Salve. Ho 26 anni e purtroppo non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre, sin da bambina sono stata picchiata e ricordo di aver soltanto ricevuto brutte parole nei miei confronti. Da qualche anno e soprattutto nell’ultimo periodo le cose sono peggiorate, continua ad insultarmi (pesantemente) anche senza un motivo. Oggi, per futili motivi, ha addirittura detto che io non provo amore per nessuno, neanche per me stessa. Ci tengo a precisare che non ho mai dato alcun problema in famiglia, sono una studentessa e proprio per la mia educazione e per il mio modo di essere (fin troppo sensibile) sento di non farcela più. Ad oggi l’unica soluzione sarebbe andare via di casa ma purtroppo economicamente non riesco. Questa situazione mi sta distruggendo psicologicamente. A mio padre non interessa minimamente questa situazione, né sapere io come sto. Non riesco neanche più a studiare o pensare a cose belle…
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10 GIU 2022
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Buongiorno Michela
sento molto dolore attraverso il suo scritto, avere un rapporto difficile con la propria madre è una situazione molto delicata soprattutto nelle situazioni dove, come riporta, non sia possibile l'allontanamento per mancanza di disponibilità economiche. Tollerare la sofferenza e accettare la realtà dei fatti sono punti cruciali in questi casi dove combattere o logorarsi dal dolore non sono funzionali. Un consulto da uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale può aiutarla a comprendere i pensieri disfunzionali e i meccanismi di mantenimento che non le permettono di acquisire un benessere interiore e un atteggiamento più costruttivo nella quotidianità.
A disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Bonivento
10 GIU 2022
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Buongiorno, deve tentare di lavorare su se stessa per superare gli strascichi delle esperienze traumatiche che ha vissuto. Ricevere un accudimento inadeguato dai genitori apre a molte ferite e non abilita ad avere una visione obiettiva di sè e delle sue capacità. Da quello che percepisco da come scrive ha già fatto un buon lavoro, non so se "autodidatta" o col supporto di qualcuno, ora però sarebbe necessario affrontare le sue fragilità in uno spazio di ascolto in cui possa finalmente sentirsi accolta. Dovrà realizzare che ad oggi i suoi genitori non possono fare molti danni (il peggio è passato) ma può farli lei a se stessa negandosi delle possibilità
10 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Michela,
ciò che esprime è molto doloroso. Non ricevere un sano accudimento dalle persone più significative per la propria crescita ed evoluzione può comportare una ferita profonda. Può sanare tale ferita concedendosi uno spazio d’ascolto per sé, rielaborando il suo vissuto e ripristinare il benessere. Spero di esserle stata utile e le auguro di prendersi cura di sé.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
10 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Michela,
nel leggere le tue parole ho percepito la sofferenza che stai sperimentando e comprendo quanto questa possa essere impattante, considerando che è una situazione che è iniziata quando eri una bambina.
Credo che sia buono focalizzarsi su di te in questo momento, ascoltati e accogli quello che è il tuo vissuto a riguardo.
Un buon modo per affrontare questa situazione è attraverso il supporto di uno specialista che ti possa accompagnare e sostenere.
Ti auguro il meglio,
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Dalila Mascanzoni
10 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Michela
Mi dispiace molto per la sofferenza che questa situazione le sta procurando.
I legami con le figure di accudimento sono molto importanti e -laddove le esperienze non siano positive- occorre sanarli.
La incoraggio a farsi aiutare e le consiglio la terapia emdr.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
10 GIU 2022
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Salve Michela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL