Relazione madre fidanzato
Salve, ho 35 anni e sto da 4 anni con un ragazzo che amo. Da sempre non mi sono sentita accolta favorevolmente da sua madre, e di riflesso le occasioni di ritrovo familiari hanno iniziato a suscitare in me disagio e evitamento. Sono entrata in una spirale per cui meno mi sento apprezzata più risulto difficile da apprezzare.
Dopo un paio di anni dall’inizio della nostra storia ho avuto il coraggio di parlare col mio ragazzo, manifestandogli le mie sensazioni (es. fastidio e senso di colpa di entrambi se pianificavamo vacanze “rubando tempo libero” da dedicare alla sua famiglia, mio senso di colpa per essere la causa di una revisione delle sue priorità data anche la distanza da casa perché é venuto a vivere con me…). All’inizio lui ha detto che non aveva questa impressione, col tempo e l’aiuto di uno psicologo ha iniziato a riuscire ad ammettere che c’è un problema. Insieme a tutto questo, il mio ragazzo soffre - da sempre a detta sua - di problemi sessuali (perdita di erezione e anorgasmia) e ho capito che le cose potrebbero essere legate.
Sono una persona dal carattere forte perciò questa situazione inizia a starmi stretta (vengo da una famiglia molto diversa dove anzi c’è fin troppa indipendenza) soprattutto perché ormai influenza la stabilità della nostra relazione. Sento del rancore per tutti gli episodi spiacevoli che ho vissuto a causa di questa sua problematica e non riesco ad andare avanti, ma anzi spesso recrimino di aver “sopportato”. Il mio però non é un vezzo di principio, ma una cosa che mi causa grande disagio e sofferenza (non é bello sapere di avere la madre del ragazzo che si ama come detrattrice invece che come supporter). Mi piacerebbe sentirmi apprezzata per quello che sono e che siamo come coppia. Sento che la nostra relazione potrebbe finire a causa di questo, e sarebbe per me un grande dolore.