Buonasera. Ho 28 anni, sono stata fidanzata per 7 anni. La nostra storia è sempre stata speciale, lui sempre innamoratissimo di me fin dall'adolescenza, prima "migliori amici" e infine fidanzati a 21 anni. La nostra storia è andata sempre a gonfie vele, o almeno cosi pensavo. Le giuste discussioni, tanti progetti insieme, fino all agognata convivenza. Un mese prima di entrare nella nostra tanto desiderata casa, lui mi dice che non è convinto, che non sa più se mi ama, che non e' più sicuro di nulla ed in pratica, sparisce. "Non sono piu' innamorato", mi dice. Io cerco un confronto, che mai avverrà, anche se in qualche sporadica messaggiata lui mi ha parlato di infelicità sua, dovuta al suo carattere un pochino introverso, all'incapacità di vivere i momenti belli perché sempre pensieroso, e ha sempre ribadito che non sono io il problema ma che tutto dipende dal suo modo di essere.
Però, un mese prima di lasciarmi abbiamo discusso sul sesso: lui mi disse di non sentirsi desiderato. Era una discussione già uscita durante la nostra storia e lui più di una volta mi ha detto di sentire che mi desiderava più di quanto lo desiderassi io. È vero, mi è capitato di essere un po' più fredda, di "respingerlo" ma il problema non era il desiderio o quanto lo amassi, il fatto è che per me tante sere vale di più stare abbracciati e parlare, chiacchierare, aprirsi, confidarsi. Per me la passione è anche scoprirsi a parole. Oggi non so più a cosa credere.. Lui dice che manca l'entusiasmo di una volta.. E io mi sento in colpa perché forse non ho capito le sue esigenze, perché ho sottovalutato il suo voler fare l amore, perché non ho saputo mantenere l'entusiasmo. Mi torturo ogni giorno, e dall'altra parte c'è una persona che nemmeno mi vuole parlare. Vorrei capire. Non capisco perché i problemi non si possano affrontare insieme.
Ho paura di aver rovinato tutto non avendolo fatto sentire amato. E non so se credere quando mi parla dei suoi problemi (perche' altrimenti non farsi aiutare?) o se invece sono io che l'ho allontanato e deluso e ho spento il rapporto. Non so più come comportarmi. Non so perdonarmi per non essere forse stata una buona compagna. E non capisco perché lui sia cosi duro con me.
Grazie.
Molly
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31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Molly,
la cosa che mi sembra strana è che il tuo fidanzato fino ad un mese fa abbia tollerato abbastanza bene la tua modalità relazionale non improntata al massimo della passionalità e della sessualità senza farne un problema importante.
Infatti è stato necessario arrivare alla soglia della convivenza per farlo diventare un problema per il quale oggi non vuole neanche pensare ad una possibile soluzione e nemmeno ad un chiarimento!
Per questo motivo ti invito a non farti inutili sensi di colpa perchè temo che lui abbia trovato solo una plausibile scusa per chiudere un rapporto per il quale da tempo aveva perso interesse anche se a te ciò può essere sfuggito.
Tuttavia ti suggerisco di cogliere l'occasione per metterti in discussione col supporto di uno psicoterapeuta per essere aiutata a superare questo momento difficile e migliorare eventuali aspetti del tuo carattere e del tuo modo di relazionarti, cosa che può esserti utile per il futuro.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
4 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Molly, sarebbe utile capire se durante i sette anni di storia vi sono stati dei momenti di crisi, poiché inevitabilmente cambiamenti così impegnativi come un progetto di convivenza destabilizzano l'equilibrio e lei e il suo partner avete probabilmente modi diversi di affrontarlo. Chissà come si è sentita lei in questo passaggio importante. Dall'altra parte di fronte ad un fidanzato che sparisce, seppur mi sembra poi si faccia sentire in qualche modo, a volte darsi la colpa sembra essere l'unica ancòra per dare un significato a ciò che invece appare come enigmatico. Lei si interroga sull'amore e sul desiderio, mentre lui sembra essersi allontanato proprio su questo punto. Quando si aprono questioni così importanti che lei non riesce a discutere con lui, credo che il senso di abbandono e smarrimento sia notevole, le consiglio per questo di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a sostenere ed elaborare questo momento.
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Molly,
sorprende constatare che per Lei la relazione andava a gonfie vele, come se non avesse percepito il malessere del suo compagno. Riguardo la sessualità, la scoperta che vivevate in diverse modalità espressive, porta a pensare che l'ascolto della propria e altrui eroticità viaggiava anch'essa agli antipodi. Da qui, alla scelta di troncare di lui, lascia l'amaro in bocca su ciò che poteva essere e non è stato. Ma forse qualche interrogativo - più che sensi di colpa - lei dovrebbe porselo riguardo le sue aspettative e su quanto lo credeva scontato.Sono solo ipotesi e un percorso psicologico potrebbe aiutarla per lavorare su questo sconcerto e per vedere fino in fondo se c'è in lei una tendenza all'autosabotamento.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Molly
quando le relazioni entrano in crisi o finiscono, la responsabilità è sempre di entrambe, possono esserci delle diversità, delle incompatibilità, spesso è propprio il sesso lo specchio di queste incompatibilità.
Inutili sensi di colpa la stanno torturando ma occorre uscire da questo loop mentale (loop= fissazione).
Per stare insieme occorre anche avere la volontà di affrontare tanti problemi e difficoltà.
Senza questa volontà non si prosegue nelle relazioni.
Credo che al suo ragazzo sia mancata questa volontà.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Molly,
il senso di colpa la spinge a rimediare un danno che, ad una prima lettura, non penso sia stato causato dai suoi comportamenti.
Il suo ex ragazzo, di fronte al cambiamento di vita ha vacillato, avuto dubbi, si è colpevolizzato e poi ha dato una parte di responsabilità anche a lei.
Non sappiamo che cosa lo abbia mosso a fare queste scelte. Questo potrebbe essere lui a dirlo, se avrete occasione di confrontarvi e condividere i pensieri e le emozioni di questa fase di vita.
Consideri che potrebbe scgliere di non parlarne.
Dedichi un pò di spazio a se stessa: se lui tornerà la troverà più sicura; se invece non dovesse tornare, sarà più capace e resiliente nell'affrontare il momento.