Si possono amare due persone allo stesso momento?

Inviata da Anna · 31 ago 2015 Terapia di coppia

Salve ho 31 anni sono sposata da 4 anni con l'uomo che amo da 9.
Ci siamo conosciuti a lavoro è stato il mio responsabile per 4 anni poi li ha avuto una promozione ed io ho prrso il suo posto.
Al lavoro tutto andava bene,ero felice,indipendente e avevo un ruolo di responsabilità durante il fidanzamento non abbiamo mai litigato anche se eravamo e siamo tutt'ora molto diversi.
Prima del matrimonio lui mi chiede di aiutarlo e di lasciare il mio posti di lavoro e che a me ed alle mie necessità avrebbe pensato lui come.marito.
Ci.sposiamo con un bellissimo matrimonio na le cose fra di noi cominciano quasi da subito a logorarsi per problemi di soldi.
Dice che non ce la fa a mantenermi e che io sono abituata ad una vita che lui non può offrirmi.
Mi umilia non lasciandomi gestire nulla neanche a casa. Per mesi ho dovuto chiedere soldi ai miei genitori per comprarmi cose di necessità.
Non vuole figli perché non ce li possiamo permettere ma non mi ferma nella mia ricerca disperata di una gravidanza. Ho fatto tutte le analisi richieste ho girato tanti dottori ed il risultato era sempre lo stesso : troppo stress.
Lui ha fatto solo lo spermiogramma. Poi ci siamo fermati. Vado in depressione e tento il suicidio perché ni sento unutile come donna e come moglie e non sarò mai una neanche una mamma.
L'anno scorso finalmente trovo un buon lavoro e ricomincio a vivere felice e capisco che rivoglio la mia vita di prima.
Conosco un ragazzo che palesa un interesse nei miei riguardi sa che sono sposata e lo è anche lui ma nonostante tutto ci piacciamo e cominciamo a vederci e a stare insieme fisicamente. Lui molto gentile e dolce parla molto con me di tutto anche del suo matrimonio e io faccio lo stesso.
La nostra relazione dura un paio di mesi e poi all'improvviso dice che non vuole una relazione fissa con me e che la routine non gli piace io non riesco a capire anche perché ci siamo sempre visti in momenti diversi e luoghi diversi ed è stato tutto molto bello anche a detta sua. A volte camminavano per stada e mi teneva la.mano pur sapendo del pericolo di essere visti. Non so se ha avuto paura di innamorarsi o di essere scoperto.
Fatto sta che è molto freddo con me ma quando per un pò non vede e non ni sente poi quando capita lui mi fa capire che gli fa piacere stare un pò con me anche solo a parlare.
Nel frattempo mio marito non ha mai sospettato nulla. A parte quando l'amante mi ha lasciata ed io stavo male e mi ero completamente allontanata da mio marito lui mi ha chesto cosa avessi e perché lo stessi trattando così e che lo stavo facendo soffrire.
Sono passati due mesi dalla fine della mia relazione e con mio marito è tornato il sereno e stiamo anche tentando di avere un bambino in reciproco accordo stavolta.
Ma la.mia domanda è : perché continuo a pensare al mio amante? Ho voglia di vederlo di parlare con lui e di farci l'amore.
Si possono amare due persone contemporaneamente? Perché non mi sento in colpa di quello che ho fatto? Ed anche se ora ho un matrimonio felice rivoglio quel brivido di meravigliosa paura che avevo tra le braccia del mio amante.

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Miglior risposta 31 AGO 2015

Cara Anna,

Col tempo, soprattutto grazie al mio lavoro, ho capito che non ci sono regole ben precise e definite. Come persona, ho sempre pensato che se ci si inizia a guardare intorno, forse c'è qualcosa che traballa nella relazione attuale. Alcuni pazienti mi hanno mostrato la possibilità che non sempre sia così e son giunta alla conclusione che non sia un caso se non c'è una definizione d'amore. Ecco, però, ho anche visto molta confusione in giro e, spesso, l'amore veniva confuso con altro, spinto dalla paura. No, non me lo immagino come "un brivido di meravigliosa paura". Anche se meravigliosa, come può farci star bene la paura?

Ho la certezza, questo sì, che amore non faccia rima con paura, né con umiliazione e ancor meno con pensieri di suicidio. L'amore ci fa stare bene, pur con i suoi alti e bassi. C'è una vignetta che gira per la rete, la quale dice "arrabbiarsi senza smettere di amare" e c'è un signore che, pur con la faccia un po' ingrugnata, ripara la propria compagna dalla pioggia. Ecco io l'amore per l'altro me lo immagino un po' così.

E, poi, c'è l'amore per se stessi e lo ritengo ancor più importante. Al di là di quali parole scelga l'altro per noi, di quali comportamenti metta in pratica, è l'amore per noi stessi che ci porta verso il benessere e ad allontanarci da situazioni che non ci fanno bene. Ed è questo, soprattutto, che non sento nella tua lettera e allora si può parlare di 200 amori, ma sono sempre un po' offuscati, un po' stonati, non trovi?

Allora, il mio consiglio è quello di partire da te stessa, magari con un percorso da uno psicologo che ti aiuti a capirti meglio, in modo da poter capire meglio anche la tua direzione (aspetto fondamentale anche se si vuol avere un bambino, perché se siam già confusi noi, come possiamo aiutare loro a venire alla luce?).

Un meraviglioso abbraccio senza paura, cara Anna. Facci sapere come va!

Dott.ssa Alessia Romanazzi Psicologo a Saronno

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1 SET 2015

Gentile Anna,
La cosa che mi sento di consigliarla è di continuare a cercare e provare a capire quale sia la strada per trovare il suo equilibro, come forse ha fatto in questi anni. Sembra infatti che gli anni delle umiliazioni e del pensiero del suicidio siano passati. Sembra che oggi lei non accetti più queste costrizioni in modo passivo e forse l'esperienza che ha vissuto con il ragazzo che è stato suo amante è stata utile in qualche modo. Continui a cercare come fare stare bene, sforzandosi di capire cosa le stia accadendo e quali siano i suoi desideri e i suoi bisogni profondi.
Oggi sembra che suo marito rappresenti la stabilità ed è legato all'idea di un figlio, mentre l'idea dell'amante è vissuto con eccitazione e trasporto. Probabilmente si tratta di due lati di lei e dei suoi bisogni. Trovo abbastanza normale questo dualismo. Certo, lo sforzo dovrebbe essere quello di integrare questi aspetti, attraverso le esperienze e l'osservazione di sé. Forse la psicoterapia nel suo caso potrebbe essere un'idea da prendere in considerazione. Sperando di aver contribuito per almeno un milionesimo, la saluto cordialmente.

Dott. Mazzoleni Damiano Psicologo a Lecco

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31 AGO 2015

Gentile Anna
leggendo le sue parole mi viene da pensare che il suo amante l'ha aiutata a sopportare il sapore amaro che ha (o aveva) il suo matrimonio e ha probabilmente aiutato suo marito il quale - vedendola meno "scontata" del solito e meno propensa ad incassare umiliazioni - l'ha saputa apprezzare di più.
Detto questo mi preoccupa un pò il "suo" ricominciare con i tentativi di avere un figlio, come se nulla fosse successo: un figlio merita di più.
Inoltre, non sarebbe utile riflettere sul significato che ha avuto per lei tradire suo marito? Si è trattato di una vendetta? di rabbia che non riesce ad esprimere in modo diretto?
Credo sia importante capirlo. Quando non si capisce qualcosa, si tende a ripetere.
Concordo, inoltre, con i colleghi che la invitano a chiedersi: lei si ama? si rispetta?
Se non ci si ama non si può amare gli altri.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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31 AGO 2015

Gentile Anna,
ho letto con attenzione le sue parole, ma le ultime sue frasi mi sembrano stridere parecchio con il resto del racconto, soprattutto quando dice che amare due persone e che il suo è un felice matrimonio. Come può definire un matrimonio felice se ha paura di suo marito, subisce umiliazioni ha avuto pensieri di suicidio?
E’ sicura di essere ancora innamorata di suo marito? Rifletta su questo. A volte ci inganniamo da soli perché abbiamo paura di cambiare e l’ignoto ci spaventa.
Mi chiedo inoltre se lei si ama. Credo che l’amore per se stessi sia ciò che ci permette di vivere in maniera sana anche l’amore con l’altro, altrimenti quello che crediamo amore in realtà non è altro che un amore malato. L’amore per noi stessi ci fa prendere cura di noi, ci permette di chiedere aiuto e di farci allontanare dalle situazioni malsane.
Anna, si ascolti in maniera profonda e se ritiene, chieda aiuto ad un professionista.
In saluto pieno di incoraggiamento per un futuro migliore.
Dott.ssa Monica Salvadore

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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31 AGO 2015

Gentile Anna,
evidentemente si possono desiderare due persone che le hanno dato momenti, spaccati di vita ed emozioni diversi. L'amante ha rischiato per stare con lei e ciò può essere apprezzabile, il ruolo dei due uomini però appare diverso.

Penso che probabilmente dovrebbe recuperare un miglior rapporto con suo marito che l'ha fatta soffrire non poco e a tal fine è consigliabile avvalersi dell'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Sul mio sito può anche trovare un articolo sul matrimonio.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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31 AGO 2015

Gentile Anna,
mi sembra di capire che lei è tra quelle persone che sono poco previdenti e preferiscono prima commettere un errore e poi provano, a modo loro, a riparare.
A mio modo di vedere, infatti, lei è stata imprudente quando ha lasciato il suo lavoro e dopo si è trovata in difficoltà subendo per questo anche qualche umiliazione da suo marito.
Poi ha accettato una relazione extra-coniugale senza definire cosa fare del suo rapporto matrimoniale. Ora che il secondo uomo sta facendo marcia indietro forse perchè spaventato dalle complicazioni o da un legame più profondo rimpiange i momenti di passione senza sentirsi per niente in colpa ma contemporaneamente porta avanti il progetto del figlio con suo marito.
Mi sembra che ci sia quanto basta per farsi aiutare in psicoterapia a mettere più ordine nei suoi postulati e nella sua vita perchè probabilmente, in mancanza, corre il rischio di perdere troppe cose.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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31 AGO 2015

Cara Anna,

Nel tempo, grazie soprattutto al mio lavoro, ho capito che non è possibile dare una definizione. Come persona, ho sempre pensato che nel momento in cui ci si guarda un po' troppo attorno, forse c'è qualcosa che non va nella relazione attuale. Alcuni pazienti, mi hanno dimostrato che sono possibili delle eccezioni e che è possibile amare più d'una persona, pur in modo diverso. Ho concluso che non sia un caso se non esiste una vera e propria definizione d'amore, ognuno ha la propria e andrebbe rispettata.

Ogni tanto, però, l'amore viene confuso con altro, spinto dalla paura. Ecco, la paura. No, non credo che "amore" possa far rima con "brivido di paura" anche se, come scrivi tu, è una "meravigliosa paura". E credo non possa nemmeno far rima con umiliazione e pensieri di suicidio. L'amore fa star bene, pur con i suoi alti e bassi, ci deve far sentire bene come persone, amate, capaci, protette, sicure.

C'è una vignetta, che gira per la rete, la quale si intitola "arrabbiarsi senza smettere di amare" e raffigura un signore che, pur un po' ingrugnito, protegge dalla pioggia la sua compagna, all'altro lato della panchina. Secondo me, esprime bene il senso dell'amore.

E, poi, c'è l'amore per se stessi, che credo sia ancor più importante. E' quello che ci permette di vivere più a fondo l'amore per gli altri, facendoci scappare davanti a situazioni che mettono in pericolo la nostra autostima e il nostro benessere. Ecco, io partirei da qui, magari anche attraverso un percorso con uno psicologo, che ti permetta di capirti e a scoprire cosa ti faccia stare davvero bene. E' importante anche in vista di un bambino, perché se siamo confusi e nella penombra noi, come possiamo aiutare io nostri figli a venire alla luce?

Un abbraccio "meraviglioso senza brividi di paura", cara Anna. Facci sapere come va!

Dott.ssa Alessia Romanazzi

Dott.ssa Alessia Romanazzi Psicologo a Saronno

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