Ricostruire una storia è una causa persa?
Quasi 7 mesi fa ho chiuso la prima storia della mia vita lunga 9 anni, il mio primo amore. La goccia fu un litigio, io ero nervosa e alzai i toni, lui si innervosì e cominciò ad offendere. Ovviamente le cose non andavano bene silenziosamente da tempo, ammetto anche le mie colpe, poi un mio problema di forte ansia ci ha messo il suo nel rendere la nostra vita una routine monotona e limitante, facevamo sempre le stesse cose, stesse strade, stessi orari, per il mio disturbo di ansia. Penso che la storia fosse peggiorata dal 2020. Sette mesi fa la rabbia mi ha fatta andare avanti, mi ha incuriosita di altro, sembrava che fossi un'altra persona, come una bimba curiosa ma un po' spaesata. Da qualche mese, però, ho un senso di tristezza e malinconia che mi soffoca quasi. Ho avuto modo di risentirlo, ci siamo visti una volta perché gliel ho chiesto (lui felice con le speranze di un ritorno). Ho notato che parto con le buone ma poi parto rabbiosa, anche verso le esperienze intime che lui ha avuto dopo di me, liberissimo ovviamente, forse sarà gelosia. Beh diciamo che da parte sua dire ad una ragazza conosciuta da pochi giorni la parola ti amo non è stato il massimo, mi ha molto ferita, oltre l'idea di lui in altri rapporti sessuali (mi ha confessato tutto lui). Il punto è che, siccome mi sento in colpa per come sono andate le cose, anche a causa mia che le ho lasciate scorrere senza contribuire a rimediare, ho paura che me ne possa pentire in futuro, quando sarebbe troppo tardi tornare indietro. In questo momento ho paura di qualsiasi passo. Ci sono dei lati di lui che non mi piacciono e non stimo da qualche tempo, prima non li notavo. Al tempo stesso ci sono lati che apprezzo. La mia inesperienza, essendo stato il mio unico uomo, non mi aiuta. È come se il desiderio di tornare con lui ci fosse ma a patto che anche lui sia un uomo diverso. Io ho riflettuto su ciò che mancava da parte mia nei suoi riguardi. Il punto è che se lui fosse lo stesso di 7 mesi fa, e io una persona diversa, non servirebbe comunque a niente e staremmo male di nuovo, perché io ritornerei insoddisfatta con i miei atteggiamenti sbagliati. Non so che fare, sulla base delle vostre esperienze, gentili dottori, pensate che ci possano essere casi in cui tornare indietro possa rivelarsi positivo?Una mia grande paura è di tornare indietro, provarci e poi, se andasse male, riaffrontare di nuovo tutto ciò che ho passato e passo da 7 mesi, il primo mese è stato un inferno. Non so, forse adesso sarei più forte, perché è qualcosa che ho già vissuto?Ma al di là di questo non vorrei recare danni sia a me stessa che all'altro. Vorrei avere più consapevolezza, stare in questo loop di pensieri non mi sta facendo bene, vorrei saper agire che sia in un modo o in un altro ma sembra proprio che non ci riesca. Avreste delle domande da farmi porre a me stessa che potrebbero aiutarmi a riflettere e a venirne a capo?Ve ne sarei grata, anche se fosse un minimo per farmi riflettere un po' di più.