Buongiorno,
sto vivendo una relazione di amicizia con il mio ex che mi fa soffrire, ma non riesco a interrompere. Io ero sposata e lui non se la sentiva di affrontare una situazione così complessa; lui diceva anche che dovevamo smettere di fare sesso, perché era troppo coinvolgente e il livello di intimità tra noi esplodeva. Premetto che, oltre a questo tipo di intimità fisica, c'era e c'è una forte intimità psicologica, di testa, tra noi. Lui, a un anno dalla rottura, continua a cercarmi, nonostante mi abbia sostituita poco dopo con una donna che ora sta per sposare: lei è giovane, nubile e ricca, tutte caratteristiche che io non ho e che per lui invece sono importanti. I primi mesi ho risposto alle sue chiamate, provando ad essergli amica, poi ho visto che soffrivo e ho avuto un atteggiamento più distaccato, ci siamo sentiti meno (veramente ha sempre e solo chiamato lui...) ma nell'ultimo mese ci siamo ancora di più riavvicinati e lui continua a dirmi che mi vuole bene, che sono sempre presente e vicina a lui. Parliamo molto al telefono, lui si confida, cerca sostegno da me, mi cerca sento che ha bisogno proprio di parlare con me. Ma da quando mi ha lasciata non ha più voluto incontrarmi, come avesse paura di cadere di nuovo in una storia. Cosa devo fare? Io sto vivendo nella speranza che lui torni, proprio perché sento che da parte sua c'è un sentimento nei miei confronti: non è solo amicizia, evita di vedermi anche perché ha paura di riprovare quella irresistibile attrazione fisica che c'era fin dalla prima volta che ci siamo visti e alla quale, essendo io sposata, avevamo cercato di resistere. C'è, ripeto, una forte intimità "di testa" che affiancata a una forte complicità anche fisica, crea un legame forte... amore?
Quanto al mio matrimonio, continuo per la mia famiglia, c'è tanto affetto, ma l'amore non c'è più e il sesso con mio marito è diventato un obbligo per me, mi infastidisce anche una sua carezza anche se gli voglio un bene enorme e so che sto sbagliando, è tutto sbagliato.
Ma come soffocare dei sentimenti che dopo un anno si ostinano a emergere? Relazioni come quella che ho con il mio ex sono comuni? Come gestirle? Grazie
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21 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente,
non deve essere semplice gestire il carico di emozioni che descrive.
Emozioni sue interne che si generano nella relazione dentro di se e nell'incontro con l'Altro.
Emozioni che non vanno soffocate quanto piuttosto elaborate, espresse, sviscerate nella loro complessità..nel rispetto suo ma anche della sua Famiglia.
Non sottovaluti la portata di quanto sta vivendo.
Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Saluti,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara, Dott.ssa Sonia Simeoli
20 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Luisa,
sicuramente relazioni come quella che lei ha con il suo ex sono molto comuni e spesso, più che cerchiamo di soffocarne il desiderio, più che queste sembrano diventare irresistibili, travolgenti e irrinunciabili.
Da questo messaggio si evince che questo rapporto che lei mi descrive non sia solo fisico ma anche, e soprattutto, "di testa": mi sembra di capire che vi sia un'intimità intellettiva e spirituale che vi avvicina e che vi rende attratti l'un l'altra nonostante tutto.
Ovviamente, per quanto riguarda il suo matrimonio, cercare di forzarsi a portare avanti una relazione (considerando anche e soprattutto la sfera sessuale), può portare soltanto ad un blocco e ad un rifiuto da parte sua che a questo punto diviene più che comprensibile.
Il quesito che le pongo è quindi questo: "Cosa cerca lei in tutto questo? Un modo per gestire entrambe le relazioni o una scelta?".
Noi psicologi non siamo tenuti a dare consigli in merito, pertanto il nostro lavoro è quello di cercare insieme al paziente, di fare chiarezza su cos'è che lo spinge a portare avanti dinamiche relazionali disfunzionali e/o comunque ripetitive. In questo caso ci sarebbe da capire un po' meglio le origini di questa passione nel suo ex e come, nonostante la rottura con lui nel passato, questa relazione si sia continuata a perpetuare nel corso del tempo, nonostante i cambi di vita e di partner.
Resto a disposizione in caso volesse approfondire meglio, alcune dinamiche di sè e delle sue relazioni interpersonali.
20 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Luisa cara,
le tue parole, la tua storia.. veicolano tutta la profondità e intensità di sentimenti che oggi ti impediscono di vivere con naturalezza il rapporto con tuo marito e con questa persona a te tanto cara. Permettimi di dire che non c'è nulla di sbagliato, nessuna azione o scelta è discutibile se mossa dalle passioni che ci fermentano dentro. Il punto è agire in virtù di una serenità che non possiamo precluderci e se la speranza che oggi custodisci, di un suo ritorno, ti fa sentire irrequieta, agitata.. è necessario che tu ti sieda e ti interroghi su questo sentimento. Non perché necessiti di essere etichettato ma, perché tu possa collocarlo nella tua storia di vita, narrarlo in funzione di un preciso orizzonte di senso. Sono profondamente convinta che, il confronto con un terapeuta attento e gentile ti permetterà di far luce su aspetti che non avevi mai considerato di te e di questa relazione così intimamente significativa tanto da avere maggiore consapevolezza e sicurezza nel padroneggiare le tue scelte sentimentali. L'obiettivo è quello di avvicinarci sempre più ad una vita che sia soddisfacente e in risonanza con ciò che per noi è la felicità.. metterci in ascolto del nostro mondo emotivo, narrarlo, significarlo ne è un primo passo.
Io resto quì, disponibile anche online.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa G. Clarissa
