Impossibile terapia individuale e di coppia

Buongiorno,
Vi scrivo perché sto attraversando un periodo davvero molto difficile e buio, sul quale non mi soffermerò in maniera dettagliata in questo contesto perché la questione che mi preme di più è un'altra, che aggiunge tra l'altro benzina sul fuoco.
Da anni conosco la mia psicoterapeuta, con la quale ho fatto prima un percorso di un paio di anni, anni fa, per un disturbo che mi ha diagnosticato e che insieme abbiamo trattato con risultati positivi. Dopo anni sono nuovamente tornata da lei specialmente negli ultimi mesi, quando sono tornate dinamiche del disturbo perché ho vissuto cose non in sintonia con le mie esigenze. Quindi ho finora portato avanti il percorso con lei. In concomitanza si è presentata una forte crisi di coppia. Trovando difficoltà nella gestione di questa cosa, anche perché io e il mio fidanzato stiamo avendo problemi di comunicazione e stiamo affrontando argomenti un po' delicati, ho proposto al mio ragazzo di rivolgerci a un terapeuta di coppia (trovando un'altra terapeuta, che non fosse la mia) dando per scontato che io potessi continuare con il mio percorso individuale in concomitanza. Il mio ragazzo ha (stranamente) accettato e così ho prenotato una consulenza. Ho comunicato questa cosa alla mia psicoterapeuta la quale ha però detto che se iniziamo un percorso di terapia di coppia, dovremo interrompere questo individuale. Io sono rimasta spiazzata perché non ero pronta assolutamente a questo e non sono assolutamente pronta a concludere questo percorso perché non lo ritengo risolto, ho altre cose di cui parlare, anche questioni mie prettamente personali che ho accantonato perché in questo momento l'argomento più pregnante era quello della coppia... ma lei ha detto che purtroppo deontologicamente non è possibile perche i due percorsi entrerebbero in conflitto e non sarebbe giusto neanche nei miei confronti perché magari tornata dai colloqui di coppia poi andrei con lei a elaborare ciò che è emerso, perché ha detto che anche nel caso della terapia di coppia il terapeuta prenderebbe in considerazione anche i problemi personali dell'individuo. Sì, ma di certo non potrò utilizzare come mio spazio quello della terapia di coppia, affrontando quelli che sono i miei problemi e basta, giusto?
Mi sento in questo momento così difficile per me di dover accettare una chiusura brusca di un percorso, senza averlo neanche programmato. Lei mi ha detto che o continuo la mia terapia mettendo da parte quella di coppia adesso, o inizio appunto quella di coppia con l'altra terapeuta interrompendo la mia o potremmo iniziare quella di coppia con lei. Questa ultima opzione non mi convince in primis perché il mio ragazzo preferisce iniziare con una terapeuta che non conosce nessuno dei due e poi perche per me quello spazio ha sempre rappresentato uno spazio mio, dove non so se introdurrei così facilmente la terapia di coppia. Un conto è includere in un paio di colloqui il partner, un altro è che la mia terapeuta diventi quella di coppia. Ho provato a spiegarle che appunto pensavo che i due percorsi avessero finalità diverse e che quindi potessero essere mandati avanti in parallelo, ma lei dice che non si può fare e quindi ora mi trovo a dover fare una scelta e a rinunciare al mio percorso individuale per poter intraprendere quello di coppia, quando avrei preferito che fossero possibili entrambi... con lei, una volta presa la decisione (che per ora protende per affidarsi all'altra terapeuta per la coppia), dovremo fare una o un paio di sedute conclusive. Ma io non riesco ad accettare questa cosa che mi fa stare molto male...proprio in un momento in cui speravo di poter continuare ad avere il suo supporto. Non capisco se ho sbagliato in qualcosa, se mi sono comportata male e se effettivamente è come dice lei... grazie per eventuali risposte