Un periodo di distacco per riflettere può essere realmente d'aiuto?
Salve, mi chiamo Federica e ho 31 anni. Mi rivolgo a voi perché mi ritrovo di fronte ad una situazione che mi fa stare male. A Gennaio ho conosciuto un uomo (di 37anni), inizialmente ero titubante e mi ci è voluto un po' prima di lasciarmi andare. Superato questo blocco, tra noi è iniziata una bella storia, apparentemente senza problemi. Nel nostro rapporto sembrava non mancasse nulla, c'era complicità, dialogo, attrazione, fiducia reciproca, stima, mai una volta abbiamo avuto un litigio. Durante la relazione ci vedevano mediamente 1 volta alla settimana. Verso fine aprile lui ha tolto fuori il discorso che aveva paura, paura perché temeva di non arrivare allo step successivo e con questo lui intendeva innamorarsi di me. Lui mi disse che avrebbe tanto voluto perché con me stava bene, gli davo serenità, mi definì una donna speciale che ogni uomo vorrebbe con se ma si sentiva bloccato. Gli dissi di viversi il nostro rapporto serenamente, perché dopo tre mesi mi sembrava prematuro parlare già di amore. Dopo questo evento tornò tutto nella normalità, a parte lo stress lavorativo era più sereno. A distanza di 4 mesi esattamente 6 giorni fa ha tolto nuovamente fuori questo discorso, ripetendomi che aveva paura e che dopo 7 mesi ancora quell'amore non era arrivato. La sua paura principale è quella di non farmi soffrire. Ha detto che si ritrova a 37 anni con davanti la donna che potrebbe essere quella della sua vita e ce l'ha con se stesso perché si sente bloccato. È molto sofferente e questa situazione gli sta creando forte ansia e paura. Io gli ho detto che sono sicura dei miei sentimenti e voglio stare con lui. Lui continua a ripetermi che sono una persona meravigliosa e che se avesse un pulsante per sbloccarsi lo schiaccerebbe subito. Gli ho anche chiesto se volesse chiudere la nostra storia e la sua risposta è stata assolutamente no, che voleva provarle tutte e che il solo pensiero lo faceva stare male. Dice che sa di avere al suo fianco una donna che non troverà altrove e quindi deve ponderare la sua decisione e che non può permettersi di sbagliare. Trascorso qualche giorno nella confusione e nella sofferenza, due giorni fa mi ha chiamata dicendomi che stava molto male e mi ha chiesto un periodo di distacco senza ne vedermi e ne sentirmi, perché sente il bisogno di trovare tranquillità e lucidità. Gli ho riproposto la chiusura del rapporto, e la sua risposta è stata un no categorico. Ma sente il bisogno di stare tranquillo per un po', che questo per lui è uno scossone e nel bene o nel male servirà a qualcosa. Ho messo in chiaro che se dovesse finire io non vorrò nessun tipo di rapporto con lui. Ho puntualizzato anche che per me queste pause sono l'anticamera della fine, e lui mi ha detto che questo io non posso saperlo, non potevo esserne sicura. Ho chiesto quanto sarebbe durato questo allontanamento e la sua risposta è stata: "Non lo so, ma non ti lascerò di certo così". Ho accettato a malincuore la sua richiesta perché so che è quello di cui ha bisogno in questo momento. Intanto io sono disperata perché non so come andrà a finire e la sua lontananza mi crera un dolore immenso. Cerco di essere forte ma mi sento inerme davanti a questa situazione. Ho paura e sono molto preoccupata. Spero mi rispondiate. Grazie in anticipo. Federica.