Relazione con donna fidanzata

Inviata da Rte · 10 mag 2022 Terapia di coppia

Buonasera,
Circa un anno fa è nata una storia con una ragazza, io ho 35 anni lei 23!!!!! Ci conosciamo già da prima ma non era mai scattato nulla. Mi accorgo di piacerle e questa cosa mi fa piacere ma c’è un problema lei è fidanzata da diversi anni ed è stata solamente con lui. Dopo un periodo di flirt ci avviciniamo fino a quando non scatta definitivamente la scintilla. Iniziamo una relazione nascosta che dura tre mesi durante i quali io ovviamente ho molte perplessità che la sua storia sia finita e gliene parlo diverse volte e lei mi assicura che lo è, anche se il mio istinto non mi dava la possibilità di crederle ma decido di farlo di darle fiducia anche per quello che stava facendo mantenere una relazione nascosta rischiando di essere scoperta , entrambi viviamo in un piccolo paese. Lei decide di lasciarlo dopo che io le avevo detto che o lo lascia oppure tra noi era finita . Ma da lì ad un mese accade quello che dentro di me avevo sempre pensato e temuto cioè che la sua storia non era finita , lei vuole chiudere con me perché è chiaro che non possiamo avere una relazione provo a parlarle molte volte anche disperatamente perché ci tengo a lei ho dei sentimenti ma dopo qualche tentennamento la cosa si chiude li . Io reagisco male perché la cosa mi fa soffrire e smetto di parlare e salutarla ,anche se dentro di me penso che non sia del tutto finita. Poco a poco mi sto riprendendo e proprio quando iniziavo a pensare meno a questa cosa lei mi scrive e sono passati solamente due mesi , discutiamo io sono arrabbiato ma dopo la discussione dopo qualche giorno parlo nuovamente con lei con toni più distesi , comprendo la sua situazione e cerco di riavvicinarmi piano senza essere pressante cosa che non sono mai stato , ma lei a comportamenti strani non riesce a essere normale nei miei confronti e questo cosa mi infastidisce visto che lei si era fatta sentire faccio fatica a capirla, passa circa un mese con queste dinamiche lei mi scrive io non le rispondo poi dopo un po’ le mando un messaggio e lei dopo qualche giorno mi chiama , parliamo un ora e mezza al telefono dove le dico le cose che non mi erano piaciute quei comportamenti strani , e lei risponde che se è qui al telefono con me c’è un motivo e che non è il periodo di fare scelte , ci sentiamo i giorni successi scrivendoci per ore poi sparisce non la vedo più e non lo sento più io non le scrivo lei neanche ma preso dallo sconforto dopo un mese e mezzo decido di scriverle mi risponde che non devo aspettare nessuno che devo essere felice a prescindere da lei …. La incontro per strada parliamo mi rifiuta dicendomi che è finita in quel modo che lei è dipendente dal suo fidanzato o ex o non lo so che hanno le loro abitudini che doveva scegliere tra me e lui ma che deve essere sicura al 100 % prima di lasciarlo insomma ci è ritornata insieme.
Questa storia mi ha ferito profondamente e infatti ho iniziato un percorso di terapia che mi sta dando la possibilità di uscirne definitivamente. Ma la domanda è sempre la stessa, perché ??? Che senso ha avuto questa cosa ??? Capisco i 23 anni e la poca esperienza e so bene che ho delle grosse responsabilità nei confronti di me stesso , ma come si può essere così egoisti e poco empatici nei confronti di qualcuno con che prima hai fatto entrare nella tua vita e poi lo escludi con cinismo .

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Miglior risposta 11 MAG 2022

Purtroppo a volte succede che il tradimento verso il proprio compagno arrivi in un periodo di stallo è proprio la frequentazione di un’altra persona permette di capire gli aspetti positivi e negativi della relazione. Spesso capita che la persona si renda conto di aver sbagliato e si senta in colpa per quello che ha fatto e di voler stare insieme al proprio compagno con cui non riusciva più a ritrovare l’intesa di prima senza trovare una soluzione “ migliore” del tradimento che arriva in un momento di debolezza. Proprio il senso di colpa e la paura che la tentazione del tradimento possa tornare potrebbe far avere quell’atteggiamento di esclusione aggressiva che lei ha vissuto. Quello su cui la invito a riflettere e’ il perché lei si è’ sentito attratto da questa situazione, non avendo la certezza che questa persona potesse essere davvero disponibile per lei. Provi a interrogarsi su cosa lo ha mosso ad avvicinarsi a questa persona e valutare meglio la reale disponibilità di una persona anche sulla base dei propri vincoli più o meno espressi. Non e’ facile , sicuramente lei avra’ cercato questa distrazione nella relazione con lei e quindi si sara sentito coinvolto e lo capisco. Spero che lei possa uscire presto da questa situazione ed essere attratto da una persona davvero intenzionata ad avere una relazione autentica con lei.

Dott.ssa Chiara Cagnoli Psicologo a Milano

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17 MAG 2022

Buongiorno,
se ha già intrapreso un percorso terapeutico cosa la spinge a scrivere e a porre tutte domande che immagino siano oggetto del suo percorso terapeutico, in questa piattaforma? Il suo terapeuta è stato messo a conoscenza di questo suo bisogno?
La relazione terapeutica è una occasione che può certamente aiutarla ad affrontare e uscire da questa difficile situazione è pertanto necessario creare una relazione di fiducia che le consenta di superare il delicato tema della triangolazione affettiva dalla quale pare, al momento, non riesca a farne a meno. Si concentri sulla relazione a due.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Silvana Censale

Dott.ssa Silvana Censale Psicologo a Prato

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12 MAG 2022

Gentile utente,
il lavoro che sta affrontando le da la possibilità di elaborare i vissuti che accompagnano la sua esperienza. Vissuti che per quanto destabilizzanti e dolorosi le danno l opportunità di approfondire dinamiche sue interne nell incontro con l’altro, i bisogni che prova ad appagare in una relazione delle siffatte caratteristiche, abbandoniche e disperanti.
Cordialmente
Studio Associato Dott Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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