Senso di colpa per il proprio ( immeritato ) benessere

Inviata da Fonz · 8 apr 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Mi sento in colpa per essere nato da una famiglia benestante ; vorrei che tutti potessero avere quello che ho io ( immeritatamente ), e questo mi ha portato ad odiare i ricchi e a mettere in discussione le mie credenze morali ( ad esempio, ora giustifico il rubare ai ricchi per dare a chi ne ha bisogno ). A volte mi sento una persona cattiva ; mi sta anche bene ( reputo sia troppo facile essere buoni quando si è nati dalla parte giusta, e che non ci sia alcun merito e non possa essere motivo di stima questo ; quando leggo infatti di poveri che hanno fatto crimini terribili cerco sempre di capirli e giustificarli - pensando che magari anche io se fossi nato in certe condizioni mi sarei comportato in quel modo-, cosa che non faccio mai per i ricchi; talvolta mi viene addirittura da pensare che salverei un povero in difficoltà ma non farei lo stesso per un ricco. ), ma vorrei capire se lo sono davvero Inoltre non riesco proprio a perdonarmi alcuni fallimenti ( es la bocciatura all' esame della patente ) e li imputo alla mia condizione sociale ; se non fossi un pigro figlio di papà non avrei fatto certi errori. Qualche volta penso di non meritare di essere felici, così come non se lo meritano certi rampolli di buona famiglia come me, che io penso a volte di privare della felicità e ridurre in rovina. Mi sento spesso pigro, mi sembra che gli altri siano più studiosi e determinati di me e non riesco a trovare qualcosa che veramente mi appassioni, in cui specializzarmi ( anche se quello che studio mi piace, pur pensando talvolta di averlo scelto per autopunirmi della mia ricchezza ). Ultimamente sono anche molto solo e a volte mi sento triste per questo, ma non voglio veramente frequentare i miei coetanei - ho 19 anni - ; molti mi sembrano così stupidi e superficiali, privi di qualsiasi interesse culturale o per l' attualità. Non so veramente cosa fare della mia vita ; so solo che vorrei aiutare chi è stato meno fortunato di me, ma non so veramente come fare. Mi sembra che la mia vita non abbia senso. Spero che almeno voi possiate aiutarmi.
Cordialmente,
Riccardo.

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Miglior risposta 23 APR 2020

Ciao Riccardo. Una simile considerazione a 19 anni mi fa pensare che tu abbia avuto una notevole consapevolezza! Questo suggerisce che sei un ragazzo sensibile, reattivo, non conformista, nn superficiale e che nn vuole sentirsi schiacciato o intrappolato dentro un ruolo di adolescente pigro e vuoto che ha avuto tutto pronto!
Ma ricorda che la consapevolezza non coincide con il cambiamento! Pertanto occorrono sacrifici. Dovrai rimboccarti davvero le maniche non tanto per ribellarti e contrastare le tue origini e condizioni familiari, quanto per comprendere le tue potenzialità, aspirazioni, risorse e qualità.
Per fare ciò nn devi (a mio avviso) ripudiare la tua condizione di "benessere" seguendo una specie di "legge del contrappasso": aiutare i poveri per espiare la "colpa" di essere un ragazzo che nn si merita di essere benestante. Questa nn devi leggerla come una colpa ma come un'opportunità da sfruttare al meglio.
TUTTAVIA: ogni esperienza ci fa crescere e capire tante cose, ad es. lavorare nel volontariato...perché no! Caro Riccardo ti consiglio di cominciare ad inseguire qualcosa. Qualcosa in cui credi. Qualcosa di buono che ti stimoli pur nn avendo una smisurata motivazione all'inizio. Vedrai che pian piano "l'immeritato benessere" diventerà "meritato", conoscerai nuove prospettive e si apriranno nuove strade, nuovi orizzonti e opportunità di crescita. "Da cosa nasce cosa".
Saluti.
Dr. Giuliano V. Cipollini
Psicoterapeuta CBT

Dr. Giuliano V. Cipollini Psicologo a Ascoli Piceno

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2 AGO 2023

Buongiorno Riccardo
mi trova d'accordo con i miei colleghi. Credo che sia importante per lei intraprendere un percorso psicologico, con il fine di comprendere se stesso e stare meglio.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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9 APR 2020

Provi a chiedersi se veramente la ricchezza è una fortuna oppure no. Forse chi è 'povero' non è così sfortunato. Forse la fortuna risiede in altri aspetti. Mi faccia sapere cosa ne pensa. Le ho dato spunti di riflessione molto interessanti.

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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9 APR 2020

Gentile Riccardo,
è abbastanza normale alla sua età, che si può definire di tarda adolescenza, riflettere, a volte morbosamente, sul senso da dare alla propria vita e alle proprie mancanze. Non ci dice se sarà impegnato in un lavoro a breve o proseguirà gli studi. Direi con sicurezza che in ogni condizione sociale, in ogni professione e in ogni ambiente si può dedicare una parte del proprio tempo ad aiutare chi è meno fortunato di noi, non tanto con una elargizione economica, bensì con una parte delle nostre energie e del nostro tempo. In un passato non lontano nobildonne e nobiluomini si univano a persone meno abbienti per una causa comune; pensiamo alla Croce rossa ed a tante altre realtà di solidarietà al prossimo. A volte spaventa, non avendo mai fatto nulla del genere, iniziare, ma è proprio iniziando a donare anche una sola ora a settimana del proprio tempo che possiamo cambiare modo di vivere e di pensare. E personaggi di fama mondiale come Madre Teresa di Calcutta hanno iniziato con azioni piccole e modeste. La invito quindi a guardare alla realtà della sua città o paese per individuare una realtà dove la sua partecipazione può essere utile. Ad esempio, proprio adesso la Croce Rossa cerca volontari per distribuire alimenti agli anziani. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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9 APR 2020

Gentile Fonz,
si sente la mancanza di una progettualità personale rispetto alla propria vita insieme ad un vissuto marcato di solitudine, credo sia necessario attivare una ricerca profonda di se stesso. Secondo la legge della risonanza se ci intratteniamo in emozioni negative o pensieri limitanti siamo condizionati da uno schema fisso e ricorrente che non ci permette di evolvere. Ad esempio se teme la solitudine, sarà solo o ancora se teme il fallimento attrae il medesimo e cosi via. Un percorso psicologico che miri ad attivare le risorse e potenzialità inespresse potrebbe esserle utile, lei ha molto da donare agli altri!
"Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti. Alcune arrivano per pulire il tuo cammino (Seneca)
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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9 APR 2020

Gentile Riccardo,
dal suo scritto colgo la difficoltà a riconoscere chi è (al di là della ricchezza, del contesto), di cosa le interessa o vorrebbe fare nella sua vita e un vissuto di solitudine e tristezza. Mi sembra sia più abituato a osservare l’esterno, proverei a osservare il suo interno. Proverei a pensare di darsi un aiuto prima di pensare agli altri. Credo le sarebbe utile per la sua vita.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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9 APR 2020

Gentile Fonz nella vita si può essere ricchi un giorno e poveri un'altro, ma la vera ricchezza è nella capacità di portare avanti il proprio progetto interiore e sviluppare la propria umanità. Certamente se Lei aiutasse tante persone povere economicamente ben presto si troverebbe a condividere con loro, la povertà. Questo lo ritiene un aiuto? Non si crogioli in quello che ritiene un Suo problema insormontabile, non siamo noi a scegliere dove nascere e in quale famiglia nascere. Si concentri piuttosto nell'identificare il Suo progetto di vita e lo porti avanti con determinazione. Ci sono molte persone ricche nel mondo che attraverso iniziative scientifiche, sociali, culturali hanno migliorato l'umanità e offerto lavoro a tante persone. Si faccia aiutare da uno psicologo/a se da solo non riesce a identificare la Sua strada. Cordiali saluti Dott.ssa Genovese

Anonimo-178303 Psicologo a Ciampino

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9 APR 2020

Buongiorno Riccardo questi tuoi stati emotivi e credenze relative alla tua persona e al mondo in generale ti hanko portato a costruirti questa armatura che non permette di far fluire la tua energia elemltiva e di comprendere bene chi sei e cosa vuoi da te e dalla tua vita. Ho strumenti terapeutici come LEMDR e la psicosomatica che permettono di trasformare le emozioni che ci fanno sentire dolore e che bloccano la nostra vitalità in libertà e capacità di scegliere, sicurezza e nuove aspettative. Rimango a disposizione. Buona giornata

Dott. Davide Milanese Psicologo a Tortona

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8 APR 2020

Gentile Fonz,
fa di sé una descrizione auto accusatoria dove sembra cercare nella sua vita di compensare un senso di colpa rispetto possibilità che altri non hanno. Possibilità che riferisce esclusivamente a ricchezza economica. Poi di sé spiega anche un senso di solitudine e una tendenza a evitare i rapporti coi coetanei. Allora le domando: chi le ripaga le sue mancanze? Forse stare dalla parte di emarginati e poveri? Questo perché si sente emarginato? In qualche modo povero ?( affettivamente, intellettualmente, socialmente) Si ritiene forse anche arrabbiato? Cosa prova per se stesso? Se se la sente di approfondire mi contatti.

Rimango a disposizione.
Saluti.

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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