Relazione sentimentale con collega più matura. Cosa fare?
Buongiorno dottori,
sono un giovane docente di materie letterarie che da un paio di mesi ha cominciato a frequentare assiduamente una collega nubile di 60 anni (io ne ho 35), inizialmente per un legame di amicizia. Dapprima le ho dato appuntamento per pregare insieme e frequentare il Rinnovamento dello Spirito, poi una sera, dopo il consueto incontro, le ho dato, ricambiato, un'abbondante razione di coccole nella sua autovettura. Lei mi ha fatto sentire profondamente accolto e amato. Questo inebriante scambio di effusioni si è ripetuto anche in altre occasioni. Poi lei ha cominciato a parlare di futuro, di matrimonio e io le ho consigliato di vivere la relazione al presente, qui e ora, per non compromettere il futuro, parlandoci in modo sincero e leale. Credo che la relazione via via cambi e che passato l'innamoramento si veda la persona così come è e a quel punto bisogna vedere se si riesce a crescere insieme e ad avere un progetto chiaro di vita insieme. Alcuni sacerdoti da me interpellati, i miei familiari più stretti e persino un'amica psicologa mi hanno invitato a interrompere la relazione, dato che la collega ha sempre paura di essere abbandonata, gestisce con difficoltà le relazioni interpersonali sul lavoro, è impulsiva (fa anche la leonessa da tastiera su Facebook) e guadagna netto ma vive lordo (mi ha chiesto persino un piccolo prestito, dato che spende molto). A detta dell'amica psicologa, che la conosce, probabilmente è affetta da disturbo borderline di personalità. Vivo la situazione con molta ansia e turbamento (ho le palpitazioni e sono teso come una corda di violino). Attualmente la collega è in vacanza in Sicilia. Pertanto vorrei attendere il suo ritorno per parlarle con schiettezza, dato che non vedo un progetto di vita insieme e non guardo nella stessa direzione come fanno gli innamorati. Però è un odi et amo, perché penso sovente a lei e ho anche timore di perderla, almeno come amica. Come mi consigliereste di agire? Con mille ringraziamenti.