Ho 31 anni e dall’adolescenza ad oggi sono in continuo conflitto con mia madre. Qualsiasi sua parola/discorso mi fa innervosire o scattare e risponderle molto male. Anche un semplice ritardo ad un appuntamento è motivo per me di prenderla a male parole. Poi ragionandoci ci soffro da morire. Pensavo che la convivenza con il mio ragazzo ed il distacco mi avrebbero permesso di cambiare atteggiamento nei suoi confronti ma il non sentirla a volte per settimane (su mia richiesta) mi fa sentire indifferente/libera ma se rifletto su questo mi vengono terribili sensi di colpa e quasi le lacrime. Premetto che mia madre è una donna incredibilmente forte che ha perso molto giovane i genitori e si è po separata da mio padre che la maltrattava rimanendo completamente sola a crescere due bambine piccole e mandare avanti una casa e il lavoro. A volte la incolpo del fatto di non essere potuta andare a studiare fuori casa e del fatto che ho iniziato a lavorare al primo semestre facendo tutt’ora un impiego ottimo e sicuro ma che non mi soddisfa. La incolpo del fatto che ancora non sono riuscita a finire L ‘università e tante altre stupidaggini. Mi da fastidio anche quando esprime la sua opinione. Mi chiede di vederci e io le dico che non mi interessa la sua compagnia....mi sento poi in colpa quando il mio ragazzo mi fa notare che sono cattiva, che anche mia madre come noi tutti ha bisogno di sfogarsi e parlare di quello che va o non va o di stupidate e lo può fare con me e mia sorella perché ha solo noi e io non posso continuare ad essere così dura e trattarla male perché non se lo merita. E so che ha ragione ma non capisco il perché del mio astio nei suoi confronti, che mi fa poi soffrire da morire.
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24 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 28 persone
Gentile Giorgia, le difficoltà affrontate in giovane età possono aver facilitato la sua tendenza a sentire le emozioni, in particolare la rabbia, senza capirne profondamente la motivazione. Effettivamente questo è un problema, nel senso che la rabbia ha una sua funzione e se essa non ci è chiara potremmo facilmente favorire situazioni in cui si manifesterà nuovamente, creando spiacevoli circoli viziosi relazionali. Per rompere questi circoli, valuti l'idea di fare una psicoterapia per individuare le motivazioni sottostanti le sue emozioni e per comunicare in maniera efficace, magari mediante un training dell' assertività.
Dr.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
25 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giorgia,
comprendo la sua sofferenza.
Probabilmente l'astio nei confronti di sua madre è mosso da una sua insoddisfazione personale che dichiara lei stessa. Se lei riuscisse ad investire del tempo per ricercare la sua felicità, potrebbe di conseguenza stare meglio e porsi con meno astio nei confronti di sua madre. Il suo senso di colpa rivela il dispiacere e l'amore che prova nei confronti di sua madre. Un percorso psicologico la aiuterebbe a lavorare su se stessa e sul rapporto con gli altri. Il mio consiglio è per prima cosa di concentrare le sua energie verso ciò che la renderebbe soddisfatta e felice.
Buoni Pensieri
Dr. G. Gramaglia
24 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Giorgia
la relazione ambivalente con sua madre in cui prova verso di lei rabbia e sensi di colpa la rende confusa e le genera malessere.
La rabbia ha una sua funzione, solitamente è un'emozione che ci porta verso il cambiamento, ma se non ci è chiaro perché la viviamo non riusciremo a governarla e sarà lei a gestire noi, generando difficoltà relazionali.
Una comunicazione efficace fondata sull'assertività potrà meglio aiutarla a comunicare agli altri i suoi stati interni e i suoi bisogni.
Per comprendere meglio la funzione della rabbia nella sua vita le consiglio un percorso psicoterapeutico., magari con una psicoterapeuta sistemico-relazionale, che può fornirle una visione più ampia delle modalità relazionali della sua famiglia.
cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa Psicoterapeuta
Torino
21 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Giorgia,
è comprensibile ma ingiusto che lei sfoghi la sua rabbia per come è andata fino a qualche tempo fa la sua vita prendendosela con sua madre che, come lei stessa riconosce, avrà pure sbagliato alcune cose ma è la persona che con sacrificio ha cresciuto lei e sua sorella mandando avanti casa e lavoro.
A livello profondo lei di questo è consapevole e per tale motivo quando sfoga la sua rabbia su sua madre poi le vengonmo i sensi di colpa perchè non c'è riparazione essendo più facile e immediato ancorchè paradossale a volte "biasimare la vittima" anzichè fare una analisi più complessa.
La riparazione, se lei lo desidera, può avvenire attraverso un percorso di psicoterapia in cui la sua rabbia possa trovare altre strade per essere elaborata e a cui, volendo, potrebbe partecipare anche sua madre.
21 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giorgia,
la relazione con la madre è una delle relazioni più importanti della vita, spesso può essere di natura conflittuale. Tuttavia per il benessere personale è vitale mettersi in discussione e comprendere i reali sentimenti che si provano verso tale figura femminile. Esiste anche una parte di responsabilità personale data dall'atteggiamento relazionale che si assume.
Per risolvere la questione è necessario prendere consapevolezza ed iniziare un percorso psicologico che apporterà chiarezza e trasparenza ad entrambe.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa
21 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Giorgia,
Mi sembra che lei abbia con sua madre una relazione un pò ambivalente e ambigua. La respinge e la tratta male, ma dall'altra parte si sente in colpa e piange. Sarebbe importante indagare il vostro rapporto e l'influenza che ha avuto sul suo sviluppo e personalità. Le consiglio un percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva.