Sedute individuali nella terapia di coppia

Inviata da Elisag · 20 mag 2019 Terapia di coppia

Buongiorno,
io e il mio compagno seguiamo da qualche mese una terapia di coppia. Fin'ora abbiamo sempre incontrato lo psicologo insieme, e abbiamo una chat in comune in cui decidiamo gli orari e i luoghi di incontro. Dopo l'ultima seduta però lo psicologo ha scritto in privato al mio compagno proponendogli una seduta individuale dal momento che lo ha visto molto turbato nell'ultima seduta.
Vorrei capire se è un iter normale e professionalmente corretto proporre questa cosa ad un solo membro della coppia senza parlarne con l'altro da parte di uno psicologo.
Grazie mille

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Miglior risposta 21 MAG 2019

Nella terapia di coppia normalmente si evita di fare sedute individuali , ma se questo accade è bene parlarne con il terapeuta , per cercare di capire cosa sta accadendo. Dr di persio

Dott.ssa Marisa Di Persio Psicologo a Pescara

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21 MAG 2019

Buongiorno Elisag, sinceramente, non credo che, nel nostro Codice Deontologico (ma non sono sicuro, potrei ricordare male, anche se non credo) ci sia un divieto espresso di chiamare in terapia singola uno dei due componenti della coppia. Detto ciò, questa modalità non mi trova assolutamente d'accordo. Quando ho in terapia una coppia, già dalla prima seduta chiarisco che, a parte casi molto particolari (malattia importante di uno dei due, abbandono improvviso e rescissione del rapporto tra loro due, etc.) non li vedrò mai singolarmente. Se uno dei due si presenta, all'appuntamento, prima dell'altro (sta parcheggiando, siamo separati e non so i suoi orari, etc.), non entra finché non sopraggiunge anche l'altro. Insomma, preservare un setting di coppia in una terapia di coppia è fondamentale. Personalmente, non vedo singolarmente neanche per una seduta anche se l'altro è d'accordo e, per es., non può essere presente per motivi di lavoro. Già le dinamiche della coppia terapeuta-paziente sono complesse, figuriamoci se aggiungiamo un elemento in più. Se fossi in lei, chiederei al collega la motivazione di questa scelta e poi decide se ne ha compreso il senso oppure no. A questo punto, potrà riflettere se continuare con il collega ma con condizioni differenti da rispettare (ciascuno dei tre, ovviamente) o se rivolgersi ad altri.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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21 MAG 2019

Buongiorno,
Lo psicoterapeuta della coppia è comunque autorizzato a fare la richiesta di vedere individualmente uno o l'altra, come nel vostro caso nel quale avrà sicuramente riscontrato la necessità di verificare qualche aspetto da riequilibrare .. Solo che il modo più corretto, a mio avviso, sarebbe quello di farlo sapere ad entrambi nel corso della seduta precedente. Ribadisco che non è un errore, però vale la pena di dirlo direttamente a lui, giusto per sciogliere un "nodo" che potrebbe influire come un'ombra sulla relazione terapeutica in corso. Resto comunque a disposizione per eventuali approfondimenti.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa psicoterapeuta in Milano

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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21 MAG 2019

Gentile Elisa, non ci sono protocolli standard in terapia di coppia, il terapeuta fa ciò che ritiene più funzionale per la coppia.
Tuttavia, se questo suo comportamento l'ha in qualche modo turbata (perché si è sentita esclusa? Ignorata?) è molto importante che glie lo faccia presente. La psicoterapia non è come andare dal medico; se un medico fa una manovra dolorosa ma necessaria si tende a stringere i denti e prenderla per buona. In psicoterapia è diverso. Se il terapeuta fa qualcosa che fa star male, è necessario farlo presente. Non perché necessariamente il terapeuta abbia sbagliato ma perché è necessario comprendere il senso soggettivo (per il paziente) di quella azione. Se un'azione non facilita allora non serve. Però è importante che i pazienti lo facciano presente. Un saluto. Luisa

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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