Psicoterapeuta narcisista o semplicemente incapace di ammettere i suoi errori
Signori Psicologi e psicoterapeuti,cosa vi spinge a proteggervi l'un l'altro, anche nel caso in cui ci sono ovvie ragioni per dubitare della capacità empatica e professionale di una giovane psicoterapeuta? Il fatto che la "casta" vada protetta? E protetta sino a quali nefaste conseguenze per il paziente?
Che uno psicoterapeuta possa sbagliare in quanto essere umano è cosa lecita, ma non è una cosa così leggera e superficiale, perché il danno che crea uno psicoterapeuta incapace e non empatico può essere enorme a livello psichico e per giunta irreversibile, e soprattutto facilmente mascherato dalle tante motivazioni psicologiche che a protezione della casta tirate fuori, e quindi come tale restare impunito e procedere nella sistematiche demolizione di altri pazienti.
Conoscendo le caratteristiche di una personalità narcisistica, sapete benissimo che può essere chiunque e ritrovarsi in posti prestigiosi e soprattutto posti che diano potere, come la professione dello psicoterapeuta, e sono molto abili nel non farsi smascherare, soprattutto riescono ad ingannare persino i loro supervisori. Mentono, non si fanno scrupoli nel capovolgere la realtà. Ma la professione dello psicoterapeuta è nulla se non vi è l'umanità, la comprensione, l'empatia e la capacità di comunicare con il paziente, di entrare in relazione, anzi senza tutte queste caratteristiche non si può essere psicoterapeuti, sarebbe voler essere un fotografo non avendo il dono della vista.
Uno psicoterapeuta narcisista è cosa peggiore che possa esistere,perché di fronte a delle difficoltà o a delle sue incapacità non le ammetterà mai, e piuttosto inizierà ad accusarvi e a manipolarvi facendovi credere che voi abbiate chissà quale turbe psichica.
Io miei dubbi sin dall'inizio li ho avuti, ma mai potevo immaginare che un medico, un professionista del settore potesse essere in realtà il mio carnefice.
Ho scritto di questa situazione narrata nei particolari ma nessun terapeuta mi ha dato risposta. Non ho mai avuto a che fare con gente così, per natura, li tengo lontani, o si tengono lontani loro, non so...ma.. di fronte alla prima esperienza di psicoterapia, ho creduto che dovesse essere così..e che forse...la "signora" in questione potesse saperne più di me. Mi sono fidata, ed ho fatto male. Non esiste nulla riguardo gli psicoterapeuti narcisisti, sembra essere un tabù nel vostro settore..un tabù che a molti pazienti costa carissimo.
Per difesa della casta potreste sicuramente pensare che la narcisista sia io, ma io so chi sono, so cosa ho passato, e oltre ai problemi fisici che ora ho, mi resta un grande senso di amarezza e ingiustizia, che spero andrà via. In una situazione simile non si può far nulla, perché anche avere le sue scuse non mi riporterà indietro i mesi passati a soffrire inconsapevole del fatto che il reale problema lo avesse lei e non io, lasciandomi solo una grave sensazione di abuso. Lo un fotografo è cieco, lo vedi lo capisci che non puoi affidarti a lui, ma se uno psicoterapeuta ha tratti narcisi, non lo puoi vedere,anzi all'inizio ti sembra la persona più bella del mondo e proprio per questo non puoi minimamente immaginare che sia lui a crearti i problemi che stai vivendo. Quando parlavo in un'altra domanda posta qui di " sensazione di essere presi in giro dalla psicoterapeuta" non erano solo sensazioni....erano sue reali modalità false e stupide per cercare di entrare in simpatia in modo manipolatorio, le mie sensazioni erano giuste, per non parlare di altre situazioni in cui trattandomi male sperava che andassi via, perché non aveva la dignità e il rispetto di dirmi che non era un caso che poteva seguire,semplicemente perché non aveva le palle di scusarsi e affermare che un caso non c'era,o che per lo meno non era di certo quello che cercava di impormi lei.
Questo suo modo di fare aggressivo mi ha creato una dipendenza da lei,dove stavo sempre peggio, e dove mi davo le colpe di ogni situazione... ora senza voler andare a fondo nella questione,vorrei solo dire ad alcune personalità di, costruirsi prima una coscienza umana,di amare il paziente,e non se stessi. È unico modo per essere un buon psicoterapeuta. E con questo ho concluso.
Un'esperienza umana pessima.
È lo psicoterapeuta che deve comprendere,non il paziente,almeno in una prima istanza. Se si cura un mal di testa per un raffreddore, il paziente non guarirà mai, anzi peggiorerà..e se il peggioramento del paziente è affidato al paziente stesso che" non vuol guarire",....beh....... siamo in alto malissimo cari miei.
Gente fate attenzione e non fidatevi ciecamente, e non avete fatto almeno 3-4 sedute, abbiate sempre la lucidità di pensiero riguardo al fatto che di fronte avete una persona che non fa per voi, e se inizierà a dirvi che la colpa è vostra scappate il prima possibile.