Sono incapace di decidere in una relazione

Buongiorno, mi chiamo Antonio e ho 19 anni, fino ad una settimana fa avevo una relazione con una ragazza stupenda di nome Anna 18 anni, nonostante si trattasse della prima relazione per entrambi, avevamo fin da subito corso e bruciato le tappe, mi faceva stare bene e sembrasse che tutto andasse per i versi giusti fin quando un giorno in me scattano dei veri e propri pensieri pungenti del tipo, sono sicuro che la amo? Sono sicuro che si tratti della persona giusta per me? e questo mi metteva ansia.
Lei per me è perfetta e rappresenta la ragazza ideale per me e ancora oggi non riesco ad elencare un singolo difetto di lei.
Un giorno mentre stavamo parlando gli parlo di questi pensieri che avevo e lei inizia una lunga litigata e decide di interrompere la storia perché non riusciva ad accettare il fatto di trovarsi in una relazione dove il suo ragazzo avesse dei dubbi sui suoi sentimenti.
Rimaniamo una settimana single dove io ho la testa in blackout e non sapevo se dovevo andarmela a riprendere oppure no e ancora più indeciso su i miei sentimenti verso di lei.
Lei mi richiama cercando almeno una motivazione della rottura e io gli spiego tutta la situazione ma decido di riprovarci insieme seguendo il mio istinto, non passano 3 giorni dove il mio cervello non riesce a pensare ad altro e continua con i dubbi sopracitati, avevo sintomi d’ansia e frustrazione e iniziai a trascurarla perché in me era come se volessi fuggire dal problema.
La lascio di nuovo ma da una settimana non riesco a pensare ad altro al fatto se abbia fatto la scelta giusta, i miei familiari dicono che non è questo amore ma io non riesco a capire se mi manca o meno e se la amo o meno.
Sono davvero in confusione totale e muoio all’idea che lei debba dare l’amore che ha dato a me ad altri ragazzi.
Mi sento sbagliato perché non riesco a prendere una decisione cercando sempre di fuggire dal problema non riesco a capire i miei sentimenti insomma nessuno è capace di tirare fuori da me tutto lo schifo che sto passando, nemmeno me stesso.