Può esserci amicizia senza stima?
Salve,
vi scrivo per ricevere un parere su una situazione nuova che sto vivendo.
Un amico, stretto e di lunga data, mio coetaneo (abbiamo superato i 30 anni), sta ripetendo per l'ennesima volta una dinamica relazionale crudele e codarda: non ha ancora finalizzato la chiusura del suo rapporto con l'attuale partner, ma si fa già avanti con altre ragazze, mostra in gesti e parole una totale mancanza di tatto e rispetto. Non è un comportamento nuovo da parte sua, ma sono nuovi i sentimenti che provo io a riguardo. So bene che sto mettendo in atto una modalità di rispecchiamento, essendo stata ferita io stessa, in ambito sentimentale, da atteggiamenti molto simili a quelli del mio amico. Ma questo non mi ha mai impedito, in passato, di guardare alla nostra amicizia come a qualcosa di distinto. Stavolta, però, è diverso: ho perso la stima nei confronti del mio amico. Tutto a un tratto trovo ridicola la sua disonestà, la mancanza di empatia unita alla calcolata ambivalenza nei confronti delle proprie partner. Prima identificavo questi brutti atteggiamenti come passi falsi di una bella persona, mentre ora inizio a temere che a forza di incrostarsi in modalità meschine, si finisca per diventare persone meschine.
Perché sento di perdere il mio amico?