Buongiorno,
vi racconto la mia storia in breve...dopo una lunga relazione di oltre 15 anni con una Donna, relazione iniziata quando avevamo 17 anni e è terminata in questo periodo, relazione più che voluta negli anni e nella quale abbiamo costruito tanto, una famiglia con un figlio cercatissimo per più di 2 anni, episodi psicologici gravi suoi, nei quali le sono stato accanto e cercato di darle supporto sempre, fino alla sua uscita dal problema, relazione nella quale ci sono stati diversi problemi ma anche cose bellissime e ricordi fantastici, relazione nella quale ci siamo davvero amati (io la amo ancora tanto).
il problema fondamentale è stato di entrambi, a partire da un certo punto della nostra relazione è come se avessimo smesso di "comunicare" e con l'arrivo di un figlio poi le cose sono andate a peggiorare. Lei si è sentita negli anni trascurata a livello fisico (c'è stato per anni questo problema) e ad un certo punto ha detto basta.
Lei sta facendo un percorso psicologico in questo momento, ed ho notato che legge un libro su come uscire dalla dipendenza affettiva.
mi ha fatto capire però che il problema deriva dall'infanzia e che non sono stati comportamenti miei a infilarla in quel tunnel.
in questo caso potrebbe essere veritiero un suo ritorno dopo un'eventuale guarigione dalla dipendenza affettiva oppure è assolutamente una cosa da escludere?
io sono una persona abbastanza centrata, so bene restare da solo, so "vivere" anche senza di lei anche se, credo sia normale, vorrei tanto poter ricostruire un nuovo rapporto centrato su nuovissime condizioni.
secondo voi è un'idea plausibile oppure non ci sarà mai una possibilità di rilegarci in qualche modo?
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3 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno,
La ringrazio per aver scelto di condividere la sua storia, nonostante il dolore e la fatica che emerge dalle sue parole: non è mai facile riuscire a mantenere alto il benessere all'interno di una relazione, soprattutto in seguito alla nascita del primo figlio che sicuramente regala numerose gioie, prima fra tutte quella di diventare genitori, ma contemporaneamente si presenta come un periodo difficile per la coppia che deve riuscire ad attuare cambiamenti necessari a garantire un'adeguata accoglienza al nuovo arrivato, garantendo un adeguato percorso di crescita e sviluppo. É importante continuare a coltivare anche la relazione di coppia, senza dimenticare che oltre ad essere genitori, si è anche coniugi. Non si può dare su due piedi una risposta ai suoi dubbi, ma si potrebbe optare per una terapia di coppia che permetta ad entrambi di comprendere il punto di vista dell'altro, attivando risorse necessarie per capire le proprie e altrui mancanze e attuare soluzioni per colmarle, in maniera tale da offrire al bambino un ambiente di crescita ottimale, reagendo adeguatamente ai vari conflitti di coppia. Altrimenti si potrebbe pensare anche ad una terapia individuale che attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale le permetta di capire cosa si nasconde dietro i suoi atteggiamenti e comportamenti, cercando e attivando risorse necessarie al raggiungimento del proprio benessere.
Resto disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi