Sindrome di peter pan, come fare?

Inviata da Romeo · 1 ago 2013 Autorealizzazione e orientamento personale

Buona sera, sono un ragazzo di 40 anni e soffro della sindrome di Peter Pan.
Sono stato in terapia di gruppo per 5 anni, prendo antidepressivi ma anche la sola idea di vedere la mia ragazza, che amo alla follia, mi da ansia perchè mi da l'idea di responsavilità,crescita.
Sono orfano di entrambi i genitori, mio padre è morto quando avevo 13 anni, non ho mai avuto un infanzia in quanto io dovevo essere di supporto a mia madre che seguiva mio padre malato.
Mia madre è morta dopo anni di agonia per un tumore.
Da allora è iniziato il totale declino, mi sono affidato ad una donna che mi ha fatto da madre, prendeva lei le scelte,mi guidava lei e stavo in quella relazione per convenienza, non per amore.
fino a che non ho incontrato la donna che amo davvero e per cui ho lasciato tutto, lavoro (che condividevo con la mia ex) casa,vita (lei continua a perseguitarmi e a minacciare il suicidio malgrado siano passati 5 anni.)
Adesso devo trovarmi un lavoro, ma l'idea mi da schifo e ansia, mi fa sentire di esssere diventato adulto,che non ho nessuno a proteggermi e che la mia vita si baserà sul lavoro per poter sopravvivere.
Mi sento un bambino che deve sopravvvere nella foresta da solo,
Non riesco a fare progetti di vita con la mia compagna perchè ho paura della vita da adulto.
Non so più cosa fare.
Proverò l'ipnositerapia, proverò a consultare nuovamente lo psichiatra per farmi aiutare con medicinali diversi.
Ora come ora desidero solo un infarto che mi ammazzi e mi tolga la sofferenza. Ho frequenti attacchi di panico, vomito dall'ansia e svengo.
Non vivo più e non voglio vivere ancora così.
Non credo che possa uscire dalla depressione,non credo di poter guarire, non so più cosa fare.
Aiutatemi.
Sono di Roma e non ho uno stipendio, il che mi limita nelle cure.
Che terapia dovrei seguire, cosa mi consigliate e CHI mi consigliate (tenendo conto del mio stato economico)
Ora prendo 75mg di efexorla mattina e 150mg la sera;
ha migliorato lo stato di partenza in cui non uscivo di casa e svenivo,ma ora manca qualcosa che mi dia la voglia di vivere.
Aiutatemi
Sono disperato.

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Miglior risposta 22 SET 2014

Se hai voglia d farcela, ce la farai. trova lavoro, sii gentile e la vita ti sorridera'. pensa ke puoi superare tt xke' la vita t potrebbe riservare tante belle cose. la vita e' un dono troppo importante,in tt le piccole cose. pensa positivo.

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24 OTT 2014

forse non sai che c e uno che ti ama alla follia - cercalo e lo troverai

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7 AGO 2013

Le consiglio di prendere in considerazione anche una terapia basata sull'ipnosi. Può rivolgersi alla asl oppure provare a contattare qualche professionista privato, che faccia magari un primo incontro gratuito, per avere maggiori informazioni e indicazioni sul percorso da intraprendere. Dott. Barbara Michienzi, Roma

Dott.ssa Barbara Michienzi Psicologo a Roma

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7 AGO 2013

Le consiglierei di prendere in considerazione anche una terapia basata sull'ipnosi. Può rivolgersi alla asl oppure provare a contattare qualche psicologo privato che magari faccia un primo consulto gratuito per avere maggiori indicazioni e dettagli su eventuali percorsi. Dott. Barbara Michienzi, Roma

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5 AGO 2013

buongiorno Romeo
tenendo conto sia della sua sofferenza che del suo stato finanziario, le consiglio di rivolgersi al Servizio di Psicologia dell'Asl di zona.in questo modo potrà essere seguito sia da uno psicologo per il suo disagio sia da un medico per la parte farmacologica.
cordiali saluti
dott.ssa Manuela Vecera

Dott.ssa Manuela Vecera Psicologo a Torino

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2 AGO 2013

Gentile Romeo,
la sua storia familiare e relazionale, insieme alla situazione attuale in cui il suo disagio si manifesta pur diversamente ma sempre in maniera pressante, segnalano la necessità per lei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta (le suggerisco di approccio psicoanalitico) che la aiuti a rielaborare il suo passato per gestire al meglio il suo presente e il suo futuro. Provi a rivolgersi all'ASL della sua zona, potrà trovare professionisti competenti nell'ambito del servizio pubblico. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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1 AGO 2013

Gentile Romeo,
provi a consultare la sua Asl di riferimento ed inizi un percorso terapeutico.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando

Dott.ssa Raffaella Orlando Psicologo a Napoli

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1 AGO 2013

Buongiorno gentile Romeo,
Lo stato di intensa agitazione in cui Lei si trova necessità di un aiuto in presenza anche perchè non specifica che tipo di diagnosi ha ricevuto per aver intrapreso la cura farmacologica. Dunque, si rivolga al suo psichiatra o chieda un consulto presso la Asl più vicina a casa sua.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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1 AGO 2013

Gentile Romeo,
la "sindrome di Peter Pan" non esiste in quanto non è una psicopatologia, questo credo sia il primo punto sul quale riflettere. Nel suo caso sarebbe opportuno iniziare una psicoterapia individuale ad indirizzo psicodinamico supportata da un trattamento psicofarmacologico. Quindi si tratta di fare un trattamento integrato di psicoterapia e psicofarmaci.
Per quanto riguarda la parte psicofarmacologica deve necessariamente rivolgersi allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci, lo psicologo non è un medico e non ha competenze specifiche in materia.
Che tipo di diagnosi ha fatto lo psichiatra e/o lo psicologo?

Cordiali saluti,

Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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1 AGO 2013

Carissimo, le indicherei la terapia EMDR. Cordialmente, dr. Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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