Sono bloccata e ho paura di cambiare e fare qualsiasi cosa

Potrebbe quindi esserle utile avere uno spazio dedicato in cui poter riportare la propria sofferenza ed elaborare le perdite subite.

Buongiorno,
non si soffermi tanto sulla possibilità di trovare un etichetta diagnostica che possa descriverla, piuttosto si prenda cura di questi aspetti connessi alla sua fragilità emotiva. Dopo tanto tempo si sta dando la possibilità di chiedere aiuto, di affidarsi a qualcuno che possa ascoltarla senza giudicarla. Una psicoterapia potrebbe sostenerla nel ritrovare se stessa accrescendo cosi la propria consapevolezza affinché nel lungo termine possa trovare una maggiore definizione di se pur stando in una relazione. Nella speranza di esser riusciti ad orientare la sua domanda.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Cara Roby, a soli 23 anni il suo bagaglio è oltremodo pesante. Quello che mi colpisce del suo raccontarsi è la lucidità nella descrizione di situazioni e persone a lei "troppo" vicine; la sua consapevolezza in merito al giudizio, alla svalutazione, alla discriminazione di cui è stata fatta oggetto ed insieme tutta la sua sofferenza confermano il suo non essere vista, considerata ma soprattutto amata. I suoi tentativi di liberarsi si sono tradotti quindi in legacci ancora più stretti...non è pazza, è in prigione cara Roby. La rabbia è quindi una risposta naturale a quanto sta vivendo. Purtroppo non ha avuto una vita facile e non si prospetterà una terapia facile la sua, nel caso volesse prendersi cura di sé, e decidere di darsi la Protezione, il Permesso e soprattutto il Potere che le è stato sino ad oggi negato. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria Dr. Zaupa

Buongiorno,
da quello che racconta emerge tutta la sua difficoltà nel crescere in un clima che sembra essere stato per lei fortemente svalutante.
Vivere sotto al peso del giudizio può portare l'emersione di importanti fragilità, cose di cui sembra essersi dovuta occupare da sola e mettendosi in secondo piano rispetto agli altri ma senza mai davvero riuscire a prendersi cura di sé.
Imparare ad essere accudenti con se stessi non è facile, soprattutto se nella propria vita non si è mai avuto qualcuno che ce lo insegnasse.
In tutto questo è comprensibile che lei possa sentirsi legata ad una persona che continua a rievocare questi vissuti che da tanto tempo si porta dietro.
Se lei decidesse di voler imparare a prendersi cura di sé, di essere per se stessa quel genitore buono che sente di non aver mai avuto, potrei accompagnarla in questo percorso per cui probabilmente ha dentro di sé tutte le risorse che le occorrono.

Una buona crescita.


Giuseppe Cinieri-Psicologo
di
Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico

Ciao Roby,
Leggendo le tue parole ho pensato: "Caspita questa ragazza è una forza!" Intanto la parola pazza è difficile da capire nel dettaglio, il disturbo Borderline di personalità non ti identifica almeno da queste poche righe. Ti chiederei come mai lo pensi?
Staccarsi da una relazione come la tua è molto complesso spesso si sceglie accanto chi si cede di meritare. Si dovrebbe partire da questo dalla tua premessa. Se vuoi anche telefonicamente io sono disponibile per proseguire questo discorso.
Con sincero affetto una buona serata
Dr.ssa Cecilia Cicchetti

Buongiorno Roby,
no, non è pazza, sta soffrendo. Ecco perchè è spesso arrabbiata.
Dal racconto della sua storia di vita, emergono differenti criticità relazionali e affettive: il confronto con l'altro, l'annullarsi pur di essere vista, il non legittimarsi in una relazione nè se stessi in una scelta.
Cara, ci sono tante questioni in ballo che merita ascolto e il giusto spazio di cura. Finalmente, mi permetterei di dire. Le va di intraprendere una relazione sana? Quella con se stessa.
Mi rendo disponibile ad accompagnarla.
Un abbraccio

Buon pomeriggio cara
Ovviamente non sei pazza, sei contornata da persone che hanno grossi problemi.
Che cosa ci fai di un uomo che ti tratta cosi
Male?
E opportuno trovarsi un uomo che ci ama e ci accetta così come siamo.
E a te consiglio un percorso di psicoterapia
Per superare tale periodo.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buonasera Roby,
non è pazza, ma sicuramente dovrebbe lavorare sulla sua autostima in modo da essere meno dipendenti dagli altri.
Un percorso psicologico le gioverebbe molto per affrontare meglio le relazioni.
Per altre info mi contatti.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Gentile Roby,
Cosa significa per lei essere pazza? E' pazzo chi non sa gestire un disperato bisogno di amore e di approvazione? E' pazzo chi ha compreso che una situazione non la fa stare bene ma non sa come uscirne?
Io ritengo che una persona che si trova in questa situazione ha solo bisogno di attingere alle proprie risorse per costruire la versione migliore di se stessa, per conoscersi, per amarsi e per farsi amare dagli altri e penso che questo sia possibile mediante il supporto di un professionista, con il quale, valutando i suoi comportamenti e le sue dinamiche relazionali, potreste trovare delle efficaci strategie, "per smettere di dare sempre il massimo nelle relazioni, annullandosi, per poi ricevere solo un briciolo di affetto".
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Meglio soli che male accompagnati. Gentile, non è possibile fare diagnosi a distanza, e poi cosa se ne farebbe di una diagnosi? Non risolverebbe certo i suoi problemi relazionali e di autostima e non l'aiuterebbe di certo ad uscire dalla relazione tossica che descrive. La cosa migliore che può fare è intraprendere un percorso di psicoterapia per risolvere le sue criticità e orientare attivamente la sua vita invece di accontentarsi di arrivare dove la porta la corrente. P.s. No non è pazza.

Ciao Roby,
sei una giovane donna di 23 anni con il fidanzato sbagliato, adesso hai due possibilità: puoi continuare a stare con lui e quindi continuare questa vita o puoi correre il rischio di costruirti una vita migliore .
Nella tua lettera scrivi "Nelle relazioni ho sempre dato il massimo, mi sono spesso annullata per ricevere quel briciolo di affetto." forse è proprio questo il tuo problema, se sei tu la prima ad annullarti di fatto è come se autorizzassi gli altri a fare di te quello che vogliono.
Dare il massimo in un rapporto ha un significato e una portata ma annullarsi signifaca anche boicottarsi rispetto al prorpio impegno.
A volte nella vita ci facciamo guidare da delle idee disfunzionali che se mantenute e ripetute allo stesso modo in tutti i tipi di relazioni può portare ad avere con il tempo situazioni sempre più problematiche.
Se pensi che io ti possa aiutare sappi che lavoro anche online
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci

Cara signorina lei ha sofferto molto per avere subito troppo, accumulando tanta rabbia che da sola non può riuscire a smaltire....
Ha però una buona mente che si rivela attraverso il suo scrivere chiaro, corretto e appassionante. Se non può farcela da sola chieda aiuto. con due menti è meglio che con una sola. Personalmente do in prestito la mia a chi me la chiede per lavorare insieme nei processi digestivi della rabbia che, se in accumulo può essere dannosa.
Personalmente darei una mia 'mano mentale' per problemi simili a quello da lei cosí ben descritto....
Salute a lei.

Cara Roby, sarebbe proprio necessario che lei contatti al più presto un centro antiviolenza di genere per farsi aiutare ad uscire da questa spirale di violenza psicologica e non solo, da quanto racconta, da parte del suo partner.
Sta portando avanti il copione del ruolo familiare che lei percepito e a cui ha aderito, ma da cui può prendere le distanze, lo ha già fatto in alcuni punti della sua vita che riferisce (lavoro, università), può riuscirci ancora.
Le associazioni antiviolenza sono sparse in tutto il territorio italiano, trovi quello più vicino a lei e riceverà tutto il supporto di cui ha bisogno.
Le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini

Cara,
non è possibile fare diagnosi senza delle consulenze psicologiche in presenza.
La invito a intraprendere un percorso per prendersi uno spazio in cui narrare i suoi vissuti dolorosi per rielaborarli adeguatamente.
Sono a sua disposizione per qualsiasi approfondimento.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Cara Roby, non mi sento di attribuirle una diagnosi di disturbo borderline di personalità, sarebbe avventato e necessiterebbe di approfonditi colloqui che comproverebbero l'esistenza di quei tratti specifici caratterizzanti la diagnosi in questione. Ciò che, invece, mi sento di consigliarle è di soffermarsi sulla sua storia, sul suo vissuto di inferiorità, sulla sua storia sentimentale attuale, che definirei disfunzionale se non ai limiti della tossicità. Sarebbe bene che lei approfondisca questi temi, senz'altro caldi per lei, con uno psicologo con il quale poter trovare la chiave di svolta ai suoi timori che la tengono, ad oggi, immobilizzata allo stato di insoddisfazione.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio