Salve, sono un ragazzo di 19 anni e sono qui per chiedere dei consigli su alcune mie problematiche. La prima è che non riesco a piangere in nessun modo, per nessun evento nemmeno per la morte di qualcuno o di una persona cara e mi sento come se avessi un blocco, ultimo ricordo che ho avuto di me che piango è quando ho ricevuto una gomitata sul naso alle medie, poi sono convinto di aver pianto altre volte ma non le ricordo. La stessa morte mi lascia indifferente e non riesco a provare turbamento o dispiacere. Poi la seconda è che ho dei problemi di memoria dopo che leggo, infatti non riesco a ricordare ciò che ho letto a meno che non faccio dei riassunti, in altri modi non ci riesco, è come se quella memoria non funzionasse. Poi sento di essere troppo disordinato, non riesco ad avere un ritmo fisso sulle cose, come sul ciclo di sonno, e non riesco a fare qualcosa di routine o prefissata e alcune cose non riesco a seguirle perché mi distraggo troppo facilmente e mi perdo in mille cavolate. Poi non riesco a provare molto dispiacere o turbamento se vedo animali o persone in sofferenza, non so in casi estremi come reagirei, ma sento comunque indifferenza. Quando avevo 12 anni ho avuto adhd, so di essere stato dallo psichiatria ma non ho ricordi nitidi. Scrivo qui perché al momento non ho disponibilità economiche ma vorrei delle risposte per capire meglio siccome non so come orientarmi su tutto ciò e non so dare un nome a ciò che vivo attualmente. Grazie per le eventuali risposte.
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23 FEB 2022
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Gentilissimo, la situazione che Lei descrive merita senz’altro un approfondimento, anche di natura neuropsicologica, visti i trascorsi clinici che ci descrive. Il blocco del pianto potrebbe essere di natura culturale (dovuto al ruolo del maschio nel Suo contesto di vita?) ma potrebbe anche essere correlato a una condizione patologica.In particolare, sarebbe importante stabilire se l’ADHD si trovi in comorbilità con altri disturbo che spieghi il Suo quadro sintomatico. La invito pertanto a rivolgersi a uno specialista appena può. Un cordiale saluto
23 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno,
intanto vorrei rassicurarti sul fatto che non c’è un modo unico di piangere: c’è chi piange per cose da poco e chi non piange neanche per eventi importanti, e questo anche fra le persone cosiddette “normali”.
Anche la morte, alla tua età, può non essere vista come un evento così drammatico, quantomeno perché da un punto di vista probabilistico appare molto lontana.
Tutto bene dunque? No! Il fatto che tu abbia tanta difficoltà a ricordare le cose che leggi, il disordine nell’organizzare la tua vita, sonno compreso, il rapporto così difficile con il tuo mondo emozionale ecc. suggeriscono alcune importanti domande da porti. Le risposte a queste domande potrebbero far capire molto sui problemi che descrivi e fornire le chiavi per esserti d’aiuto: ad. esempio, chi sono i tuoi genitori, com’è la loro relazione, come si sono comportati con te ecc. ecc.
Naturalmente un eventuale colloquio su questo dovrebbe essere fatto da uno specialista che lo sappia valorizzare a tuo vantaggio. Però il beneficio che ne potresti ricavare potrebbe essere davvero sostanziale.
Se hai problemi economici tieni presente che ci sono diverse associazioni di volontariato, sia laiche sia che ruotano intorno alle attività delle parrocchie, che possono fornirti un aiuto determinante.
In qualche regione anche la sanità pubblica offre qualche possibilità, ma è difficile fare un discorso preciso su questo.
Su, forza e coraggio! perché esiste una soluzione alle tue sofferenze.
Dott. Gabriele Andreoli
Psicologo psicoterapeuta
Isola della Scala (VR)
23 FEB 2022
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Salve, mi dispiace per la sua situazione. Non riuscire a provare alcune emozioni in situazioni di sofferenza come dice lei deve essere molto difficile e forse frustrante. Sarebbe da indagare se sono solo queste a non riuscire ad essere espresse e quindi bloccate o anche quelle positive. Sarebbe da indagare cosa ha scaturito il blocco e cercare di riportarle alla luce.
Per quando riguarda l'ADHD, non è un raffreddore che compare e scompare, rimane sempre, ma crescendo si può attenuare. Quindi probabilmente se ha ricevuto in passato questa diagnosi, la difficoltà di memoria, di scarsa concentrazione, di non riuscire a seguire un programma e perdersi, potrebbero essere dovuti a questo e quindi potrebbe aver bisogno di strategie efficaci per compensare queste sue difficoltà.
Capisco anche il suo bisogno di avere un aiuto e delle risposte, ma non poterselo permettere per via delle sue difficoltà economiche. Spero che possa trovare presto il modo per poterlo avere.
Cordialmente
23 FEB 2022
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Salve, mi spiace molto per la situazione perchè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL