Mia figlia di 8 anni non vuole più andare a scuola

Inviata da Isabel88 · 13 dic 2021

Da un mese purtroppo stiamo vivendo un incubo. Mia figlia frequenta la terza elementare, ha 8 anni e da un giorno all'altro non vuole più andare a scuola. È sempre andata bene a scuola, ben integrata in classe e con tutti i suoi compagni, una bambina molto aperta e socievole, a detta delle maestre ama stare al centro dell'attenzione quindi in classe interagisce molto questo fino ad un mese fa. Di punto in bianco non vuole più andare a scuola, viene presa da veri e proprio attacchi di panico, piange e urla così disperata che negli ultimi giorni non sono riuscita a farla entrare a scuola proprio per paura che si sentisse male. Non vuole staccarsi da me, dice che vuole me in classe perché ha paura della matematica e vuole che io l'aiuto. Il problema è che ormai non è più solo la matematica perché a volte sono riuscita a farla entrare a scuola ma non mi è entrata dentro la classe anche se in quelle ore non c'era la matematica. Le maestre dicono che ha una bassa autostima e un'ansia da prestazione un pò in tutte le materie e sono molto dispiaciute per la situazione perché è la più brava della classe. Ma ormai se riesco a farla andare a scuola mia figlia non riesce più a lavorare autonomamente come prima, dice che io le manco troppo, pensa sempre a me e le viene da piangere.Secondo le insegnanti bisogna scavare a fondo alla cosa perché credono che ci sia in lei qualche altro problema che sta riversando sulla scuola ma che la scuola non è la causa principale. A casa mia figlia è serena, felice..la sera prima mi dice che lei ci prova ad andare a scuola come prima ma le sale poi l'ansia che è più forte di lei. Ogni mattina ha negli occhi il terrore. Ha anche una diagnosi di lieve dislessia e lieve disortografia con richiesta di PDP, ma che le insegnanti non hanno mai attuato perché per loro al momento alla bambina non serve perché non ha problemi di apprendimento ed è sempre la prima a finire. Vi dico anche che quando mia figlia aveva 3 anni il padre naturale ci ha abbandonate, ho anche un'altra figlia di 5 anni, ma da 4 anni ho una relazione stabile con un uomo che le mie figlie chiamano papà e lui vuole bene alle bambine. C'è da dire che mia figlia ho notato in altre occasioni, che quando incontra una difficoltà si tira indietro. Per esempio nello sci è caduta una volta e non è voluta più andare. Suonava pianoforte, le abbiamo anche comprato il piano, ma come ha trovato qualche difficoltà non è più voluta andare. In prima elementare una bambina la chiuse dentro al bagno e da allora mia figlia non va più bel bagno della scuola a costo di farsela addosso. In questa situazione le ho provate di tutte, se mi arrabbio vedo che lei va più nel panico e non si sente capita, le ho tolto televisione, telefono, giochi ma niente non ottengo nulla. Provo a farle sentire la mia vicinanza, la rassicuro,sto lavorando a casa sull'autostima in attività che nulla c'entrano con la scuola come ad esempio farsi la doccia da sola, andare a comprare il pane da sola al panettiere sotto casa(però io la guardo dalla finestra) fare un dolce da sola..niente sembra avere effetto positivo. La bambina mi dice che si è bloccata dalle divisioni, che non riusciva a capirle ma le maestre a questo punto credono che la scuola nn è la causa di tutto ciò e che sta usando la matematica come una "scusa", anche se vedono che la bambina ha un malessere reale. Io ho solo notato che mia figlia mi raccontò un episodio dove la maestra di inglese che è anche quella di matematica e per la quale mia figlia non nutre molta simpatia, si arrabbiò tantissimo e urlò molto perché alcuni bambini tra cui anche mia figlia avevano fatto un compito a casa che in realtà non andava fatto. Due giorni dopo questo episodio mia figlia ha cominciato ad avere queste crisi di panico, si piega in due per il mal di pancia non mi fa più colazione e se entra a scuola non fa nemmeno merenda. Io non so più come comportarmi, non so se avendole tolto tutto il divertimento a casa ho fatto bene o no a questo punto. Sono davvero angosciata

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Miglior risposta 15 DIC 2021

Salve Isabel88, immagino la sua angoscia e il periodo che sta attraversando. Bisognerebbe esplorare meglio alcuni aspetti per individuare la nascita di questa "paura" che sembra quasi che da una parte abbia paura dell'abbandono (crescendo e non essendo più una bimba piccola bisognosa di cure materne), e dall'altra parte la paura di " non farcela da sola". Chissà se crescere la spaventa così tanto e per quale motivo. Io le consiglierei un percorso sistemico familiare per individuare i mandati e i miti familiari nel vostro sistema che ci possono guidare meglio in quello che sta succedendo ora. Laddove volesse iniziare un percorso l'avviso che serve anche in consenso da parte del suo ex marito in quanto sua figlia è minore.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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23 DIC 2021

Gentile Isabel88 senz'altro non è semplice gestire una bambina con queste difficoltà espresse in maniera così determinata. Lo sconforto è senz'altro compensibile. Io le consiglio di concordare con le insegnanti i passi da percorre in merito al rifiuto di andare a scuola: per esempio si può concordare che per un periodo lei può andare a prenderla prima oppure che le sarà concesso un'attività particolare. L'importante è non lasciarla a casa e lavorare sul rinforzo positivo. Dopodiché sicuramente può essere utile un percorso da una psicologa dell'infanzia per aiutare lei mamma a comprendere quali strategie utilizzare e la bambina per migliorare la sua gestione emotiva. Cordiali saluti Serena Costa

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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14 DIC 2021

Salve Isabella, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio e le preoccupazioni connesse.
Ritengo che sia utile un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi manifestati dalla bambina e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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14 DIC 2021

Buongiorno signora Isabella il caso di sua figlia richiede di essere visto da due punti di vista: quello scolastico laddove lei ha riferito che la bambina ha una dislessia e disortografia lieve che comunque va preso in considerazione dalla scuola e a mio parere va attivato un PDP per prevenire un peggioramento che potrebbe esserci o no. Ancora va visto da un punto di vista familiare e anche qui ci sarebbe da capire il motivo per cui sua figlia ha questa forte paura di essere abbandonata da lei e da quanto lei ha detto potrebbero essere vari motivi.
Nel caso vuole una consulenza resto a sua disposizione anche online.
Dott.ssa Daniela Petrillo

Dott.ssa Daniela Petrillo Psicologo a Mirabella Eclano

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14 DIC 2021

Buongiorno Isabel 88,
Mi dispiace per il ciò che hai esposto.
Immagino la tua sofferenza e preoccupazione, a maggior ragione non sapendo la causa che fa star male tua figlia.
Hai fatto bene a scrivere in questo portale chiedendo un supporto.
Ti consiglierei di far intraprendere un percorso psicologico a tua figlia per cercare di gestire al meglio questa situazione.
Resto disponibile.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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14 DIC 2021

Buongiorno Isabel88,
Ho letto la sua richiesta con attenzione e partecipazione. La situazione che lei descrive è quella di una grande sofferenza: sua e della sua bambina. Il cambio repentino di atteggiamento verso la scuola potrebbe indicare un trauma, o un evento vissuto come tale dalla bimba, ma si trovano nel suo racconto numerosi elementi che lasciano pensare che alcune difficoltà fossero già presenti. Parla di esperienze svalutanti per lei dove un solo fallimento l'ha portata a desistere. Il consiglio è sicuramente quello di rivolgersi ad uno psicologo esperto in disturbi d'ansia e di accompagnare la bambina in un percorso al fine di raggiungere maggiore consapevolezza emotiva, autostima ed autoefficacia.
Restando a sua disposizione, la saluto
Dott.ssa Elisa Baldi

Dottoressa Elisa Baldi Psicologo a Grosseto

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14 DIC 2021

Buongiorno Isabel,

La situazione che descrive sembra indicare un reale disagio della bambina, che puo' aver preso il via dall'episodio dell'arrabbiatura dell'insegnante di matematica, ma certamente non si limita a quello. Lei fa bene a cercare di rafforzare la fiducia in se' stessa di sua figlia, mentre non credo togliere giochi o dare altre punizione sia d'aiuto in questo momento. La bambina mostra un alto livello d'ansia, ora ha bisogno soprattutto di essere rassicurata e di sapere che i suoi genitori non sono arrabbiati con lei. Questo non significa assecondare ogni capriccio, ma per il momento eviterei di punirla perche' ha paura di andare a scuola.

Detto questo, cerchi prima di tutto di verificare se a scuola e' cambiato qualcosa rispetto a quando sua figlia ci andava volentieri. Ci sono una o piu' nuove insegnanti? Qualche insegnante e' piu' esigente o piu' irritabile di prima? In classe si sono inseriti nuovi compagni/e? L'atmosfera in classe si e' fatta tesa per qualche motivo? Avendo gia' parlato con le insegnanti, provi a parlare anche con gli altri genitori per verificare se altri bambini/e stanno avendo difficolta'.

Inoltre, se ne ha la possibilita', provi a fornire a sua figlia un supporto per lo studio, con qualche ora di ripetizioni per alcune settimane. Riuscire a fare le divisioni o altro a casa, dove si sente piu' tranquilla e puo' essere aiutata da una persona paziente e che non la giudichi, puo' aiutare a far riacquistare a sua figlia fiducia nelle proprie capacita'.

Nel caso tutto questo desse esito negativo, si rivolga ad un/a professionista specializzato/a in psicologia infantile. Lavorare con i bambini richiede preparazione ed esperienza specifiche, ma e' qualcosa che puo' verificare facilmente. Su questo portale puo' trovare molti professionisti qualificati in questo senso.

Spero il mio messaggio possa esserle d'aiuto. Non si perda d'animo, i bambini possono avere periodi di forte crisi ma poi riprendersi piu' velocemente di quanto ci aspettiamo. Abbia fiducia in sua figlia e nel suo rapporto con lei, ne verrete fuori.

dott.ssa Francesca Calvano
psicoterapia e counseling

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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14 DIC 2021

Gentile Isabel,
le consiglio di rivolgersi in presenza ad uno psicologo che si occupa di infanzia.
Queste rigidità dei bambini possono risolversi con poco se ci si affida ai giusti professionisti. Uno psicologo potrebbe comprendere dov'è il nodo che lega sua figlia a questo comportamento evitante e delicatamente scioglierlo. Resti fiduciosa e positiva.
Auguro a entrambe di ritrovare la serenità.
Dott.ssa Simona Delli Santi

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

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14 DIC 2021

Gentile Isabel,
dietro questo comportamento ci possono essere diverse cause, che non si possono indagare attraverso una mail.
La prima cosa da fare è che voi vi rechiate da un professionista per inquadrare l'insieme delle relazioni familiari che costituiscono l'ambiente in cui vostra figlia si muove.
Una volta inquadrata la situazione cercare di fare gli interventi suggeriti dal tecnico e verificare se le ipotesi che si sono fatte sono valide.
Nei bambini i cambiamenti sono velocissimi, se si colgono correttamente le cause dei comportamenti di disagio.
Se la situazione presenta ancora dei punti bui è utile far fare alcuni incontri della bambina con lo psicologo per andare a fondo nella faccenda.
Nel frattempo informare le insegnanti del percorso che si intende intraprendere e avere pazienza con i momenti difficili della bambina.
Sia affidi con fiducia ad un professionista.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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