Relazione e amicizia.

Inviata da Anonimo · 13 lug 2022 Terapia di coppia

Buonasera, sono una ragazza di venti anni e ho un problema con il mio migliore amico, Marco. Lo conosco da quasi otto anni e, come è logico, il nostro rapporto si è consolidato in tutto questo tempo. Un paio di anni fa mi ha detto esplicitamente di essere innamorato di me, ma io uscivo da una relazione di tre anni, finita abbastanza male, e non avevo la minima intenzione di intraprendere una relazione seria con una persona che mi sta così tanto a cuore, dovendo ancora dimenticarmi della precedente. Tuttavia, conobbi un ragazzo, Davide, due anni fa, dopo circa sei mesi dalla mia precedente relazione e intrapresi una conoscenza con lui, che durò quasi un anno. Mi trovavo bene con Davide, però sapevo che la nostra sarebbe stata una relazione che non sarebbe potuta durare più di quanto effettivamente successe. Avevamo opinioni molto divergenti sul futuro, ma avevamo chimica e interessi in comune, e, soprattutto, non mi annoiava. C’era un “ma” in tutto questo: non ne ero davvero innamorata e non mi sentivo davvero amata. Sembrava, e penso sia stato così, che questa relazione fosse nata solo perché sapevo che non sarebbe durata, perché era superficiale, esattamente come sarebbe dovuta essere dopo la mia relazione passata che, in un certo senso, mi aveva lasciato la paura dell’abbandono e la paura di poter davvero dedicarmi nuovamente ad una persona, lasciarmi andare e amare. Quando, col passare dei mesi, mi resi conto di questa realtà, presi anche consapevolezza di me stessa e di quello che volevo. “Guarire” dalla mia vecchia relazione mi fece capire di poter davvero, forse, “amare” di nuovo e incominciai a provare dei sentimenti per il mio migliore amico, Marco. Ovviamente smisi di frequentare Davide, e dopo alcuni mesi mi feci avanti con Marco, esprimendogli quello che provavo. Lui era ancora innamorato di me perciò provammo a stare insieme. La situazione era un po’ complicata però: eravamo sempre e solo stati migliori amici; lui non aveva mai avuto una relazione prima di me e alcuni suoi atteggiamenti mi sembravano molto immaturi e anche possessivi. Per questo motivo, in modo molto schietto, gli ho parlato di cosa secondo me non andasse, ma lui sembrava non accorgersi di quanto fosse opprimente. Ho dovuto per forza di cose allontanarmi anche da lui, ma era pronto a dimostrarmi di aver capito quanto immaturi fossero certi suoi comportamenti e di poterli cambiare. Ad oggi la situazione sembra essersi stabilizzata, lui ha davvero cambiato alcuni atteggiamenti oggettivamente sbagliati, ma c’è qualcosa che mi blocca dallo stare con lui e non capisco cosa effettivamente possa essere. Io mi trovo molto bene ma è come se, anche aggiustando quei comportamenti di cui ho parlato, mi sentissi sempre oppressa da Marco. Forse il problema è che mi faccio molte domande su cosa sia l’amore e su cosa effettivamente provo per lui, piuttosto che lasciarmi andare e provare a vivere la relazione. Sono due principalmente le mie ansie: il fatto che lui mi abbia già detto che mi ama e il fatto che io non sappia come rispondere a questa affermazione. La maggior parte delle volte evito di pensare a questo “problema”, forse perché non voglio effettivamente affrontarlo, ma allo stesso tempo mi sento in colpa a lasciare Marco sulle spine. Mi conosce, sa quanto rimugino sulle cose, ma ormai è passato un anno e, nonostante non stiamo insieme, mi rendo conto di dare segnali contrastanti. Ho spesso voglia di vederlo, di stare con lui, ma quando penso di dover rendere conto in modo serio e costante ad un’altra persona in una relazione stabile mi viene il panico e lascio perdere l’attrazione e l’affetto che provo per Marco (con questo non intendo dire che preferisco rapporti occasionali, ma solo che non riesco a pensare di dovermi impegnare con qualcuno, perciò piuttosto che frequentare Marco in modo serio o altri in modo superficiale, non faccio nessuna delle due cose). Il mio dubbio è se questa sensazione che provo sia causata dalla mia paura di impegnarmi di nuovo o da un sentimento poco forte che provo nei confronti di Marco (di cui sono gelosa comunque e che voglio vedere spesso). Mi capita di pensare che dovrei frequentare altre persone per capire se effettivamente potrei provare un sentimento più forte, ma ogni volta che ne ho l’occasione rifiuto perché penso a Marco, e anche perché, in un certo senso, diverrebbero come dei secondi Davide. Vi ringrazio per il vostro tempo

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Miglior risposta 10 AGO 2023

Buongiorno

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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14 LUG 2022

Cara Maddalena,
spesso nelle relazioni si procede con ritmi diversi e questo accade soprattutto quando, all'interno della coppia, uno dei due prova dei forti sentimenti già da prima dell'instaurarsi della relazione romantica, come nel suo caso, e questo può spaventare e farci nascere mille dubbi. È quindi importante che lei esplori le sue fantasie, le sue aspettative, i suoi pensieri e le sue emozioni riguardanti le relazioni di coppia che contribuiscono a quel vissuto di essere "bloccata" e al suo senso di confusione e di indecisione.
Rimango a sua disposizione.
Cordialmente,
Dott. James Dawe

James Dawe Psicologo a Latina

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14 LUG 2022

Salve Maddalena, penso che lei faccia tantissima fatica a "pensare e ripensare" quale sia la cosa giusta da fare. L'affetto e l'amore che si prova per una persona purtroppo ci mette nella condizione di non poter "testare prima di provare", questo potrebbe bloccare al punto di non riuscire a vivere le emozioni.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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14 LUG 2022

Gentile Maddalena,
credo che ci siano due aspetti che debbano essere considerati. Il primo è che probabilmente, come lei stessa ha scritto, la sua precedente relazione, finita 3 anni fa, ha lasciato molte questioni aperte e un atteggiamento difensivo verso le relazioni. Ha il timore di di soffrire nuovamente per la fine di una futura relazione in cui si è lasciata andare.
Credo pertanto che sarebbe opportuno lavorare sulla relazione precedente, sulle modalità della sua conclusione, al fine di sviluppare competenze per vivere eventuali separazioni con la giusta sofferenza, che però non diventi l'ostacolo per coinvolgersi in altre.
L'altro aspetto è quello legato alla relazione con Marco. Diciamo subito che ogni relazione sentimentale per crescere ha bisogno di libertà e spontaneità. Il possesso e i doveri smorzano i sentimenti che per natura non possono essere forzati.
Inoltre, c'è da dire che visto che siete amici da otto anni, immagino che ne abbia una conoscenza molto approfondita, di conseguenza tutta la fase della scoperta e dell'incertezza tipica dell'innamoramento è mancata.
Quello che le posso suggerire è di stare in contatto con se stessa, ascoltare i suoi sentimenti e le emozioni. Non forzi mai dei comportamenti, se sente il desiderio di stare con questo ragazzo lo faccia, ma si prenda anche i suoi spazi. Viva la sua vita: amici, lavoro, interessi, ecc. Solo nel vuoto dell'assenza momentanea di una persona si può sperimentare la mancanza e il desiderio. Le relazioni che funzionano sono quelle in cui il legame viene percepito solido e stabile, anche nella distanza fisica. Nel pensarsi mentre si fanno anche altre cose o si incontrano altre persone.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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14 LUG 2022

Salve Maddalena, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa scelta possa essere importante per lei ed impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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14 LUG 2022

Buongiorno Maddalena

A volte le relazioni del nostro passato hanno un peso così grande da bloccarci e non permetterci di andare avanti. Il tuo dubbio forse non ha una sola risposta, forse questa tua paura ha tante piccole motivazioni e bisogna capire quali esse siano.
Rimango a disposizione, anche online

Cordialmente

Elisabetta Stucchi

Dott.ssa Elisabetta Stucchi Psicologo a Cambiago

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