Relazione tossica di 12 anni, non riesco a uscirne

Salve,
Sono una ragazza di 28 anni, vivo all’estero da 8 con il mio ragazzo (32 anni) ma stiamo insieme da 12. Io avevo 16 anni quando mi sono innamorata, follemente. Rinunciavo praticamente a qualsiasi cosa pur di stare con lui e in quei momenti a me piaceva l’amore pazzo che avevamo l’uno per l’altra. Purtroppo però gli abusi sono iniziati dopo un anno che stavamo insieme. Per farla breve, lui è una persona che a volte non riesce a gestire la sue emozioni, perde il controllo facilmente anche per piccole problematiche o per stupidaggini. Esempio: giorni fa sono andata con alcuni miei colleghi a bere una birra ed era l’ultimo giorno di lavoro di una mia cara collega e ci tenevo ad andare. Volevo mettermi una gonna, ma lui mi dice: per quale motivo devi indossare una gonna quando non ci sono io? Allora per evitare discussioni inutili gli dico che metterò dei pantaloni. Quando poi si è fatta ora di prepararmi e stavo per andare a fare la doccia, lui mi chiede se mi sto andando a depilare.. io gli dico si perché? Lui mi risponde così: sei una proprio una p***** allora!
Episodi del genere si presentano ogni volta che io ho il desiderio di uscire (senza di lui) e capita poco perché esco molto poco, sapendo che ogni volta che torno a casa dopo un’uscita lui sta con il muso, respinge i miei baci e abbracci perché è “offeso”. Purtroppo ci sono stati alcuni episodi di violenza, verbale e fisica. Non ho mai avuto il coraggio di parlarne perché mi sento stupida, non voglio apparire una debole agli occhi delle persone così non rivelo mai nulla della mia relazione e di come mi tratta. Il fatto è che lui è un ragazzo amorevole, quando.. faccio quello che mi dice e le cose vanno come le vuole lui. Ma ogni volta che io voglio fare qualcosa per conto mio senza di lui, si trasforma… diventa paranoico, ossessivo.. è arrivato al punto di venire a spiarmi dopo il lavoro mentre bevevo con dei colleghi, da quella volta, continua ad accusarmi di avere un altro, che mi piace quel collega con cui parlavo, che dovrei dire la verità che mi sono innamorata di un altro (non è così). Mi offende, mi accusa di fare cose che non faccio, da anni ormai… la mia relazione ha preso una brutta piega e ne sono consapevole ma.. non riesco a separarmi da lui. Non riesco a concepire l’idea di lasciarlo, di vivere una vita da sola, pur sapendo che da sola potrei fare, dire e vestire come mi pare. Ho paura della solitudine, ho paura perché vivo da sola all’estero e lui qui è l’unica persona che ho, con cui sono praticamente cresciuta. Ho paura di soffrire o di pentirmi di averlo lasciato e voler tornare indietro (come è già successo). Ho provato a chiedergli di separarci qualche giorno, con la scusa che io vado a trovare la mia famiglia in Italia, ma senza di lui. Non lo accetta, dice sempre che non è una cosa normale stare separati in una relazione di 12 anni e che se voglio questo allora ci dobbiamo lasciare perché con lui è o stai con me o è finita, non esistono pause di riflessione. Mi ha già detto che se prendo questa “pausa” per poi ritornare insieme, lui non ci sarà più. Mi sento intrappolata. Non so cosa fare… lo amo ma lo odio allo stesso tempo. È un rapporto malato, ma non riesco a capire, forse mi piace essere trattata così? Forse è giusto continuare a rinunciare ad altre cose per stare con lui? Sto sempre con la speranza che lui cambi, ogni volta che lui mi dice che cambierà io gli credo perché lo amo e voglio stare con lui, ma stare bene. Sento che sono arrivata a quel punto della mia vita dove qualcosa deve cambiare, ma non riesco a scegliere. Per ora vivo con lui come se fossimo coinquilini perché da quella sera che sono uscita non ci baciamo, a stento parliamo. L’unica cosa che mi ha detto è stata ieri notte mentre stavo cercando di dormire: perché non mi dici la verità? Perché non lo ammetti che ti piace un altro?
Ma la verità è che io non voglio nessuno, continuo a ripeterlo ma non vengo mai creduta. Credo di essere arrivata al limite. Però perché non riesco a separarmi da lui? Nonostante io so che sia la cosa giusta da fare? Perché questa paura di rimanere sola, non saper cosa fare, trovare un’altra casa, traslocare da sola, tornare a casa e non avere lui che mi abbraccia (quando non è offeso) mi fa sentire così male, da pensare che forse una volta finita questa relazione, me ne pentirò amaramente e soffrirò da morire. La morte di mio padre mi ha distrutta, non so se riuscirei ad affrontare anche questa “perdita”. Mi sento persa, senza via d’uscita. Ho pensieri brutti su di me, sulla mia vita, l’unica cosa che so è che non sono felice in questo momento. Ho bisogno di aiuto!