Sensazione di avere problemi, senza il coraggio di affrontarli

Inviata da 16242810 · 19 mag 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Buonasera, sono una studentessa fuorisede di 23 anni. Ormai sono un anno e mezzo, forse due anni, che la mia vita va a picco. Mi spiego con una frase che credo sia fondamentale: mi rendo conto di avere un problema, ma non ho il coraggio di parlare con chi è competente proprio per paura di avere delle conferme. Parte tutto dal non sapermi rapportare con chi mi sta intorno, mantengo difficilmente dei rapporti duraturi (amicizia o sentimentali che siano) e se li mantengo diventano tossici e dolorosi per ambedue le parti. Da un anno, un anno e mezzo a questa parte mi sono ributtata completamente nell'alcol: bevo praticamente ogni giorno, quando un po' meno e quando un po' di più, ma praticamente ogni giorno; sono talmente tanto abituata a bere che, nonostante le grandi quantità assunte, non riesco nemmeno più a ubriacarmi (passatemi il termine, solo per farvi capire); se non bevo non mi sento felice, credo di non poter passare dei bei momenti e credo, soprattutto, di non piacere alle persone, che senza l'alcol io non posso essere apprezzata perché "diversa". Per ultimo, racconto altre due situazioni: la prima riguarda il fatto che non mi piaccio mai, mi dico sempre di fare qualcosa a riguardo, tipo di allenarmi costantemente, tutti i giorni, fino allo sfinimento per diventare perfetta, ma poi la sera spesso faccio tardi perché sono fuori a bere, la mattina non mi sveglio, non ho le forze di allenarmi e penso di fare anche più schifo, moralmente e fisicamente. Piango spesso per tutto questo, a volte anche a caso... Ultima cosa: poco tempo fa ho fatto il "Test della personalità" su IDRLABS e sono consapevole al 100% che quel test non è al 100% attendibile, che determinati risultati si devono prendere con le pinze, ma io mi sono spremuta in quel test, ho detto per filo e per segno la verità, l'ho fatto più volte e il risultato è sempre "depressa" (con precisione 86% depresso, 71% istrionico e 71% borderline). Ecco, e se fosse che ho davvero un problema? Io sento di avere qualcosa, ma ho paura di scoprire che sia qualcosa davvero di così grave. Non ho il coraggio di andare da qualcuno, mi vergogno, mi bloccherei, non saprei cosa dire, da dove cominciare e quindi mi nascondo qui, dietro una tastiera, perché nessuno può vedermi. Ma ho paura e non ho il coraggio di affrontarla.

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Miglior risposta 20 MAG 2023

Buonasera,
Capisco che la sua situazione possa diventare difficile da gestire soprattutto a causa delle grandi paure che emergono dalle sue parole: una diagnosi spaventa, ha assolutamente ragione, ma non si perda nella lettura dei vari sintomi che descrivono i disturbi che pensa di avere perché questo non può che peggiorare le sue paure e il suo disagio, per capirci: ognuno di noi ha sintomi di ansia in determinati periodi di vita, ma non tutti hanno un disturbo d'ansia. Stesso discorso per i disturbi di personalità di cui a volte non si è nemmeno consapevoli perché non necessariamente compromettono il funzionamento quotidiano, almeno fin quando non si è così sovraccarichi da arrivare a "scoppiare". Ognuno di noi ha tratti disfunzionali, ma non bisogna arrivare a concentrarsi solo su di essi tralasciando tutti quelle potenzialità che, non creando problemi, vengono dati per scontati e sottovalutati.
I risultati di un test, tra l'altro, dipendono da numerosi fattori per essere considerati attendibili.
L'alcol è una soluzione temporanea perché allenta i nostri freni e permette di esprimerci con più tranquillità, allontanando i malesseri che invece tendono a non farci sentire all'altezza fino a scegliere di isolarci, interrompendo frequentazioni, amicizie e relazioni per quel senso di inadeguatezza che potrebbe impedire di approfondirle.

La sua paura comunque le permette di mettersi in discussione e riconoscere la presenza di un disagio, nonostante la fatica e l'imbarazzo che sembra provare al solo pensiero di aprirsi con qualcuno che possa effettivamente aiutarla e tranquillizzarla e credo che questo sia uno dei primi passi fondamentali per l'efficacia di un percorso terapeutico che potrebbe aiutarla a riconoscersi maggiormente, apprezzarsi senza aver più bisogno dell'alcol per affrontare le varie situazioni della vita quotidiana. Attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale sarà possibile capire cosa si nasconde dietro alle sue attuali paure e ai comportamenti che oggi la limitano e le causano disagio.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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25 MAG 2023

Buongiorno,

Chiedere aiuto ed essere consapevoli di trovarsi in un momento di difficoltà non è così scontato e capisco che per te non sia affatto semplice.
Hai fatto un primo passo anche semplicemente scrivendo qui o cercando informazioni qua e la per comprendere meglio cosa stia accadendo. Queste informazioni andrebbero assolutamente contestualizzate e discusse con un professionista che potrà valutare quale sarebbe il percorso migliore per te. Potresti anche valutare la possibilità di iniziare una psicoterapia online. Sicuramente bere così tanto ti darà un sollievo nell'immediato perché ti distrae e in qualche modo l'alcol mette a tacere ciò che realmente provi ma nel lungo termine portare avanti questo tipo di abitudini ti allontanerà dai tuoi obiettivi e questo inciderà sulla visione negativa che hai già di te. È assolutamente possibile stare meglio e nel tuo caso una psicoterapia sarebbe sicuramente indicata.
Dr.ssa Livia Costa

Dott.ssa Livia Costa Psicologo a Pescara

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21 MAG 2023

Gentile,
Le chiederei una cosa. Forse può essere per lei una provocazione, ma la conferma che lei possa essere depressa, istrionica, borderline o quant'altro... come cambierebbe la situazione? Lei è quella che è, e resterebbe tale pur avendo la conferma di una qualche etichetta che si è attribuita. Un'eventuale diagnosi, a prescindere dai pro e dai contro che può comportare, serve soltanto per avere una maggiore chiarezza sull'intervento da fare con lei. Certamente non è esaustiva della sua persona, né tanto meno apporterà una qualche forma di cambiamento in lei. Quindi, qualsiasi possa essere la diagnosi, le consiglierei di rivolgersi con fiducia ad un professionista affinché possa aiutarla in una migliore comprensione e consapevolezza di sé stessa per acquisire comportamenti più congrui ed efficaci al perseguimento del suo benessere.

Fabiana Navarro Psicologo a Maddaloni

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21 MAG 2023

Gentile Utente,
Mi spiace per la situazione che sta vivendo.
Lasci stare i test su internet, spesso non hanno validità e confondono e basta (la diagnosi espressa in percentuale non si può sentire...).
Piuttosto, la cosa importante su cui lavorare, secondo me, è questo senso di impotenza che la porta a percepirsi come incapace di affrontare le cose.
I meccanismi di evitamento (ad esempio, bere non affrontare le cose, non andare da un professionista come nel suo caso ma ci rientrano anche cose come la procrastinazione, passare ore sui social) apparentemente proteggono dallo stress perché, appunto, evitando di diversi confrontare con un problema che se affrontato porterebbe a sentirsi...come? Questa è la prima domanda a cui rispondere.
Qualcuno può sentirsi incapace, inaiutabile, non all'altezza di fronte a un problema. Lei come si sente? Su questo, secondo me, è prima di tutto importante lavorare.
Il rischio, se resta lì dov'è senza affrontare il problema, è che peggiori. Questo probabilmente lo sa già ma è importante prendere consapevolezza di un'altra cosa: spesso i meccanismi di evitamento si mettono in atto per evitare (appunto) qualcosa che però, proprio a causa dell'evitamento, aumenta le probabilità di realizzarsi. Se, ad esempio, so di avere un disagio e non lo affronto, quel non affrontarlo probabilmente farà crescere quel disagio costringendo poi ad affrontarlo (quando però ormai il danno è molto grande).
Questo è importante da tenere presente: più evito di affrontare un problema e lui probabilmente crescerà al punto tale da diventare sempre più ingestibile. E a quel punto il problema non sarà lei che non è in grado di affrontarlo ma non averlo affrontato prima.

Ovviamente però la vita è la sua e la scelta di affrontare questi disegni e riprendersi in mano la sua vita è una scelta sua.

Un caro saluto, Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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21 MAG 2023

Gentile ragazza, pur nascondendosi dietro la tastiera ha mostrato le sue fragilità ma soprattutto la sua sofferenza e questo è importante. Uno spazio personale dove esprimersi liberamente può aiutarla ad approfondire quello che a me sembra un vuoto (...) la diagnosi può essere funzionale al cambiamento ma non definisce la persona; a volte riflette il proprio adattamento alla realtà e a come 'ci impatta' dentro, a quanto ci disturba e limita. L'essere consapevoli è il punto di partenza. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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20 MAG 2023

Gentile utente, grazie per quello che ha condiviso, ha fatto un primo e difficile passo, che parla di quanto vorrebbe essere aiutata, almeno quanto lo teme. Il conflitto che vive rende molto distante quello che desidera per sé da quello che poi nel quotidiano vede e vive. È una studentessa fuori sede, ha quindi già affrontato una scelta molto difficile e un allontanamento dalla famiglia, gli amici e la città o il paese dove è nata. Essere disorientata nei primi anni di questo complesso passaggio è molto comune e comprensivo. Le strategie che sta usando per far fronte alle sue difficoltà rischiano di alimentare un circolo vizioso da cui, con un aiuto, potrebbe uscire, permettendosi di stare meglio.
Chieda aiuto, come ha fatto scrivendo e si prenda cura di sé per affrontare questo doloroso periodo.
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo.
Se vorrà sono disponibile anche on line.
Dott.ssa Lucia Orlando.

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

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20 MAG 2023

Buonasera, dalle sue parole capisco che lei si trova in un momento di forte difficoltà. È comprensibile che ci si possa sentire paralizzati e non si riesca a trovare neppure il coraggio di chiedere aiuto. Il fatto che abbia deciso di parlarne qui è tuttavia un passo molto importante. Sentire di non piacersi, avere la necessità di ricorrere all'alcool, la depressione che pare emergere dal test che lei ha fatto, non sono segni di debolezza o di inadeguatezza, non segnalano la presenza di qualcosa di "sbagliato". Si tratta piuttosto di modalità di difesa, di tentativi di affrontare situazioni, ricordi o eventi che lei non ha avuto altro modo di risolvere e di cui potrebbe non avere neppure una chiara consapevolezza. La psicoterapia serve proprio per questo, per aiutarci ad avere maggiore chiarezza delle sensazioni che proviamo e della loro origine, per conoscere le nostre risorse e scegliere la strada migliore per risolvere i nostri problemi. Sono sicura che un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle utile per ritrovare la serenità che cerca. Non esiti a contattarmi se desidera ulteriori informazioni o chiarimenti. Sono disponibile anche online. Un cordiale saluto. Dott.ssa Claudia Cenni

Claudia Cenni Psicologo a Pietra Ligure

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20 MAG 2023

Buonasera,
ha già fatto il grande passo. Scrivere su questa piattaforma e visualizzare, nero su bianco, le sue fatiche.
Non abbia paura, la terapia è un luogo di comprensione, di ascolto, di accoglienza in cui non esistono cose giuste o sbagliate, parole dette male o bene, pensieri accettati o non accettati.
Respiri e prenda il coraggio di contattare un professionista della salute mentale; lo faccia per lei, per poter stare meglio, per trovare un equilibrio, per non ripetermi che non può farcela.
Mi contatti, posso mostrarle la naturalezza e la bellezza di questo percorso.
Un caro saluto,

Dott.ssa Martina Marino

Dott.ssa Martina Marino Psicologo a Lecco

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20 MAG 2023

Buongiorno , e grazie per tutto quello che ha scritto .
Dopo aver letto tutto, le posso dire che ci sono diverse parti di lei che stanno vivendo e soffrendo .
Alla fine lei dice che secondo il test che ha svolto c'è una parte depressa, c'è un'altra parte istrionica e una parte borderline .
Queste sono venute fuori dal test , e io penso che ci siano altre parti che meritano molta attenzione e rispetto.
Ad esempio c'è una parte di lei che vuole bere spesso, ma c'è anche una parte di lei che si allena spesso fino allo sfinimento.
C'è una parte di lei che desidera essere aiutata , e c'è un'altra parte di lei che invece teme di essere veramente aiutata.
Noi siamo molteplici , io credo che non siamo depressi e non siamo esseri borderline che navigano nel caos e rimangono sempre uguali .Siamo pieni di risorse , e abbiamo parti vive che a volte non accettiamo .
Possiamo iniziare a guardare tutte le nostre parti, ascoltarle come sono e capire le funzioni utili che hanno avuto per noi , e che possono avere oggi.
Tutte le parti che abbiamo , sono le benvenute.
Sono disponibile anche on line.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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20 MAG 2023

Buongiorno mi spiace molto della situazione che presenti.
Potresti fare dei colloqui online con uno psicoterapeuta.
Non aver paura dello psicoterapeuta, noi aiutiamo, senza giudicare nessuno
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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20 MAG 2023

Gentile Utente,
capisco i suoi timori, "scoprirci" a volte può far paura, tuttavia un piccolo passo lo ha già fatto, ha raccontato di sè su questa piattaforma, nascondendosi dietro una tastiera, quindi ora il mio suggerimento è questo: faccia solo un altro piccolissimo passo, contatti un professionista, chieda solo informazioni ed eventualmente faccia solo una chiamata per capire meglio cosa significa entrare in contatto con un professionista, a prescindere se poi fisserà o meno un vero e proprio appuntamento. Butti giù una paura alla volta, a piccoli passi, ma concreti. Si dia i suoi tempi, senza fretta, ma senza sosta.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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20 MAG 2023

Gentile utente,

non posso fare a meno di invitarla a trovare il coraggio di parlare con un professionista della salute psicologico del suo disagio. Noi possiamo solamente cercare di rassicurarla del fatto che la maggioranza della popolazione che soffre di problematiche di questo tipo ha la tendenza a non chiedere aiuto poiché si sente senza speranza e non crede che qualcuno sia in grado di fornirgli un aiuto concreto. Questo perchè disagi di questo tipo sono vissuti dall'individuo come "costituzionali". Come se fossero un destino al quale non ci si può ribellare. Infondo percepiamo come reale ciò che proviamo e solitamente non riusciamo a trovare un momento nella vita in cui non ci siamo sentiti così.
Inoltre mi sento anche di dirle che i test di personalità autosomministrati sono utili ed orientativi, ma al fine di una diagnosi vera e propria devono essere accompagnati da una batteria di test più ricchi e soprattutto dall'apporto del professionista.
Infondo se abbiamo un problema medico è socialmente più accettabile andare a chiedere aiuto dal medico, e dovrebbe essere così anche per quanto riguardo i problemi psicologici.
Per vincere lo stigma della salute mentale tanto è stato fatto e tanto ancora deve esserlo.
Le auguro buona fortuna.

Dott.ssa Carolina Giangrandi Psicologo a Ladispoli

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20 MAG 2023

Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Capisco che stai vivendo un periodo molto difficile e che hai paura di affrontare la possibilità di avere un problema più grave. Vorrei rassicurarti dicendoti che cercare aiuto professionale è un passo coraggioso e importante verso il tuo benessere emotivo. Basandomi sulle informazioni che hai fornito, sembra che tu stia attraversando una serie di sfide emotive, relazionali e comportamentali significative. L'incapacità di mantenere rapporti duraturi e l'utilizzo dell'alcol come meccanismo di fronte alle difficoltà potrebbero indicare la presenza di un disagio sottostante. È positivo che tu sia consapevole della situazione e che riconosca la necessità di un supporto professionale. Rivolgersi a uno psicologo può essere estremamente utile nel comprendere meglio le tue esperienze, esplorare i modelli di pensiero e comportamento che possono contribuire ai tuoi problemi attuali, nonché sviluppare strategie per superare le difficoltà che stai affrontando. Uno specialista sarà in grado di fornirti un ambiente sicuro e privato in cui esprimerti liberamente e lavorare insieme a te per identificare le tue risorse interne e costruire nuove competenze di fronte alle sfide che incontri. La paura e l'ansia di affrontare questi problemi sono comprensibili, ma ricorda che gli psicologi sono professionisti che hanno esperienza nell'aiutare le persone ad affrontare queste situazioni. Saranno in grado di guidarti attraverso il processo terapeutico e fornirti lo spazio e il sostegno necessari per esplorare le tue preoccupazioni in modo sicuro e rispettoso. Ti incoraggio a superare la paura di affrontare queste questioni e a cercare un professionista qualificato con cui parlare. Prenditi cura di te stessa e sappi che la ricerca di aiuto è un passo importante verso il benessere e la crescita personale.
Per tutte le altre informazioni e domande mi trovi online.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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