si affidi anche alle maestre, sua figlia, se vi è una reale collaborazione e complicità lo noterà!
Tenga duro!
Dott.ssa Simona Longo
7 OTT 2021
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Cara mamma,
Seguo con attenzione ciò che riporti sopra.
Resto a disposizione anche online se vorrai creare uno spazio di ascolto per cercare di parlarne.
Insieme potremmo capire anche se è necessario o meno se lei vorrà un percorso di parent traing per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.